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Come si veste il Giudice in Austria e in Svizzera

Amtskleid - Amtstracht - Talar - Robe, tra il serio e il semiserio
Come si veste il Giudice in Austria e in Svizzera
Come si veste il Giudice in Austria e in Svizzera

I.Regolamento austriaco; II. Non solo toga; III. RFT: Historischer Rückblick; IV. Amtstracht e Corte costituzionale federale; V. Ausschließung senza toga?; VI. Amtstracht e giurisdizioni supreme; VII. Svizzera

I. Regolamento austriaco

Con regolamento dd. 9.5.1962, in attuazione del § 70, comma 5, del Richterdienstgesetz austriaco (Rechtsvorschrift für Amtskleid der Richter - Beschaffenheit, Tragen, Tragdauer) è stato disciplinato l’Amtskleid dei giudici che viene denominato “Talar” (e non “Robe” come nella RFT). L’Amtskleid tutt’ora in uso in Austria, risale, nella sua forma, alla fine del secolo 19.mo. Deve essere di colore nero, come pure il Barett (che corrisponde al “tocco” dei magistrati italiani).

Durante tutte le udienze (§ 3 del suddetto regolamento), giudici (della giurisdizione ordinaria) e PM sono obbligati a portare l’Amtskleid (§ 70 RStDG). Gli avvocati, i praticanti avvocati, che partecipano all’udienza, hanno facoltà di vestire anch’essi il Talar (ma di questa facoltà raramente si avvalgono). Se l’udienza viene tenuta dinanzi al Bezirksgericht, il Bezirksanwalt (che funge da PM)  non ha diritto di portare l’Amtskleid (§ 57, comma 2, Geo); parimenti questo diritto non spetta ai Laienrichter che intervengono nei procedimenti dinanzi ai Landesgerichte.

Tutt’ora è in vigore la disposizione (§ 4 del regolamento predetto), secondo la quale, in occasione della lettura della sentenza “und bei Eidesabnahme” (in occasione della prestazione del giuramento), il giudice deve “das Haupt mit dem Barett bedecken” (ricoprire il capo con il Bartett). Questa norma, fatta eccezione per i procedimenti dinanzi ai Geschworenengerichte (Corti d’Assise), non viene però sempre osservata ed è, forse, destinata a cadere in desuetudine (§ 57, comma 4, Geo); così pure l’obbligo di portare il Talar, dal cui indossamento si prescinde -  spesso - quando si tratta di udienze in materia civile, specialmente in caso di “Verfahren außer Streit” (come p.es. di divorzi consensuali).

II. Non solo toga 

Le prescrizioni per giudici e PM non si esauriscono con le disposizioni ora elencate. Secondo la Geschäftsordnung (Geo), “zum Amtskleid ist ein Straßenanzug oder ein Anzug aus dunklem Stoff, schwarzen Straßenschuhen, dunklen Socken, eine Krawatte aus schwarzem Stoff und ein weißes Hemd zu tragen (§ 1, Abs. 4, della AmtskleidVO), vale a dire, anche se il giudice indossa la toga, sotto la stessa deve portare un abito di colore scuro, scarpe di colore nero, calzini scuri, una cravatta nera e una camicia bianca.

La toga deve essere di colore nero; quella del giudice della giurisdizione ordinaria, nella parte superiore, ha un’orlatura di colore viola, quella del PM è di colore rosso-chiaro, quella del difensore di colore nero. Ogni 5 anni - a decorrere dalla data della nomina - giudice e PM hanno diritto, a spese dello Stato, ad una nuova toga. Le toghe dei presidenti delle Corti d’appello e quelle del presidente dell’OGH (Corte suprema), da alcuni anni, non hanno piu’ un’orlatura di ermellino, ma di “Kaninpelz”.

I giudici dei Bezirksgerichte e quelli del Bundesverwaltungsgericht, portano una toga dello stesso tipo. Non cosi’ i componenti del Verwaltungsgericht, i cui Talare sono di colore purpureo.

I giudici delle giurisdizioni superiori ordinarie, come p. es. il presidente ed il vicepresidente dell’OGH e i consiglieri dell’OGH, si distinguono dagli altri giudici in quanto il loro Barett non è nero, ma di colore viola.

