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Triplice vaglio di ammissibilità dell’appello (StPO della RFT)

Triplice vaglio di ammissibilità dell’appello (StPO della RFT)
Triplice vaglio di ammissibilità dell’appello (StPO della RFT)

I

Nel corso degli ultimi 30 anni, nella RFT sono state emanate varie leggi dirette a diminuire il carico di lavoro degli uffici giudiziari e a ridurre la durata dei processi penali. Tra queste leggi va annoverato il Rechtspflegeentlastungsgesetz dell’11.1.1993, entrato in vigore l’1.3.1993, con il quale è stato introdotto, nella StPO, il § 313, intitolato: “Annahme der Berufung”.

Prevede il comma 1di questo paragrafo che qualora l’imputato sia stato condannato alla sola pena della multa (Geldbuße) non superiore a 15 Tagessätze oppure se vi è stata Verwarnung mit Strafvorbehalt ai sensi del § 59 StGB, se la vorbehaltene Strafe non è superiore a 15 Tagessätze oppure se vi è stata condanna a Geldbuße (ammenda), la Berufung (appello) è ammissibile unicamente “wenn sie angenommen wird”. Parimenti, se l’imputato è stato assolto o se vi è stata Verfahrenseinstellung (archiviazione), qualora il PM abbia chiesto la pena della multa non superiore a 30 Tagessätze.

Si procede alla Berufungsannahme, se l’appello non è manifestamente infondato (nicht offensichtlich unbegründet); in quest’ultimo caso, l’appello va dichiarato inammissibile.

II

Con il suddetto paragrafo, il legislatore ha previsto una besondere Zulässigkeitsvoraussetzung der Berufung (un presupposto particolare per l’ammissibilità dell’appello), una gesonderte Annahmeentscheidung (una decisione a parte sull’ammissibilità di questo gravame), qualora venga proposto appello contro sentenze in materia di reati bagatellari. Questa spezielle Zulassungschranke è stata criticata dalla dottrina in quanto comporta indubbiamente una limitazione dei diritti delle parti (e non soltanto delle parti private). Tolksdorf e Rieß hanno parlato di “deutlicher Verkürzung der Rechte der Verfahrensbeteiligten”; altri hanno motivato la loro critica con il fatto che l’Amtsgericht potrebbe, indirettamente, influire sull’ammissibilità del gravame (appello) “durch die Strafhöhe”(attraverso l’entità della pena inflitta). D’altra parte, è innegabile che queste limitazioni dei diritti delle parti riguardano soltanto Fälle von geringem Gewicht e che i “benefici” che ne trae l’amministrazione della giustizia sono notevoli, “liberando” i giudici d’appello da gravami contro condanne pronunziate per fatti tutt’altro che gravi, da appelli non di rado inutili; ciò giustifica una Beschränkung des Angebotes an Rechtsmitteln.

Va rilevato che la besondere Zulässigkeitsvoraussetzung di cui al § 313 StPO produce i suoi effetti nei confronti di tutti i legittimati all’appello (gilt für alle Anfechtungsberechtigten) e quindi  zu Ungunsten oder zu Gunsten des Verurteilten. Il § 313 StPO è applicabile anche se nel giudizio di primo grado si è proceduto con beschleunigtem Verfahren e viene ritenuto applicabile pure in caso di Privatklageverfahren. Non invece nei processi contro minorenni, come risulta dalla relazione al Rechtspflegeentlastungsgesetz; parimenti, se l’imputato, oltre ad una pena pecuniaria entro i limiti di cui sopra, è stato condannato anche al risarcimento dei danni.

Il Frister ha affermato che il disposto del paragrafo ora menzionato costituirebbe un “Fremdkörper gegenüber dem normalen Berufungsverfahren che è diretto “auf Neuverhandlung und nicht auf Überprüfung der erstinstanzlichen Entscheidung”,  non ad un riesame della decisione di primo grado).

III

L’applicabilità della norma di cui al § 313 StPO è esclusa, se la condanna contiene, oltre ad una delle pene specificate nel  comma 1, una misura di sicurezza (p. es. la Entziehung der Fahrerlaubnis) oppure una pena accessoria (qual è, p. es., il Fahrverbot); in questi casi l’appello è ammissibile  anche senza Annahme der Berufung prevista dal § 313 StPO; non occorre quindi la Berufungsannahme. Lo stesso vale per i casi in cui è stato disposto il Verfall.

Qualora siano state inflitte più Geldstrafen, il disposto del § 313 StPO deve essere osservato, se la Gesamtstrafe non è stata superiore ai limiti precisati nel comma 1 del citato paragrafo. Va rilevato in proposito che può procedersi alla sommatoria delle singole Geldstrafen soltanto se le stesse sono “gesamtstrafenfähig”.

