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Brevi cenni di commento alla spending review

Lo schema del decreto-legge in materia di spending review contenente norme per la razionalizzazione della spesa pubblica per acquisti di beni e servizi, approvato dal Consiglio dei Ministri il 30 aprile scorso, introduce ulteriori modifiche al Codice dei contratti ed al Regolamento di attuazione e nuove norme per garantire la trasparenza negli appalti pubblici.

Vediamo alcune punti del decreto legge in materia di trasparenza sugli appalti, mercato elettronico e attività di committenza tramite sistema informatico nonché trasparenza in fase di aggiudicazione della gara.

La trasparenza sugli appalti

La bozza di decreto legge avvia una rilevante operazione di trasparenza sull’intero comparto del contratti pubblici di appalto di lavori, forniture e servizi attraverso l’Osservatorio dei contratti pubblici che dovrà rendere pubblici sul proprio sito internet i dati e le informazioni che le stazioni appaltanti devono già da tempo comunicare all’Osservatorio. La pubblicità dei dati e delle informazioni dovrà essere tale da consentire la ricerca delle informazioni, anche aggregate, sulla stazione appaltante, il soggetto che si è aggiudicato l’appalto e l’oggetto dell’appalto. Saranno quindi pubblici i dati che già oggi le stazioni appaltanti devono fornire all’Osservatorio per gli appalti oltre i 150.000 euro: importo dell’aggiudicazione, nominativo dell’affidatario e, nella fase di esecuzione del contratto, stati di avanzamento dei lavori, effettuazione del collaudo e importo finale del contratto.

Mercato elettronico e attività di committenza tramite sistema informatico

La bozza del decreto legge dovrebbe poi prevedere l’inapplicabilità del termine di 35 giorni decorrenti dall’aggiudicazione definitiva dell’appalto, entro il quale è vietato stipulare il contratto, per gli acquisti effettuati attraverso il cosiddetto mercato elettronico della pubblica amministrazione. In altri termini, se si svolgono gare elettroniche, si potrà stipulare il contratto anche prima dei 35 giorni. Un altro punto di rilievo del provvedimento è quello in cui si stabilisce che il Ministero dell’Economia mette a disposizione a titolo gratuito il proprio sistema informatico di negoziazione secondo modalità ASP (application service provider) così da consentire alle amministrazioni che si avvalgono di Consip di utilizzarlo nelle loro procedure di acquisto. Infine si prevede che non si applichino i diritti di segreteria per le gare indette anche dagli enti locali e gestite tramite strumenti informatici di acquisto.

Trasparenza in fase di aggiudicazione della gara

Ad oggi le procedure di aggiudicazione di appalti gestite tramite il criterio della cosiddetta offerta economicamente più vantaggiosa non contemplano una fase pubblica per l’apertura delle buste tecniche che contengono le modalità di svolgimento dell’appalto. Il decreto, modificando il Dpr 207/2012 ( regolamento del codice dei contratti pubblici), introduce la pubblicità della seduta della commissione giudicatrice per l’apertura delle buste tecniche finalizzata a verificare la presenza di tutti i documenti previsti dagli atti di gara.

Infine si segnala che il Presidente del Consiglio ha ritenuto opportuno creare una pagina web sul sito ufficiale del governo italiano per spiegare nel dettaglio ai cittadini il tema della spending review.

Monti ha scelto poi di inviare un messaggio chiaro e forte: “Tutti i cittadini, attraverso il modulo Esprimi la tua opinione, hanno la possibilità di dare suggerimenti, segnalare uno spreco, aiutando i tecnici a completare il lavoro di analisi e ricerca delle spese futili”.

Dalle retrovie emerge che dai tagli saranno esclusi “ la Presidenza della Repubblica, la Corte Costituzionale e il Parlamento”, mentre verranno incluse “tutte le amministrazioni, autorità, anche indipendenti, organismi, uffici, agenzie, o soggetti pubblici comunque denominati, gli enti locali, nonché le amministrazioni regionali sottoposte a piani di rientro dal disavanzo sanitario per le voci relative alla spesa sanitaria”.

