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Stranieri: espulsioni, respingimenti, rimpatri assistiti, ritorni volontari, dati statistici - RFT

Stranieri: espulsioni, respingimenti, rimpatri assistiti, ritorni volontari, dati statistici - RFT
Stranieri: espulsioni, respingimenti, rimpatri assistiti, ritorni volontari, dati statistici - RFT

Sommario

I. Premessa; II. Espulsioni e abbandono volontario del territorio della RFT; III. Zurückweisungen; IV. Minori non accompagnati; V. Il programma REAG/GARP; VI. Motivi dei respingimenti; VII. Zurückschiebungen; VIII. I Länder che hanno effettuato il maggior numero di espulsioni e le modalità di esecuzione delle stesse; IX. Ausreiseentscheidungen e AZR

 

I. Premessa

L’ondata migratoria che ha investito l’Europa centrale e meridionale, ha reso attuali problematiche relative alle espulsioni, ai respingimenti e agli allontanamenti dal territorio della RFT.

Nei mesi appena passati è stato registrato - nella RFT - una diminuzione dell’immigrazione di cittadini, soprattutto extracomunitari, ma al contempo è aumentato - sensibilmente - in numero di espulsioni (Abschiebungen[1]) che, dal 2007 in poi, ha avuto per altro un andamento altalenante. Mentre nel 2007 le espulsioni erano state 9.617, nel 2012, era stato rilevato un decremento a 7.651 persone, per aumentare, poi, nel 2014, a 10.884. Inoltre vi erano stati 3.162 respingimenti alla frontiera (Zurückweisungen[2]) e 2.967 allontanamenti dal territorio della RFT entro 6 mesi dall’ingresso illegale nella Bundesrepublik (Zurückschiebungen [3]).

Il maggior numero di Abgeschobene (espulsi) proveniva dagli Stati balcanici (in particolare dalla Macedonia, dalla Serbia, dall’Albania). Va tuttavia osservato che nel 2014 il numero degli espulsi è stato inferiore a coloro che, volontariamente, sono ritornati nel loro Paese di origine.

II. Espulsioni e abbandono volontario del territorio della RFT

Ben 13.000 circa di ausreisepflichtige Drittstaatsangehörige (cittadini extracomunitari che non potevano essere considerati, ne’ profughi, ne’ avevano titolo per soggiornare nella RFT), hanno lasciato, volontariamente, nel 2014, il territorio della RFT. Di questi 13.000, 9.400 hanno ottenuto contributi finanziari oppure il loro viaggio di ritorno, nella terra di origine, è stato organizzato e pagato da uno dei Länder della RFT.

Per quanto concerne il 2015, le espulsioni di cittadini non aventi la cittadinanza della RFT, sono state complessivamente 20.888.  9.712 volte l’Außerlandesschaffung è avvenuta con l’utilizzo di aeromobili, con partenza – prevalentemente – da Frankfurt a. M., München, Düsseldorf, Baden/Baden, Hamburg. Per 1.150 stranieri si è proceduto all’espulsione “auf dem Landwege”. 26 Abschiebungen sono avvenute via mare. Dei 20.888 Ausgeweisene, 3.226 erano cittadini comunitari espulsi verso gli Stati di appartenenza (in prevalenza, verso la Polonia (591), il Belgio (230), l’Olanda (87) e l’Austria (80).

Gli extracomunitari sono stati espulsi soprattutto verso il Kosovo (5.849 persone), la Serbia (3.691), l’Albania (3.622), la Macedonia (1.493), la Bosnia-Herzegovina (488); alcuni anche verso l’Australia, la Costa Rica e la Namibia.

Per quanto riguarda le c.d. Überstellungen operate secondo i dettami dell ‘Accordo di Dublino III (Regolamento UE 604/2013, che individua i criteri in base ai quali viene determinato lo Stato comunitario competente ad esaminare la domanda di  protezione internazionale proposta da un cittadino extracomunitario o da un apolide), va osservato che trattasi di criteri “obiettivi” inseriti nel suddetto Regolamento, il quale costituisce una parte importante del “Sistema europeo comune di asilo”, mediante il quale le autorità dell’UE si sono proposte di costituire un’area con un livello di protezione omogeneo. Le Überstellungen, nel 2015, sono state, complessivamente, 3.597, (di cui 668 hanno riguardato minori):  867 persone sono state “consegnate” alle autorità italiane, 556 a quelle polacche, 427 alla Francia e 321 all’Austria. Seguono altri Stati.