In caso di assoluzione dell’imputato o Verfahrenseinstellung (p. es. a seguito di intervenuta prescrizione del reato) la Zulassungserfordernis dell’appello dipende dalla richiesta fatta dal PM nel dibattimento (di 1° grado) nel senso che se la stessa non è stata superiore a 30 Tagessätze, deve trovare applicazione il § 313 StPO. L’entità della pena pecuniaria (della Geldstrafe) costituisce pertanto la Zulassungsgrenze. Il limite di cui sopra si riflette altresì sull’ammissibilità dell’eventuale appello proposto dal Nebenkläger.

Il  legislatore non ha previsto il caso in cui l’imputato venga assolto in conformità alla richiesta del PM nell’udienza dibattimentale. La giurisprudenza largamente prevalente è nel senso della Zulassungsfreiheit.

IV

Sulla Zulassung dell’appello, proponibile soltanto contro sentenze, decide il Berufungsgericht con Beschluss (ordinanza), qualora il gravame non venga ritenuto manifestamente infondato (nicht offensichtlich unbegründet). Questa formulazione è identica a quella adottata nel § 349, comma 2, ult. parte, StPO, a proposito della Verwerfung der Revision ohne Hauptverhandlung, se la stessa viene ritenuta - ad unanimità - offensichtlich unbegründet e se vi è inoltre richiesta  del PM in tal senso.

Nicht offensichtliche Unbegründetheit sussiste  (e questa formulazione è stata ritenuta sufficientemente specifica dalla Corte costituzionale federale) qualora “für jeden Sachkundigen, an Hand der Urteilsgründe, der Antragsbegründung bzw. der Berufungsbegründung und des Protokolls der Hauptverhandlung, es ohne längere Überprüfung erkennbar ist, dass das Urteil weder sachrechtliche Fehler, noch Verfahrensfehler aufweist“ che potrebbero legittimare la proposizione della Revision. In altre parole, la offensichtliche Unbegründetheit si ha nei casi in cui la sentenza di primo grado, „ist einsichtig und überzeugend begründet”.

Non è di certo ravvisabile la offensichtliche Unbegründetheit, se il giudice a quo (Landgericht) hat Bedenken gegen die Beweiswürdigung (valutazione delle prove) oder gegen die Strafzumessung (determinazione della pena), operate dal  giudice di 1° grado. Parimenti la o. U. non può reputarsi  sussistente se l’appellante “zur Entkräftung von Festestellungen, auf denen das erstinstanzliche Urteil beruht”, chiede nuove prove, a meno che non sussista uno dei motivi (p. es. superfluitá della prova, intento defatigatorio) che legittimano la Ablehnung des Beweisantrages e che sono indicati nel § 244 StPO (si vedano in particolare i commi 3°, 4° e 5°).

La offensichtliche Unbegründetheit (presupposto per la Nichtannahmeentscheidung), secondo la dottrina, potra’ essere ravvisata soltano qualora “an der Richtigkeit der tatsächlichen Feststellungen vernüftigerweise kein Zweifel bestehen kann”;  pertanto, in caso di dubbio, si deve procedere alla Annahme der Berufung.

Se il giudice a quo (il Landgericht) ravvisa la offensichtliche Unbegründetheit  (e in tale sua decisione il presidente del Landgericht puo’ utilizzare tutti gli atti contenuti nel fascicolo di 1° grado (“kann auf den gesamten Akteninhalt zurückgreifen”)), dichiara, con ordinanza,  l’appello inammissibile in applicazione del § 313, comma 2, StPO.

V

Va però rilevato che la dichiarazione di ammissibilità dell’appello ex § 313 StPO, deve essere preceduta da due altre verifiche in ordine all’ammissibilità di questo gravame. Il § 314 StPO prevede il termine, entro il quale l’appello deve essere proposto (presso il giudice a quo) nonchè le formalità da osservare. Il termine è di una settimana entro l’avvenuta Urteilsverkündung, se l’imputato era presente alla medesima; altrimenti, la Frist di cui sopra inizia decorrere dalla data di notifica della sentenza. L’osservanza del termine per la proposizione dell’appello (fristgerechte Einlegung) deve essere accertata dal giudice a quo (Amtsgericht). In caso di inosservanza, l’Amtsgericht, in applicazione del  319 StPO, dichiara l’inammissibiltà dell’appello (Verwerfung der Berufung wegen verspäteter Einlegung); altrimenti trasmette gli atti al giudice competente per l’appello.

Prevedendo che la Unzulässigkeit per inosservanza del termine per appellare (Unzulässigkeit che può essere accertata immediatamente e facilmente), il legislatore si è proposto “Rechtsmittel, deren Unzulässigkeit leicht festgestellt werden kann, vom Rechtsmittelgericht fernzuhalten”, “delegando” l’accertamento della tempestivita’ dell’appello al giudice a quo. Cio’ comporta non soltanto zeitliche Einsparungen, ma anche inutili Aktenversendungen. Soltanto una volta effettuata la Vorprüfung (esame preliminare) da parte del giudice di 1° grado (che deve procedere a ciò d’ufficio), gli atti vanno trasmessi al giudice ad quem. Contro il provvedimento con il quale il giudice a quo dichiara l’inammissibilita’ dell’appello, l’appellante, entro una settimana dalla notifica dell’Unzulässigkeitsbeschluss, è facoltizzato a richiedere la decisione del giudice ad quem, al quale, in tal caso, vanno trasmessi gli atti. La  proposizione di questa richiesta non sospende l’esecutorietà della sentenza.

