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Alessandro Marzo Magno: L’alba dei libri

Il grande successo di Aldo è testimoniato dalle numerose contraffazioni dei suoi caratteri. I falsari sono sì italiani, ma soprattutto francesi. «Gli stampatori di Lione diventano in breve esperti nel riprodurre i caratteri corsivi e i testi del loro modello, fino a spingersi a scriverne le prefazioni.» Manuzio spende tempo e denaro per ottenere privilegi a Venezia e all’estero per proteggere le proprie edizioni, ma nulla sarà davvero efficace. «I lionesi, che mai affermano di produrre edizioni aldine, continuano a stampare in corsivo aldino per il resto della loro esistenza, allegramente certi della totale inutilità di privilegi, bolle e ammonizioni provenienti dal meridione.» L’autogol più clamoroso Aldo lo compie stampando un elenco degli errori commessi dalle edizioni contraffatte: il fine è di renderle facilmente individuabili, ma non si rende conto di fornire in tal modo ai falsari un perfetto, e autentico, manuale per eliminare gli sbagli.

[Alessandro Marzo Magno, L’alba dei libri, Garzanti, 2012, p. 45]

  Il grande successo di Aldo è testimoniato dalle numerose contraffazioni dei suoi caratteri. I falsari sono sì italiani, ma soprattutto francesi. «Gli stampatori di Lione diventano in breve esperti nel riprodurre i caratteri corsivi e i testi del loro modello, fino a spingersi a scriverne le prefazioni.» Manuzio spende tempo e denaro per ottenere privilegi a Venezia e all’estero per proteggere le proprie edizioni, ma nulla sarà davvero efficace. «I lionesi, che mai affermano di produrre edizioni aldine, continuano a stampare in corsivo aldino per il resto della loro esistenza, allegramente certi della totale inutilità di privilegi, bolle e ammonizioni provenienti dal meridione.» L’autogol più clamoroso Aldo lo compie stampando un elenco degli errori commessi dalle edizioni contraffatte: il fine è di renderle facilmente individuabili, ma non si rende conto di fornire in tal modo ai falsari un perfetto, e autentico, manuale per eliminare gli sbagli.

[Alessandro Marzo Magno, L’alba dei libri, Garzanti, 2012, p. 45]