III. Zurückweisungen

Per quanto concerne le Zurückweisungen (diniego di far entrare lo straniero nel territorio della RFT), operate da organi della polizia di frontiera in servizio negli aeroporti, esse sono state 4.205, avvenute soprattutto agli scali aeroportuali di Frankfurt a.M. (2.375), Düsseldorf (513), München (484), Berlin(175).

Le Zurückweisungen, alle quali si è proceduto ai valichi di frontiera terrestri, sono state, l’anno scorso, secondo le statistiche fornite dal ministero dell’Interno, 4.689. Le Zurückschiebungen 1.444.

IV. Minori non accompagnati

Vediamo ora nei confronti di quante persone straniere di minore età non accompagnate da adulti (“ausländische, alleinreisende Minderjährige”) è stato adottato un provvedimento di Zurückweisung o di Zurückschiebung. Non sono state effettuate, ovviamente, espulsioni, mentre le Zurückweisungen sono state 21 e le Zurückschiebungen 10.  6.061 minori sono stati affidati ai c.d. Jugendämter. Anche a proposito dei minori va rilevato che il Regolamento UE 604/2013 contiene principi importanti nel senso che si deve sempre tenere conto in particolar modo dell’interesse superiore del minore. I Minderjährigen provenivano in larga prevalenza, dall’Austria (5.263), dalla Francia (367), dalla Repubblica Ceca (99). 3.656 minori erano cittadini dell’Afghanistan, 772 della Siria, 405 dell’Eritrea, 373 della Somalia e 283 dall’Irak; tre erano apolidi e 10 di provenienza vietnamita.

V. Il programma REAG/GARP

Nel 2015 si è registrato un considerevole numero di stranieri (37.220) che, volontariamente, hanno lasciato la RFT, beneficiando delle provvidenze previste a tal fine da un programma di rimpatrio, finanziato dal Bund e dai Länder, dal c.d. REAG/GARP (Reintegration and immigration Programme for Asylum- Seekers in Germany/Goverment Assited Repatriation Programme). Pertanto nei confronti di queste persone non è stato adottato alcun provvedimento coattivo. Si parla in proposito anche di “finanziell geförderte Ausreisen”.

VI. Motivi dei respingimenti

Di particolare interesse sono i dati statistici, sempre riferentisi al 2015, relativi ai motivi per i quali gli organi di polizia di frontiera hanno negato l’ingresso nel territorio della RFT.

Respingimenti (Einreiseverweigerungen) operati negli aeroporti: totale: 4.205, di cui

2.435 per mancanza di visto d’ingresso o di permesso valido di soggiorno

410 perché la persona è stata priva di qualsiasi documento

376 perché non disponeva di sufficienti mezzi economici per il proprio mantenimento in relazione alla durata del soggiorno risp. di quelli necessari per il transito o per il ritorno nello Stato di provenienza

291 perché sussisteva un provvedimento di divieto d’ingresso nel territorio della RFT.

285 perché all’ingresso ostavano motivi di ordine pubblico o di sicurezza interna;

seguono altri motivi ostativi (87), tra i quali va menzionato quello del possesso di documenti falsi.

Piuttosto modesto è stato il numero dei respingimenti operato da chi era preposto al controllo delle Seegrenzen (porti); non più di 19.

Il maggior numero di respingimenti si è invece registrato “an den Landesgrenzen”, con un totale di 4.689.

I respinti alla frontiera terrestre provenivano prevalentemente dal Marocco (1.078), dall’Afghanistan (439), dall’Iran (408), dalla Siria (337), dal Pakistan (216), dalla Nigeria (211); di ben 427 persone respinte non è stato possibile accertare la nazionalità’.

Il maggior numero di respingimenti (8.811), è stato operato dalla Bundespolizei (Polizia federale); seguono organi di polizia della Baviera (94) e di Hamburg (8).

VII. Zurückschiebungen

1.481 persone sono state oggetto di Zurückschiebungen; di questi provvedimenti sono stati eseguiti da autorità:

della Baviera (66), del Nordrhein-Westfalen (56), del Niedersachsen (32). Il minor numero di Zurückschiebungen è stato effettuato da Stati già facenti parte dell’ex DDR.