Cosa succede se il giudice a quo (l’Erstrichter) erroneamente reputa che l’appello sia stato proposto tempestivamente?. In tal caso non è previsto un Beschwerderecht des Gegners des Berufungsführers, ma compete al Berufungsgericht, decidere (nuovamente) in ordine alla tempestività o meno della proposizione del gravame insieme alla verifica della sussistenza delle altre Zulassungsvoraussetzungen (§ 322 StGB).

VI

Va rilevato che all’Erstrichter (Amtsgericht) compete di dichiarare l’inammissibilità dell’appello soltanto se lo stesso è stato proposto fuori termine. In tutti gli altri casi di inammissibilita’ dell’appello competente per la dichiarazione di inammissibilità dell’appello è il giudice ad quem (§ 322 StPO). Se il giudice di 1° grado dichiara l’inammissibilità dell’appello che è stato invece tempestivamente proposto, questa decisione non è priva di effetti, ma gli stessi si producono soltanto se non è stata proposta Beschwerde ex § 304 StPO.

Se sussistono dubbi in ordine alla tempestività o meno  della proposizione dell’appello e se questi dubbi non possono  essere chiariti ”unter Verwendung aller verfügbarer Beweismittel”, l’appello deve considerarsi fristgerecht eingelegt (in questo senso hanno deciso varie Corti d’appello della RFT).

Prima dell’emissione della decisione (motivata) di inammissibilità dell’appello, deve essere sentito il PM; la decisione va notificata all’appellante insieme alla Rechtsmittelbelehrung, nella quale deve, in particolare, essere informato dell’Antragsrecht previsto dal § 319, comma 2, 1 parte StPO.

VII

E passiamo al § 322 StPO che contiene la terza “saracinesca” per “bloccare” gli appelli inammissibili. Questo paragrafo è intitolato “Verwerfung ohne Hauptverhandlung” ed è del seguente tenore: ”Se il giudice d’appello reputa che le norme che disciplinano la proposizione dell’appello, non siano state osservate, puo’ dichiarare l’inammissibiltà di questo gravame con ordinanza. In caso contrario, decide con sentenza. Il comma 2 dispone che l’ordinanza può essere impugnata con sofortiger Beschwerde.

Come risulta da quanto ora esposto, il giudice dell’appello, una volta in possesso degli atti, verifica - d’ufficio - i presupposti di ammissibilità dell’appello (Zulässigkeitsvoraussetzungen) e soltanto compiuta tale verifica, dispone procedersi oltre. Sopra abbiamo accennato al fatto che rientra nella competenza del giudice a quo, la verifica in ordine alla tempestivita’ o meno della proposizione dell’appello. È però da rilevare che l’espressione…”die Vorschriften über die Einlegung der Berufung nicht für beachtet“ viene interpretata nel senso che il giudice ad quem  è competente, oltre a verificare gli altri presupposti di ammissibilità del gravame, anche ad accertare, pure d’ufficio (e nuovamente), la tempestività della Berufungseinlegung“, di verificare, ”ob die Rechtsmittelfrist gewahrt wurde”. Pertanto, se il giudice di 1°grado non si è avveduto della tardivita’ della Rechtsmitteleinlegung, spetta al giudice ad quem, dichiarare l’inammissibiltà wegen Nichtbeachtung der gesetzlichen Frist di cui al § 314 StPO; giudice ad quem, competente,  inoltre,  a verificare le altre Zulässigkeitsvoraussetzungen dellappello (rispetto dei requisiti formali, legittimazione ad appellare, mancata rinuncia al gravame (Rechtsmittelverzicht), mancato passaggio in giudicato della sentenza).

Se sussiste un motivo di inammissibilità dell’appello, il giudice ad quem, dichiara la Unzulässigkeit del gravame; ma ha anche la facolta’ (di cui rarissimamente si avvalgono i Berufungsrichter), in caso di zweifelhafter Sach- und Rechtslage, di riservarsi la decisione in sede di Hauptverhandlung (dibattimento). Va osservato che in tal modo si procede soltanto se i dubbi di cui sopra sono gravi, mentre, nella stragrande maggioranza dei casi ed in applicazione del c.d. Beschleunigungsgebot, se sussitono motivi di inammissibilità, la Unzulässigkeit viene dichiarata con ordinanza außerhalb der Hauptverhandlung. Se invece il Berufungsgericht si è riservata la decisione nel dibattimento di appello oppure se  il giudice ad quem si è accorto di un motivo di inammissibilità soltanto in tale sede, si provvede con sentenza. Se il Berufungsgericht dichiara l’inammissibilità dell’appello per tardivita’ di proposizione di tale mezzo di impugnazione, questa pronunzia ha carattere meramente declaratorio, essendo la sentenza di 1° grado nel frattempo passata in giudicato (wegen Fristablaufs). Qualora il giudice di appello dichiari inammissibile una rechtzeitig eingelegte Berufung (un appello proposto tempestivamente), l’impugnata sentenza diventa irrevocabile soltanto una volta che la Verwerfungsentscheidung è divenuta irrevocabile.