III. RFT: Historischer Rückblick

Per quanto concerne la RFT, non si parla di Amtskleid, ma di Amtstracht o di Robe. Il termine Robe risale al medioevo e indicava originariamente un Kleidungsstück dei cavalieri o comunque della nobiltà, nelle cui mani, allora, era concentrata anche la giurisdizione. Fino al 17.mo secolo la “Bekleidung der Juristen” era molto differente, anche tra città a città nonchè tra città e ländlichen Gebieten; mentre i giuristi delle  città bsfoggiavano prunkvolle Amtsgewänder, i Funktionsträger fuori dalle stesse vestivano molto dimessamente oppure facevano addirittura a meno di portare un Amtskleid.

La prescrizione di una “einheitlichen Juristentracht” venne introdotta in Prussia con la Kabinettsorder dd. 15.12. 1726 (“…haben wollene schwarze Mäntel… und ein weißes Jabot… zu tragen“). Questa Amtstracht è diventata poi obbligatoria su tutto il territorio nel 1871.

IV. Amtstracht e Corte costituzionale federale

Addirittura il Bundesverfassungsgerichtshof (Corte costituzionale federale) della RFT si è occupato dell’Amtstracht, statuendo, nel 1970, essere “bundesweites Gewohnheitsrecht, dass Rechtsanwälte vor Landgerichten und höheren Gerichten, auch in Zivilsachen, verpflichtete seien, in Robe zu erscheinen” (essere “diritto consuetudinario”, valevole per tutto il territorio della RFT, che gli avvocati compaiano, dinanzi ai tribunali e alle giurisdizioni superiori, anche se si tratta di procedimenti civili, indossando la toga (Robe). Tuttora, in alcuni Länder, durante le udienze, indossare la Robe, è zwingend vorgeschieben (è obbligatorio), non soltanto per giudici, PM e difensori, ma anche per determinati dipendenti amministrativi.

V. Ausschließung senza toga?

Non solo, ma il giudice ha facoltà di procedere alla “Ausschließung von der Verhandlungs-teilnahme” (impedire la partecipazione all’udienza) di difensori che si presentano in udienza senza vestire la Robe; l’unica eccezione è prevista per i cosiddetti Amtsgerichte. Piuttosto rigorose sono le prescrizioni in Baviera, dove il difensore è obbligato non solo a indossare la Robe, ma deve altresì  portare, sotto la stessa, una camicia bianca e una “weiße Halsbinde”, la quale ultima può essere sostituita da una cravatta bianca (e non nera come in Austria); per le donne, al posto della “Halsbinde”,  è prescritto “ein weißer Schal”.

La struttura federale della Bundesrepublik e le competenze di notevole importanza dei Länder in materia di giustizia, hanno pero’ portato, in tempi recenti, ad una serie di Ausnahmeregelungen. La Robenpflicht viene “regional mit recht unterschiedlicher Strenge gehandhabt”. Va tuttavia rilevato che è opinione comune che la “Robe gehört zum Richter (und zum Anwalt), wie der weiße Kittel zum Arzt” (la toga sarebbe per il giudice (e per l’avvocato) una specie “distintivo” come lo è il camice bianco per il medico); la Robe sarebbe un Aushängungeschild des Richters und des Anwaltes.

Oggigiorno, dinanzi a molti Amtsgerichte, i difensori, quando si tratta di procedimenti civili, non sono obbligati a portare la Robe (a Bremen, per  esempio, quest’obbligo non sussiste neppure dinanzi al Landgericht). I giudici onorari, fatta eccezione per i c.d. Handelsrichter (che fanno parte delle Kammern für Handelssachen (giudici specializzati in materia commerciale)), non sono obbligati ad indossare la toga e neppure hanno la facoltà di portarla.

VI. Amtstracht e giurisdizioni supreme

La Amtstracht dei giudici che fanno parte delle magistrature supreme, sono determinate, nella loro tipologia e nel loro colore, con provvedimento del presidente della Repubblica. Così per esempio il Procuratore generale federale indossa una “karmesinrote Robe”. I giudici della Corte costituzionale federale hanno “scharlachrote Roben” che somigliano alle toghe indossate nel 15.mo secolo dai giudici fiorentini.

Fino all’inizio del secolo passato, anche i difensori avevano il loro Barett (il cosiddetto Anwaltsbarett). Attualmente soltanto i giudici della Corte costituzionale federale e dell’OGH (Corte suprema federale) indossano il Barett.

VII. Svizzera

In Svizzera, i giudici - anche quelli delle Corti federali - non usano indossare Roben, ma in alcuni Cantoni dell’ovest (nella cosiddetta Romandie), indossare la toga è prescritto o è  “usus”, non soltanto per le Gerichtspersonen, ma anche per gli avvocati; Gerichtspersonen e difensori sono inoltre obbligati ad indossare, in occasione delle udienze civili, abiti di colore scuro.