Come direbbe mia mamma sicula “chisti chi hannu u giummu”

Lo schema del decreto-legge in materia di spending review contenente norme per la razionalizzazione della spesa pubblica per acquisti di beni e servizi, approvato dal Consiglio dei Ministri il 30 aprile scorso, introduce ulteriori modifiche al Codice dei contratti ed al Regolamento di attuazione e nuove norme per garantire la trasparenza negli appalti pubblici.

Vediamo alcune punti del decreto legge in materia di trasparenza sugli appalti, mercato elettronico e attività di committenza tramite sistema informatico nonché trasparenza in fase di aggiudicazione della gara.

La trasparenza sugli appalti

La bozza di decreto legge avvia una rilevante operazione di trasparenza sull’intero comparto del contratti pubblici di appalto di lavori, forniture e servizi attraverso l’Osservatorio dei contratti pubblici che dovrà rendere pubblici sul proprio sito internet i dati e le informazioni che le stazioni appaltanti devono già da tempo comunicare all’Osservatorio. La pubblicità dei dati e delle informazioni dovrà essere tale da consentire la ricerca delle informazioni, anche aggregate, sulla stazione appaltante, il soggetto che si è aggiudicato l’appalto e l’oggetto dell’appalto. Saranno quindi pubblici i dati che già oggi le stazioni appaltanti devono fornire all’Osservatorio per gli appalti oltre i 150.000 euro: importo dell’aggiudicazione, nominativo dell’affidatario e, nella fase di esecuzione del contratto, stati di avanzamento dei lavori, effettuazione del collaudo e importo finale del contratto.

Mercato elettronico e attività di committenza tramite sistema informatico

La bozza del decreto legge dovrebbe poi prevedere l’inapplicabilità del termine di 35 giorni decorrenti dall’aggiudicazione definitiva dell’appalto, entro il quale è vietato stipulare il contratto, per gli acquisti effettuati attraverso il cosiddetto mercato elettronico della pubblica amministrazione. In altri termini, se si svolgono gare elettroniche, si potrà stipulare il contratto anche prima dei 35 giorni. Un altro punto di rilievo del provvedimento è quello in cui si stabilisce che il Ministero dell’Economia mette a disposizione a titolo gratuito il proprio sistema informatico di negoziazione secondo modalità ASP (application service provider) così da consentire alle amministrazioni che si avvalgono di Consip di utilizzarlo nelle loro procedure di acquisto. Infine si prevede che non si applichino i diritti di segreteria per le gare indette anche dagli enti locali e gestite tramite strumenti informatici di acquisto.

Trasparenza in fase di aggiudicazione della gara

Ad oggi le procedure di aggiudicazione di appalti gestite tramite il criterio della cosiddetta offerta economicamente più vantaggiosa non contemplano una fase pubblica per l’apertura delle buste tecniche che contengono le modalità di svolgimento dell’appalto. Il decreto, modificando il Dpr 207/2012 ( regolamento del codice dei contratti pubblici), introduce la pubblicità della seduta della commissione giudicatrice per l’apertura delle buste tecniche finalizzata a verificare la presenza di tutti i documenti previsti dagli atti di gara.

Infine si segnala che il Presidente del Consiglio ha ritenuto opportuno creare una pagina web sul sito ufficiale del governo italiano per spiegare nel dettaglio ai cittadini il tema della spending review.

Monti ha scelto poi di inviare un messaggio chiaro e forte: “Tutti i cittadini, attraverso il modulo Esprimi la tua opinione, hanno la possibilità di dare suggerimenti, segnalare uno spreco, aiutando i tecnici a completare il lavoro di analisi e ricerca delle spese futili”.

Dalle retrovie emerge che dai tagli saranno esclusi “ la Presidenza della Repubblica, la Corte Costituzionale e il Parlamento”, mentre verranno incluse “tutte le amministrazioni, autorità, anche indipendenti, organismi, uffici, agenzie, o soggetti pubblici comunque denominati, gli enti locali, nonché le amministrazioni regionali sottoposte a piani di rientro dal disavanzo sanitario per le voci relative alla spesa sanitaria”.

Come direbbe mia mamma sicula “chisti chi hannu u giummu”