VIII

L’ordinanza con la quale il giudice ad quem ha dichiarato l’inammissibilità dell’appello (tale ordinanza va motivata), deve essere notificata all’appellante, il quale può impugnare questo provvedimento con sofortiger Beschwerde (reclamo immediato). Questa Beschwerde è ammissibile altresì, se, su istanza di una delle parti,  è stata dichiarata l’inammissibilità dell’appello per rinuncia a questo mezzo di gravame, mentre invece la rinuncia non è stata  fatta validamente nonché nel caso in cui il giudice dell’appello - erroneamente - ha ritenuto che l’appello “bedürfe der Annahme nach Maßgabe des § 313 StPO”, senza che ricorressero i presupposti per la (necessaria) Annahme (p. es. perchè la pena (Geldstrafe) inflitta dal giudice di 1° grado era superiore a 15 Tagessätze).

È da notare che legittimato alla proposizione della Beschwerde è anche l’imputato, se l’appello è stato proposto dal suo legale rappresentante e se tale gravame è stato dichiarato inammissibile.

Se in conseguenza della proposizione della sofortigen Beschwerde, l’ordinanza di inammissibilità viene annullata, il giudice dell’appello procede a dibattimento (alla Berufungshauptverhandlung), ma questo giudice, in ordine alla valutazione dell’ammissibilità dell’appello, non è vincolato alla decisione emessa dal Beschwerdegericht (giudice che ha deciso sulla Beschwerde); parimenti non è vincolante per esso la propria decisione emessa in relazione al disposto del  comma 1 del § 322 StPO. Il giudice del dibattimento d’appello può decidere, nuovamente - e senza essere vincolato a precedenti decisioni - in ordine all’ammissibilità di questo gravame; può dichiarare - con sentenza - l’inammissibilità dell’appello. Tale sentenza è impugnabile mediante Revsion, a seguito della quale la sentenza di appello viene annullata, mit Rückverweisung der Sache (con rinvio).

Se presupposto dell’appello è la Ahnnahme (der Berufung) come prevista  dal § 313 StPO, l’ordinanza emessa dal giudice di appello e concernente l’Ahnnahme stessa , non è soggetta ad impugnazione (ist unanfechtbar).

IX

Concludendo, pare che si possa dire che la previsione di tre “filtri”, il primo costituito dalle besonderen Zulassungsvoraussetzungen previste per gli appelli concernenti condanne, per reati bagatellari, dal § 313 StPO che richiede, ai fini dell’ammissibilità del gravame, la Annahme der Berufung, il secondo costituito dall’obbligo del giudice di 1° grado, una volta proposto appello, di verificarne la tempestività, il terzo costituito dal disposto del § 322 StPO che prescrive al giudice di appello di verificare nuovamente la Einhaltung der Vorschriften über die Einlegung der Berufung, facoltizzando questo giudice, in caso di inosservanza, di dichiarare, con ordinanza, prima del dibattimento, l’inammissibilità dell’appello, - fa sì che a dibattimento, in appello, pervengano soltanto Berufungen, i cui presupposti di ammissibilità sono già passati attraverso un triplice controllo (o vaglio, che dir si voglia).

In tal modo i giudici dell’appello, nelle Berufungshauptverhandlungen, possono procedere ad una nochmaligen Verhandlung des angeklagten Geschehens. Il giudizio di appello è infatti una zweite Tatsacheninstanz, nella quale “wird der Tatvorwurf umfassend in tatsächlicher und rechtlicher Beziehung neu verhandelt”. È errroneo parlare della Berufung „als Rechtsmittel, das zur Nachprüfung (riesame) des Sachverhaltes (in rechtlicher und tatsächlicher Hinsicht) führt”. Non compete al Berufungsgericht, “Fehler des erstinstanzlichen Gerichtes zu finden und zu beanstanden”; procede, invece, il giudice d’appello, “zur Durchführung einer selbsständigen Hauptverhandlung, decidendo, a conclusione della stessa, sulla base delle prove assunte, dinanzi ad esso. Così, se, p. es., in 1° grado, già in sede di sopralluogo, si sono verificate “stranezze” e/o “oscurita’”, il giudice di 2° grado può facilmente (nonché utilmente) ovviare alle stesse e pervenire ad una decisione basata su elementi di prova certi.

Il Berufungsgericht, non essendo competenza dello stesso,  rilevare „errori“, da cui è affetta la sentenza di primo grado, non può disporre il rinvio (la “Zurückwvereisung der Sache”) dinanzi al giudice di primo grado, dovendo il giudice d’appello decidere “in der Sache selbst”.