VIII. I Länder che hanno effettuato il maggior numero di espulsioni e le modalità di esecuzione delle stesse

Vediamo ora quante sono state le Abschiebungen (espulsioni), alle quali hanno fatto luogo, l’anno scorso, i singoli Stati della RFT.

Vi è stato un totale di 20.888, di cui, 4.395 dal Nordrhein-Westfalen, 4.195 dalla Baviera, 2.651 dall’Hessen, 2.431 dal Baden-Württemberg, 938 dal Niedersachsen, 898 da Berlin, 861 dal Sachsen-Anhalt; seguono gli altri Bundesländer con un minor numero di Abschiebungen.

Le espulsioni, con l’impiego di aeromobili, sono avvenute:

  1. senza accompagnamento (unbegleitet)
  2. con accompagnamento da parte della Bundespolizei
  3. con accompagnamento da parte di appartenenti di Länderpolizeien.
  4. con accompagnamento da parte di forze di polizia degli Stati di destinazione; ciò è avvenuto raramente (70 volte all’accompagnamento hanno provveduto Sicherheitskräfte della Serbia (lo Stato piu’ cooperativo sotto quest’aspetto), 41 volte dell’Algeria e 7 volte del Montenegro).

La compagnia aerea più frequentemente impiegata per le espulsioni è stata la Bulgarian Air, seguita dalla Tarom (Romania), dalla Transaereo e dall’Adria Airways.

Dagli accompagnamenti (“Sicherheitsbegleitungen”), eseguiti nell’anno passato, sono derivati costi pari a 4.173.000 Euro.

IX. Ausreiseentscheidungen e l’AZR

Nel corso del 2015 le competenti autorità della RFT hanno emanato 54.082 Ausreiseentscheidungen nei confronti di extracomunitari, di cui:

10.958 erano cittadini dell’Albania

10.626 del Kosovo

7.739 della Serbia

2.881 della Macedonia

1.399 della Siria; seguono Staatsbürger di 11 altre nazionalità’.

Alla data del 31.12.15, nell’AZR=Ausländerzentralregister (Registro centrale degli stranieri) risultavano iscritti 39.823 Drittstaatangehörige (cittadini, ne’ della RFT, ne’ comunitari). Nel 2015, le persone che volontariamente hanno lasciato il territorio della RFT, sono state 37.220 (un buon numero delle quali provenienti dall’Albania (12.093) dal Kosovo (8.029), dalla Serbia (6.647) ; l’anno precedente il loro numero era stato di molto inferiore (13.636).

 

[1] Per Abschiebung s’intende l’esecuzione coattiva dell’obbligo di ritornare nello Stato di origine ed eventualmente anche in un Drittland, disposto nei confronti di persone che non hanno la cittadinanza della RFT. L’Abschiebung è un atto amministrativo disciplinato dall’Aufenthaltsgesetz (§ 51, Abs. 1, Nr.5) che pone termine al soggiorno e implica l’obbligo di lasciare il territorio dello Stato; inoltre all’espulso - a meno che non sussistano motivi di carattere umanitario - non può essere concessa un’Aufenthaltserlaubnis e vi è altresì divieto di reingresso.

[2] Di Zurückweisung si parla se allo straniero, privo dei documenti per far ingresso sul territorio della RFT, alla frontiera viene impedita l’Einreise. Nei confronti di stranieri che hanno proposto richiesta di asilo politico, non è ammissibile la Zurückweisung fino a quando a essi è consentito di soggiornare nel territorio della RFT ai sensi dell’Asylgesetz (Legge sull’asilo politico). Al fine di garantire l’esecuzione della Zurückweisungsmaßnahme, nei confronti dello straniero può essere disposta la Zurückweisungshaft (arresto), qualora l’esecuzione della Zurückweisung non possa avvenire senza dilazione. La Zurückweisungshaft deve essere disposta dal giudice; parimenti un’eventuale proroga di questa misura.

[3] Anche la Zurückschiebung è un’ “aufenthaltsbeendende Maßnahme” (un provvedimento che pone termine al soggiorno nello Stato); essa viene posta in essere nei confronti di chi è entrato illegalmente nella RFT e va adottata, di norma, entro 6 mesi dall’avvenuta unerlaubten Einreise (§ 57 AufenthG). Nei confronti di chi non ottempera al provvedimento di Zurückschiebung, può essere disposta l’Abschiebungshaft. Una volta emanata la Zurückschiebungsverfügung, questo provvedimento comporta - per il futuro - il divieto sia d’ingresso nello Stato che il soggiorno nello stesso.