I.Regolamento austriaco; II. Non solo toga; III. RFT: Historischer Rückblick; IV. Amtstracht e Corte costituzionale federale; V. Ausschließung senza toga?; VI. Amtstracht e giurisdizioni supreme; VII. Svizzera

I. Regolamento austriaco

Con regolamento dd. 9.5.1962, in attuazione del § 70, comma 5, del Richterdienstgesetz austriaco (Rechtsvorschrift für Amtskleid der Richter - Beschaffenheit, Tragen, Tragdauer) è stato disciplinato l’Amtskleid dei giudici che viene denominato “Talar” (e non “Robe” come nella RFT). L’Amtskleid tutt’ora in uso in Austria, risale, nella sua forma, alla fine del secolo 19.mo. Deve essere di colore nero, come pure il Barett (che corrisponde al “tocco” dei magistrati italiani).

Durante tutte le udienze (§ 3 del suddetto regolamento), giudici (della giurisdizione ordinaria) e PM sono obbligati a portare l’Amtskleid (§ 70 RStDG). Gli avvocati, i praticanti avvocati, che partecipano all’udienza, hanno facoltà di vestire anch’essi il Talar (ma di questa facoltà raramente si avvalgono). Se l’udienza viene tenuta dinanzi al Bezirksgericht, il Bezirksanwalt (che funge da PM)  non ha diritto di portare l’Amtskleid (§ 57, comma 2, Geo); parimenti questo diritto non spetta ai Laienrichter che intervengono nei procedimenti dinanzi ai Landesgerichte.

Tutt’ora è in vigore la disposizione (§ 4 del regolamento predetto), secondo la quale, in occasione della lettura della sentenza “und bei Eidesabnahme” (in occasione della prestazione del giuramento), il giudice deve “das Haupt mit dem Barett bedecken” (ricoprire il capo con il Bartett). Questa norma, fatta eccezione per i procedimenti dinanzi ai Geschworenengerichte (Corti d’Assise), non viene però sempre osservata ed è, forse, destinata a cadere in desuetudine (§ 57, comma 4, Geo); così pure l’obbligo di portare il Talar, dal cui indossamento si prescinde -  spesso - quando si tratta di udienze in materia civile, specialmente in caso di “Verfahren außer Streit” (come p.es. di divorzi consensuali).

II. Non solo toga 

Le prescrizioni per giudici e PM non si esauriscono con le disposizioni ora elencate. Secondo la Geschäftsordnung (Geo), “zum Amtskleid ist ein Straßenanzug oder ein Anzug aus dunklem Stoff, schwarzen Straßenschuhen, dunklen Socken, eine Krawatte aus schwarzem Stoff und ein weißes Hemd zu tragen (§ 1, Abs. 4, della AmtskleidVO), vale a dire, anche se il giudice indossa la toga, sotto la stessa deve portare un abito di colore scuro, scarpe di colore nero, calzini scuri, una cravatta nera e una camicia bianca.

La toga deve essere di colore nero; quella del giudice della giurisdizione ordinaria, nella parte superiore, ha un’orlatura di colore viola, quella del PM è di colore rosso-chiaro, quella del difensore di colore nero. Ogni 5 anni - a decorrere dalla data della nomina - giudice e PM hanno diritto, a spese dello Stato, ad una nuova toga. Le toghe dei presidenti delle Corti d’appello e quelle del presidente dell’OGH (Corte suprema), da alcuni anni, non hanno piu’ un’orlatura di ermellino, ma di “Kaninpelz”.

I giudici dei Bezirksgerichte e quelli del Bundesverwaltungsgericht, portano una toga dello stesso tipo. Non cosi’ i componenti del Verwaltungsgericht, i cui Talare sono di colore purpureo.

I giudici delle giurisdizioni superiori ordinarie, come p. es. il presidente ed il vicepresidente dell’OGH e i consiglieri dell’OGH, si distinguono dagli altri giudici in quanto il loro Barett non è nero, ma di colore viola.

III. RFT: Historischer Rückblick

Per quanto concerne la RFT, non si parla di Amtskleid, ma di Amtstracht o di Robe. Il termine Robe risale al medioevo e indicava originariamente un Kleidungsstück dei cavalieri o comunque della nobiltà, nelle cui mani, allora, era concentrata anche la giurisdizione. Fino al 17.mo secolo la “Bekleidung der Juristen” era molto differente, anche tra città a città nonchè tra città e ländlichen Gebieten; mentre i giuristi delle  città bsfoggiavano prunkvolle Amtsgewänder, i Funktionsträger fuori dalle stesse vestivano molto dimessamente oppure facevano addirittura a meno di portare un Amtskleid.