I

Nel corso degli ultimi 30 anni, nella RFT sono state emanate varie leggi dirette a diminuire il carico di lavoro degli uffici giudiziari e a ridurre la durata dei processi penali. Tra queste leggi va annoverato il Rechtspflegeentlastungsgesetz dell’11.1.1993, entrato in vigore l’1.3.1993, con il quale è stato introdotto, nella StPO, il § 313, intitolato: “Annahme der Berufung”.

Prevede il comma 1di questo paragrafo che qualora l’imputato sia stato condannato alla sola pena della multa (Geldbuße) non superiore a 15 Tagessätze oppure se vi è stata Verwarnung mit Strafvorbehalt ai sensi del § 59 StGB, se la vorbehaltene Strafe non è superiore a 15 Tagessätze oppure se vi è stata condanna a Geldbuße (ammenda), la Berufung (appello) è ammissibile unicamente “wenn sie angenommen wird”. Parimenti, se l’imputato è stato assolto o se vi è stata Verfahrenseinstellung (archiviazione), qualora il PM abbia chiesto la pena della multa non superiore a 30 Tagessätze.

Si procede alla Berufungsannahme, se l’appello non è manifestamente infondato (nicht offensichtlich unbegründet); in quest’ultimo caso, l’appello va dichiarato inammissibile.

II

Con il suddetto paragrafo, il legislatore ha previsto una besondere Zulässigkeitsvoraussetzung der Berufung (un presupposto particolare per l’ammissibilità dell’appello), una gesonderte Annahmeentscheidung (una decisione a parte sull’ammissibilità di questo gravame), qualora venga proposto appello contro sentenze in materia di reati bagatellari. Questa spezielle Zulassungschranke è stata criticata dalla dottrina in quanto comporta indubbiamente una limitazione dei diritti delle parti (e non soltanto delle parti private). Tolksdorf e Rieß hanno parlato di “deutlicher Verkürzung der Rechte der Verfahrensbeteiligten”; altri hanno motivato la loro critica con il fatto che l’Amtsgericht potrebbe, indirettamente, influire sull’ammissibilità del gravame (appello) “durch die Strafhöhe”(attraverso l’entità della pena inflitta). D’altra parte, è innegabile che queste limitazioni dei diritti delle parti riguardano soltanto Fälle von geringem Gewicht e che i “benefici” che ne trae l’amministrazione della giustizia sono notevoli, “liberando” i giudici d’appello da gravami contro condanne pronunziate per fatti tutt’altro che gravi, da appelli non di rado inutili; ciò giustifica una Beschränkung des Angebotes an Rechtsmitteln.

Va rilevato che la besondere Zulässigkeitsvoraussetzung di cui al § 313 StPO produce i suoi effetti nei confronti di tutti i legittimati all’appello (gilt für alle Anfechtungsberechtigten) e quindi  zu Ungunsten oder zu Gunsten des Verurteilten. Il § 313 StPO è applicabile anche se nel giudizio di primo grado si è proceduto con beschleunigtem Verfahren e viene ritenuto applicabile pure in caso di Privatklageverfahren. Non invece nei processi contro minorenni, come risulta dalla relazione al Rechtspflegeentlastungsgesetz; parimenti, se l’imputato, oltre ad una pena pecuniaria entro i limiti di cui sopra, è stato condannato anche al risarcimento dei danni.

Il Frister ha affermato che il disposto del paragrafo ora menzionato costituirebbe un “Fremdkörper gegenüber dem normalen Berufungsverfahren che è diretto “auf Neuverhandlung und nicht auf Überprüfung der erstinstanzlichen Entscheidung”,  non ad un riesame della decisione di primo grado).

III

L’applicabilità della norma di cui al § 313 StPO è esclusa, se la condanna contiene, oltre ad una delle pene specificate nel  comma 1, una misura di sicurezza (p. es. la Entziehung der Fahrerlaubnis) oppure una pena accessoria (qual è, p. es., il Fahrverbot); in questi casi l’appello è ammissibile  anche senza Annahme der Berufung prevista dal § 313 StPO; non occorre quindi la Berufungsannahme. Lo stesso vale per i casi in cui è stato disposto il Verfall.

Qualora siano state inflitte più Geldstrafen, il disposto del § 313 StPO deve essere osservato, se la Gesamtstrafe non è stata superiore ai limiti precisati nel comma 1 del citato paragrafo. Va rilevato in proposito che può procedersi alla sommatoria delle singole Geldstrafen soltanto se le stesse sono “gesamtstrafenfähig”.

In caso di assoluzione dell’imputato o Verfahrenseinstellung (p. es. a seguito di intervenuta prescrizione del reato) la Zulassungserfordernis dell’appello dipende dalla richiesta fatta dal PM nel dibattimento (di 1° grado) nel senso che se la stessa non è stata superiore a 30 Tagessätze, deve trovare applicazione il § 313 StPO. L’entità della pena pecuniaria (della Geldstrafe) costituisce pertanto la Zulassungsgrenze. Il limite di cui sopra si riflette altresì sull’ammissibilità dell’eventuale appello proposto dal Nebenkläger.