Sommario

I. Premessa; II. Espulsioni e abbandono volontario del territorio della RFT; III. Zurückweisungen; IV. Minori non accompagnati; V. Il programma REAG/GARP; VI. Motivi dei respingimenti; VII. Zurückschiebungen; VIII. I Länder che hanno effettuato il maggior numero di espulsioni e le modalità di esecuzione delle stesse; IX. Ausreiseentscheidungen e AZR

 

I. Premessa

L’ondata migratoria che ha investito l’Europa centrale e meridionale, ha reso attuali problematiche relative alle espulsioni, ai respingimenti e agli allontanamenti dal territorio della RFT.

Nei mesi appena passati è stato registrato - nella RFT - una diminuzione dell’immigrazione di cittadini, soprattutto extracomunitari, ma al contempo è aumentato - sensibilmente - in numero di espulsioni (Abschiebungen[1]) che, dal 2007 in poi, ha avuto per altro un andamento altalenante. Mentre nel 2007 le espulsioni erano state 9.617, nel 2012, era stato rilevato un decremento a 7.651 persone, per aumentare, poi, nel 2014, a 10.884. Inoltre vi erano stati 3.162 respingimenti alla frontiera (Zurückweisungen[2]) e 2.967 allontanamenti dal territorio della RFT entro 6 mesi dall’ingresso illegale nella Bundesrepublik (Zurückschiebungen [3]).

Il maggior numero di Abgeschobene (espulsi) proveniva dagli Stati balcanici (in particolare dalla Macedonia, dalla Serbia, dall’Albania). Va tuttavia osservato che nel 2014 il numero degli espulsi è stato inferiore a coloro che, volontariamente, sono ritornati nel loro Paese di origine.

II. Espulsioni e abbandono volontario del territorio della RFT

Ben 13.000 circa di ausreisepflichtige Drittstaatsangehörige (cittadini extracomunitari che non potevano essere considerati, ne’ profughi, ne’ avevano titolo per soggiornare nella RFT), hanno lasciato, volontariamente, nel 2014, il territorio della RFT. Di questi 13.000, 9.400 hanno ottenuto contributi finanziari oppure il loro viaggio di ritorno, nella terra di origine, è stato organizzato e pagato da uno dei Länder della RFT.

Per quanto concerne il 2015, le espulsioni di cittadini non aventi la cittadinanza della RFT, sono state complessivamente 20.888.  9.712 volte l’Außerlandesschaffung è avvenuta con l’utilizzo di aeromobili, con partenza – prevalentemente – da Frankfurt a. M., München, Düsseldorf, Baden/Baden, Hamburg. Per 1.150 stranieri si è proceduto all’espulsione “auf dem Landwege”. 26 Abschiebungen sono avvenute via mare. Dei 20.888 Ausgeweisene, 3.226 erano cittadini comunitari espulsi verso gli Stati di appartenenza (in prevalenza, verso la Polonia (591), il Belgio (230), l’Olanda (87) e l’Austria (80).

Gli extracomunitari sono stati espulsi soprattutto verso il Kosovo (5.849 persone), la Serbia (3.691), l’Albania (3.622), la Macedonia (1.493), la Bosnia-Herzegovina (488); alcuni anche verso l’Australia, la Costa Rica e la Namibia.

Per quanto riguarda le c.d. Überstellungen operate secondo i dettami dell ‘Accordo di Dublino III (Regolamento UE 604/2013, che individua i criteri in base ai quali viene determinato lo Stato comunitario competente ad esaminare la domanda di  protezione internazionale proposta da un cittadino extracomunitario o da un apolide), va osservato che trattasi di criteri “obiettivi” inseriti nel suddetto Regolamento, il quale costituisce una parte importante del “Sistema europeo comune di asilo”, mediante il quale le autorità dell’UE si sono proposte di costituire un’area con un livello di protezione omogeneo. Le Überstellungen, nel 2015, sono state, complessivamente, 3.597, (di cui 668 hanno riguardato minori):  867 persone sono state “consegnate” alle autorità italiane, 556 a quelle polacche, 427 alla Francia e 321 all’Austria. Seguono altri Stati.