La prescrizione di una “einheitlichen Juristentracht” venne introdotta in Prussia con la Kabinettsorder dd. 15.12. 1726 (“…haben wollene schwarze Mäntel… und ein weißes Jabot… zu tragen“). Questa Amtstracht è diventata poi obbligatoria su tutto il territorio nel 1871.

IV. Amtstracht e Corte costituzionale federale

Addirittura il Bundesverfassungsgerichtshof (Corte costituzionale federale) della RFT si è occupato dell’Amtstracht, statuendo, nel 1970, essere “bundesweites Gewohnheitsrecht, dass Rechtsanwälte vor Landgerichten und höheren Gerichten, auch in Zivilsachen, verpflichtete seien, in Robe zu erscheinen” (essere “diritto consuetudinario”, valevole per tutto il territorio della RFT, che gli avvocati compaiano, dinanzi ai tribunali e alle giurisdizioni superiori, anche se si tratta di procedimenti civili, indossando la toga (Robe). Tuttora, in alcuni Länder, durante le udienze, indossare la Robe, è zwingend vorgeschieben (è obbligatorio), non soltanto per giudici, PM e difensori, ma anche per determinati dipendenti amministrativi.

V. Ausschließung senza toga?

Non solo, ma il giudice ha facoltà di procedere alla “Ausschließung von der Verhandlungs-teilnahme” (impedire la partecipazione all’udienza) di difensori che si presentano in udienza senza vestire la Robe; l’unica eccezione è prevista per i cosiddetti Amtsgerichte. Piuttosto rigorose sono le prescrizioni in Baviera, dove il difensore è obbligato non solo a indossare la Robe, ma deve altresì  portare, sotto la stessa, una camicia bianca e una “weiße Halsbinde”, la quale ultima può essere sostituita da una cravatta bianca (e non nera come in Austria); per le donne, al posto della “Halsbinde”,  è prescritto “ein weißer Schal”.

La struttura federale della Bundesrepublik e le competenze di notevole importanza dei Länder in materia di giustizia, hanno pero’ portato, in tempi recenti, ad una serie di Ausnahmeregelungen. La Robenpflicht viene “regional mit recht unterschiedlicher Strenge gehandhabt”. Va tuttavia rilevato che è opinione comune che la “Robe gehört zum Richter (und zum Anwalt), wie der weiße Kittel zum Arzt” (la toga sarebbe per il giudice (e per l’avvocato) una specie “distintivo” come lo è il camice bianco per il medico); la Robe sarebbe un Aushängungeschild des Richters und des Anwaltes.

Oggigiorno, dinanzi a molti Amtsgerichte, i difensori, quando si tratta di procedimenti civili, non sono obbligati a portare la Robe (a Bremen, per  esempio, quest’obbligo non sussiste neppure dinanzi al Landgericht). I giudici onorari, fatta eccezione per i c.d. Handelsrichter (che fanno parte delle Kammern für Handelssachen (giudici specializzati in materia commerciale)), non sono obbligati ad indossare la toga e neppure hanno la facoltà di portarla.

VI. Amtstracht e giurisdizioni supreme

La Amtstracht dei giudici che fanno parte delle magistrature supreme, sono determinate, nella loro tipologia e nel loro colore, con provvedimento del presidente della Repubblica. Così per esempio il Procuratore generale federale indossa una “karmesinrote Robe”. I giudici della Corte costituzionale federale hanno “scharlachrote Roben” che somigliano alle toghe indossate nel 15.mo secolo dai giudici fiorentini.

Fino all’inizio del secolo passato, anche i difensori avevano il loro Barett (il cosiddetto Anwaltsbarett). Attualmente soltanto i giudici della Corte costituzionale federale e dell’OGH (Corte suprema federale) indossano il Barett.

VII. Svizzera

In Svizzera, i giudici - anche quelli delle Corti federali - non usano indossare Roben, ma in alcuni Cantoni dell’ovest (nella cosiddetta Romandie), indossare la toga è prescritto o è  “usus”, non soltanto per le Gerichtspersonen, ma anche per gli avvocati; Gerichtspersonen e difensori sono inoltre obbligati ad indossare, in occasione delle udienze civili, abiti di colore scuro.