Il  legislatore non ha previsto il caso in cui l’imputato venga assolto in conformità alla richiesta del PM nell’udienza dibattimentale. La giurisprudenza largamente prevalente è nel senso della Zulassungsfreiheit.

IV

Sulla Zulassung dell’appello, proponibile soltanto contro sentenze, decide il Berufungsgericht con Beschluss (ordinanza), qualora il gravame non venga ritenuto manifestamente infondato (nicht offensichtlich unbegründet). Questa formulazione è identica a quella adottata nel § 349, comma 2, ult. parte, StPO, a proposito della Verwerfung der Revision ohne Hauptverhandlung, se la stessa viene ritenuta - ad unanimità - offensichtlich unbegründet e se vi è inoltre richiesta  del PM in tal senso.

Nicht offensichtliche Unbegründetheit sussiste  (e questa formulazione è stata ritenuta sufficientemente specifica dalla Corte costituzionale federale) qualora “für jeden Sachkundigen, an Hand der Urteilsgründe, der Antragsbegründung bzw. der Berufungsbegründung und des Protokolls der Hauptverhandlung, es ohne längere Überprüfung erkennbar ist, dass das Urteil weder sachrechtliche Fehler, noch Verfahrensfehler aufweist“ che potrebbero legittimare la proposizione della Revision. In altre parole, la offensichtliche Unbegründetheit si ha nei casi in cui la sentenza di primo grado, „ist einsichtig und überzeugend begründet”.

Non è di certo ravvisabile la offensichtliche Unbegründetheit, se il giudice a quo (Landgericht) hat Bedenken gegen die Beweiswürdigung (valutazione delle prove) oder gegen die Strafzumessung (determinazione della pena), operate dal  giudice di 1° grado. Parimenti la o. U. non può reputarsi  sussistente se l’appellante “zur Entkräftung von Festestellungen, auf denen das erstinstanzliche Urteil beruht”, chiede nuove prove, a meno che non sussista uno dei motivi (p. es. superfluitá della prova, intento defatigatorio) che legittimano la Ablehnung des Beweisantrages e che sono indicati nel § 244 StPO (si vedano in particolare i commi 3°, 4° e 5°).

La offensichtliche Unbegründetheit (presupposto per la Nichtannahmeentscheidung), secondo la dottrina, potra’ essere ravvisata soltano qualora “an der Richtigkeit der tatsächlichen Feststellungen vernüftigerweise kein Zweifel bestehen kann”;  pertanto, in caso di dubbio, si deve procedere alla Annahme der Berufung.

Se il giudice a quo (il Landgericht) ravvisa la offensichtliche Unbegründetheit  (e in tale sua decisione il presidente del Landgericht puo’ utilizzare tutti gli atti contenuti nel fascicolo di 1° grado (“kann auf den gesamten Akteninhalt zurückgreifen”)), dichiara, con ordinanza,  l’appello inammissibile in applicazione del § 313, comma 2, StPO.

V

Va però rilevato che la dichiarazione di ammissibilità dell’appello ex § 313 StPO, deve essere preceduta da due altre verifiche in ordine all’ammissibilità di questo gravame. Il § 314 StPO prevede il termine, entro il quale l’appello deve essere proposto (presso il giudice a quo) nonchè le formalità da osservare. Il termine è di una settimana entro l’avvenuta Urteilsverkündung, se l’imputato era presente alla medesima; altrimenti, la Frist di cui sopra inizia decorrere dalla data di notifica della sentenza. L’osservanza del termine per la proposizione dell’appello (fristgerechte Einlegung) deve essere accertata dal giudice a quo (Amtsgericht). In caso di inosservanza, l’Amtsgericht, in applicazione del  319 StPO, dichiara l’inammissibiltà dell’appello (Verwerfung der Berufung wegen verspäteter Einlegung); altrimenti trasmette gli atti al giudice competente per l’appello.

Prevedendo che la Unzulässigkeit per inosservanza del termine per appellare (Unzulässigkeit che può essere accertata immediatamente e facilmente), il legislatore si è proposto “Rechtsmittel, deren Unzulässigkeit leicht festgestellt werden kann, vom Rechtsmittelgericht fernzuhalten”, “delegando” l’accertamento della tempestivita’ dell’appello al giudice a quo. Cio’ comporta non soltanto zeitliche Einsparungen, ma anche inutili Aktenversendungen. Soltanto una volta effettuata la Vorprüfung (esame preliminare) da parte del giudice di 1° grado (che deve procedere a ciò d’ufficio), gli atti vanno trasmessi al giudice ad quem. Contro il provvedimento con il quale il giudice a quo dichiara l’inammissibilita’ dell’appello, l’appellante, entro una settimana dalla notifica dell’Unzulässigkeitsbeschluss, è facoltizzato a richiedere la decisione del giudice ad quem, al quale, in tal caso, vanno trasmessi gli atti. La  proposizione di questa richiesta non sospende l’esecutorietà della sentenza.