III. Zurückweisungen

Per quanto concerne le Zurückweisungen (diniego di far entrare lo straniero nel territorio della RFT), operate da organi della polizia di frontiera in servizio negli aeroporti, esse sono state 4.205, avvenute soprattutto agli scali aeroportuali di Frankfurt a.M. (2.375), Düsseldorf (513), München (484), Berlin(175).

Le Zurückweisungen, alle quali si è proceduto ai valichi di frontiera terrestri, sono state, l’anno scorso, secondo le statistiche fornite dal ministero dell’Interno, 4.689. Le Zurückschiebungen 1.444.

IV. Minori non accompagnati

Vediamo ora nei confronti di quante persone straniere di minore età non accompagnate da adulti (“ausländische, alleinreisende Minderjährige”) è stato adottato un provvedimento di Zurückweisung o di Zurückschiebung. Non sono state effettuate, ovviamente, espulsioni, mentre le Zurückweisungen sono state 21 e le Zurückschiebungen 10.  6.061 minori sono stati affidati ai c.d. Jugendämter. Anche a proposito dei minori va rilevato che il Regolamento UE 604/2013 contiene principi importanti nel senso che si deve sempre tenere conto in particolar modo dell’interesse superiore del minore. I Minderjährigen provenivano in larga prevalenza, dall’Austria (5.263), dalla Francia (367), dalla Repubblica Ceca (99). 3.656 minori erano cittadini dell’Afghanistan, 772 della Siria, 405 dell’Eritrea, 373 della Somalia e 283 dall’Irak; tre erano apolidi e 10 di provenienza vietnamita.

V. Il programma REAG/GARP

Nel 2015 si è registrato un considerevole numero di stranieri (37.220) che, volontariamente, hanno lasciato la RFT, beneficiando delle provvidenze previste a tal fine da un programma di rimpatrio, finanziato dal Bund e dai Länder, dal c.d. REAG/GARP (Reintegration and immigration Programme for Asylum- Seekers in Germany/Goverment Assited Repatriation Programme). Pertanto nei confronti di queste persone non è stato adottato alcun provvedimento coattivo. Si parla in proposito anche di “finanziell geförderte Ausreisen”.

VI. Motivi dei respingimenti

Di particolare interesse sono i dati statistici, sempre riferentisi al 2015, relativi ai motivi per i quali gli organi di polizia di frontiera hanno negato l’ingresso nel territorio della RFT.

Respingimenti (Einreiseverweigerungen) operati negli aeroporti: totale: 4.205, di cui

2.435 per mancanza di visto d’ingresso o di permesso valido di soggiorno

410 perché la persona è stata priva di qualsiasi documento

376 perché non disponeva di sufficienti mezzi economici per il proprio mantenimento in relazione alla durata del soggiorno risp. di quelli necessari per il transito o per il ritorno nello Stato di provenienza

291 perché sussisteva un provvedimento di divieto d’ingresso nel territorio della RFT.

285 perché all’ingresso ostavano motivi di ordine pubblico o di sicurezza interna;

seguono altri motivi ostativi (87), tra i quali va menzionato quello del possesso di documenti falsi.

Piuttosto modesto è stato il numero dei respingimenti operato da chi era preposto al controllo delle Seegrenzen (porti); non più di 19.

Il maggior numero di respingimenti si è invece registrato “an den Landesgrenzen”, con un totale di 4.689.

I respinti alla frontiera terrestre provenivano prevalentemente dal Marocco (1.078), dall’Afghanistan (439), dall’Iran (408), dalla Siria (337), dal Pakistan (216), dalla Nigeria (211); di ben 427 persone respinte non è stato possibile accertare la nazionalità’.

Il maggior numero di respingimenti (8.811), è stato operato dalla Bundespolizei (Polizia federale); seguono organi di polizia della Baviera (94) e di Hamburg (8).

VII. Zurückschiebungen

1.481 persone sono state oggetto di Zurückschiebungen; di questi provvedimenti sono stati eseguiti da autorità:

della Baviera (66), del Nordrhein-Westfalen (56), del Niedersachsen (32). Il minor numero di Zurückschiebungen è stato effettuato da Stati già facenti parte dell’ex DDR.

VIII. I Länder che hanno effettuato il maggior numero di espulsioni e le modalità di esecuzione delle stesse

Vediamo ora quante sono state le Abschiebungen (espulsioni), alle quali hanno fatto luogo, l’anno scorso, i singoli Stati della RFT.