Cosa succede se il giudice a quo (l’Erstrichter) erroneamente reputa che l’appello sia stato proposto tempestivamente?. In tal caso non è previsto un Beschwerderecht des Gegners des Berufungsführers, ma compete al Berufungsgericht, decidere (nuovamente) in ordine alla tempestività o meno della proposizione del gravame insieme alla verifica della sussistenza delle altre Zulassungsvoraussetzungen (§ 322 StGB).

VI

Va rilevato che all’Erstrichter (Amtsgericht) compete di dichiarare l’inammissibilità dell’appello soltanto se lo stesso è stato proposto fuori termine. In tutti gli altri casi di inammissibilita’ dell’appello competente per la dichiarazione di inammissibilità dell’appello è il giudice ad quem (§ 322 StPO). Se il giudice di 1° grado dichiara l’inammissibilità dell’appello che è stato invece tempestivamente proposto, questa decisione non è priva di effetti, ma gli stessi si producono soltanto se non è stata proposta Beschwerde ex § 304 StPO.

Se sussistono dubbi in ordine alla tempestività o meno  della proposizione dell’appello e se questi dubbi non possono  essere chiariti ”unter Verwendung aller verfügbarer Beweismittel”, l’appello deve considerarsi fristgerecht eingelegt (in questo senso hanno deciso varie Corti d’appello della RFT).

Prima dell’emissione della decisione (motivata) di inammissibilità dell’appello, deve essere sentito il PM; la decisione va notificata all’appellante insieme alla Rechtsmittelbelehrung, nella quale deve, in particolare, essere informato dell’Antragsrecht previsto dal § 319, comma 2, 1 parte StPO.

VII

E passiamo al § 322 StPO che contiene la terza “saracinesca” per “bloccare” gli appelli inammissibili. Questo paragrafo è intitolato “Verwerfung ohne Hauptverhandlung” ed è del seguente tenore: ”Se il giudice d’appello reputa che le norme che disciplinano la proposizione dell’appello, non siano state osservate, puo’ dichiarare l’inammissibiltà di questo gravame con ordinanza. In caso contrario, decide con sentenza. Il comma 2 dispone che l’ordinanza può essere impugnata con sofortiger Beschwerde.

Come risulta da quanto ora esposto, il giudice dell’appello, una volta in possesso degli atti, verifica - d’ufficio - i presupposti di ammissibilità dell’appello (Zulässigkeitsvoraussetzungen) e soltanto compiuta tale verifica, dispone procedersi oltre. Sopra abbiamo accennato al fatto che rientra nella competenza del giudice a quo, la verifica in ordine alla tempestivita’ o meno della proposizione dell’appello. È però da rilevare che l’espressione…”die Vorschriften über die Einlegung der Berufung nicht für beachtet“ viene interpretata nel senso che il giudice ad quem  è competente, oltre a verificare gli altri presupposti di ammissibilità del gravame, anche ad accertare, pure d’ufficio (e nuovamente), la tempestività della Berufungseinlegung“, di verificare, ”ob die Rechtsmittelfrist gewahrt wurde”. Pertanto, se il giudice di 1°grado non si è avveduto della tardivita’ della Rechtsmitteleinlegung, spetta al giudice ad quem, dichiarare l’inammissibiltà wegen Nichtbeachtung der gesetzlichen Frist di cui al § 314 StPO; giudice ad quem, competente,  inoltre,  a verificare le altre Zulässigkeitsvoraussetzungen dellappello (rispetto dei requisiti formali, legittimazione ad appellare, mancata rinuncia al gravame (Rechtsmittelverzicht), mancato passaggio in giudicato della sentenza).

Se sussiste un motivo di inammissibilità dell’appello, il giudice ad quem, dichiara la Unzulässigkeit del gravame; ma ha anche la facolta’ (di cui rarissimamente si avvalgono i Berufungsrichter), in caso di zweifelhafter Sach- und Rechtslage, di riservarsi la decisione in sede di Hauptverhandlung (dibattimento). Va osservato che in tal modo si procede soltanto se i dubbi di cui sopra sono gravi, mentre, nella stragrande maggioranza dei casi ed in applicazione del c.d. Beschleunigungsgebot, se sussitono motivi di inammissibilità, la Unzulässigkeit viene dichiarata con ordinanza außerhalb der Hauptverhandlung. Se invece il Berufungsgericht si è riservata la decisione nel dibattimento di appello oppure se  il giudice ad quem si è accorto di un motivo di inammissibilità soltanto in tale sede, si provvede con sentenza. Se il Berufungsgericht dichiara l’inammissibilità dell’appello per tardivita’ di proposizione di tale mezzo di impugnazione, questa pronunzia ha carattere meramente declaratorio, essendo la sentenza di 1° grado nel frattempo passata in giudicato (wegen Fristablaufs). Qualora il giudice di appello dichiari inammissibile una rechtzeitig eingelegte Berufung (un appello proposto tempestivamente), l’impugnata sentenza diventa irrevocabile soltanto una volta che la Verwerfungsentscheidung è divenuta irrevocabile.

VIII

L’ordinanza con la quale il giudice ad quem ha dichiarato l’inammissibilità dell’appello (tale ordinanza va motivata), deve essere notificata all’appellante, il quale può impugnare questo provvedimento con sofortiger Beschwerde (reclamo immediato). Questa Beschwerde è ammissibile altresì, se, su istanza di una delle parti,  è stata dichiarata l’inammissibilità dell’appello per rinuncia a questo mezzo di gravame, mentre invece la rinuncia non è stata  fatta validamente nonché nel caso in cui il giudice dell’appello - erroneamente - ha ritenuto che l’appello “bedürfe der Annahme nach Maßgabe des § 313 StPO”, senza che ricorressero i presupposti per la (necessaria) Annahme (p. es. perchè la pena (Geldstrafe) inflitta dal giudice di 1° grado era superiore a 15 Tagessätze).

È da notare che legittimato alla proposizione della Beschwerde è anche l’imputato, se l’appello è stato proposto dal suo legale rappresentante e se tale gravame è stato dichiarato inammissibile.

Se in conseguenza della proposizione della sofortigen Beschwerde, l’ordinanza di inammissibilità viene annullata, il giudice dell’appello procede a dibattimento (alla Berufungshauptverhandlung), ma questo giudice, in ordine alla valutazione dell’ammissibilità dell’appello, non è vincolato alla decisione emessa dal Beschwerdegericht (giudice che ha deciso sulla Beschwerde); parimenti non è vincolante per esso la propria decisione emessa in relazione al disposto del  comma 1 del § 322 StPO. Il giudice del dibattimento d’appello può decidere, nuovamente - e senza essere vincolato a precedenti decisioni - in ordine all’ammissibilità di questo gravame; può dichiarare - con sentenza - l’inammissibilità dell’appello. Tale sentenza è impugnabile mediante Revsion, a seguito della quale la sentenza di appello viene annullata, mit Rückverweisung der Sache (con rinvio).

Se presupposto dell’appello è la Ahnnahme (der Berufung) come prevista  dal § 313 StPO, l’ordinanza emessa dal giudice di appello e concernente l’Ahnnahme stessa , non è soggetta ad impugnazione (ist unanfechtbar).

IX

Concludendo, pare che si possa dire che la previsione di tre “filtri”, il primo costituito dalle besonderen Zulassungsvoraussetzungen previste per gli appelli concernenti condanne, per reati bagatellari, dal § 313 StPO che richiede, ai fini dell’ammissibilità del gravame, la Annahme der Berufung, il secondo costituito dall’obbligo del giudice di 1° grado, una volta proposto appello, di verificarne la tempestività, il terzo costituito dal disposto del § 322 StPO che prescrive al giudice di appello di verificare nuovamente la Einhaltung der Vorschriften über die Einlegung der Berufung, facoltizzando questo giudice, in caso di inosservanza, di dichiarare, con ordinanza, prima del dibattimento, l’inammissibilità dell’appello, - fa sì che a dibattimento, in appello, pervengano soltanto Berufungen, i cui presupposti di ammissibilità sono già passati attraverso un triplice controllo (o vaglio, che dir si voglia).

In tal modo i giudici dell’appello, nelle Berufungshauptverhandlungen, possono procedere ad una nochmaligen Verhandlung des angeklagten Geschehens. Il giudizio di appello è infatti una zweite Tatsacheninstanz, nella quale “wird der Tatvorwurf umfassend in tatsächlicher und rechtlicher Beziehung neu verhandelt”. È errroneo parlare della Berufung „als Rechtsmittel, das zur Nachprüfung (riesame) des Sachverhaltes (in rechtlicher und tatsächlicher Hinsicht) führt”. Non compete al Berufungsgericht, “Fehler des erstinstanzlichen Gerichtes zu finden und zu beanstanden”; procede, invece, il giudice d’appello, “zur Durchführung einer selbsständigen Hauptverhandlung, decidendo, a conclusione della stessa, sulla base delle prove assunte, dinanzi ad esso. Così, se, p. es., in 1° grado, già in sede di sopralluogo, si sono verificate “stranezze” e/o “oscurita’”, il giudice di 2° grado può facilmente (nonché utilmente) ovviare alle stesse e pervenire ad una decisione basata su elementi di prova certi.

Il Berufungsgericht, non essendo competenza dello stesso,  rilevare „errori“, da cui è affetta la sentenza di primo grado, non può disporre il rinvio (la “Zurückwvereisung der Sache”) dinanzi al giudice di primo grado, dovendo il giudice d’appello decidere “in der Sache selbst”.