Vi è stato un totale di 20.888, di cui, 4.395 dal Nordrhein-Westfalen, 4.195 dalla Baviera, 2.651 dall’Hessen, 2.431 dal Baden-Württemberg, 938 dal Niedersachsen, 898 da Berlin, 861 dal Sachsen-Anhalt; seguono gli altri Bundesländer con un minor numero di Abschiebungen.

Le espulsioni, con l’impiego di aeromobili, sono avvenute:

  1. senza accompagnamento (unbegleitet)
  2. con accompagnamento da parte della Bundespolizei
  3. con accompagnamento da parte di appartenenti di Länderpolizeien.
  4. con accompagnamento da parte di forze di polizia degli Stati di destinazione; ciò è avvenuto raramente (70 volte all’accompagnamento hanno provveduto Sicherheitskräfte della Serbia (lo Stato piu’ cooperativo sotto quest’aspetto), 41 volte dell’Algeria e 7 volte del Montenegro).

La compagnia aerea più frequentemente impiegata per le espulsioni è stata la Bulgarian Air, seguita dalla Tarom (Romania), dalla Transaereo e dall’Adria Airways.

Dagli accompagnamenti (“Sicherheitsbegleitungen”), eseguiti nell’anno passato, sono derivati costi pari a 4.173.000 Euro.

IX. Ausreiseentscheidungen e l’AZR

Nel corso del 2015 le competenti autorità della RFT hanno emanato 54.082 Ausreiseentscheidungen nei confronti di extracomunitari, di cui:

10.958 erano cittadini dell’Albania

10.626 del Kosovo

7.739 della Serbia

2.881 della Macedonia

1.399 della Siria; seguono Staatsbürger di 11 altre nazionalità’.

Alla data del 31.12.15, nell’AZR=Ausländerzentralregister (Registro centrale degli stranieri) risultavano iscritti 39.823 Drittstaatangehörige (cittadini, ne’ della RFT, ne’ comunitari). Nel 2015, le persone che volontariamente hanno lasciato il territorio della RFT, sono state 37.220 (un buon numero delle quali provenienti dall’Albania (12.093) dal Kosovo (8.029), dalla Serbia (6.647) ; l’anno precedente il loro numero era stato di molto inferiore (13.636).

 

[1] Per Abschiebung s’intende l’esecuzione coattiva dell’obbligo di ritornare nello Stato di origine ed eventualmente anche in un Drittland, disposto nei confronti di persone che non hanno la cittadinanza della RFT. L’Abschiebung è un atto amministrativo disciplinato dall’Aufenthaltsgesetz (§ 51, Abs. 1, Nr.5) che pone termine al soggiorno e implica l’obbligo di lasciare il territorio dello Stato; inoltre all’espulso - a meno che non sussistano motivi di carattere umanitario - non può essere concessa un’Aufenthaltserlaubnis e vi è altresì divieto di reingresso.

[2] Di Zurückweisung si parla se allo straniero, privo dei documenti per far ingresso sul territorio della RFT, alla frontiera viene impedita l’Einreise. Nei confronti di stranieri che hanno proposto richiesta di asilo politico, non è ammissibile la Zurückweisung fino a quando a essi è consentito di soggiornare nel territorio della RFT ai sensi dell’Asylgesetz (Legge sull’asilo politico). Al fine di garantire l’esecuzione della Zurückweisungsmaßnahme, nei confronti dello straniero può essere disposta la Zurückweisungshaft (arresto), qualora l’esecuzione della Zurückweisung non possa avvenire senza dilazione. La Zurückweisungshaft deve essere disposta dal giudice; parimenti un’eventuale proroga di questa misura.

[3] Anche la Zurückschiebung è un’ “aufenthaltsbeendende Maßnahme” (un provvedimento che pone termine al soggiorno nello Stato); essa viene posta in essere nei confronti di chi è entrato illegalmente nella RFT e va adottata, di norma, entro 6 mesi dall’avvenuta unerlaubten Einreise (§ 57 AufenthG). Nei confronti di chi non ottempera al provvedimento di Zurückschiebung, può essere disposta l’Abschiebungshaft. Una volta emanata la Zurückschiebungsverfügung, questo provvedimento comporta - per il futuro - il divieto sia d’ingresso nello Stato che il soggiorno nello stesso.