Caro bollette: l’intervento del Governo nel settore dell’energia
Caro bollette: l’intervento del Governo nel settore dell’energia
Caro bollette: Draghi incontra Bonomi
Caro bollette: nella giornata di ieri – giovedì 20 gennaio – è avvenuto l’incontro tra il Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, e il Presidente di Confindustria, Carlo Bonomi.
L’incontro era finalizzato ad una valutazione dei rincari nel settore dell’energia e all’analisi di possibili misure del Governo per farvi fronte.
All’incontro hanno partecipato anche il sottosegretario alla Presidenza, Roberto Garofoli, il capo di Gabinetto, Antonio Funiciello, e il Direttore generale di Confindustria, Francesca Mariotti.
L’incontro si è rivelato un vero successo, tanto da ricevere vivo apprezzamento da Confindustria, con la speranza che si realizzi al più presto “l’obiettivo di attuare immediatamente gli interventi congiunturali e strutturali necessari per rispondere all’emergenza, a sostegno della manifattura italiana e del Paese”.
Caro bollette: gli interventi governativi in concreto
Si prevede il recupero di un miliardo e mezzo di euro, con il ricorso ai proventi delle aste di CO2 e la cartolarizzazione di alcuni oneri di sistema, per un valore di 2,5 miliardi.
Il totale ammonta a 4 miliardi senza fare scostamenti del deficit
È, questo, l’inizio di un percorso che porterà a tagli strutturali da almeno 10 miliardi l’anno, così come delineato dal ministro Cingolani.
Nonostante gli sforzi della viceministra dello Sviluppo Alessandra Todde, non si interverrà o, comunque, non si dovrebbe intervenire sugli extra-profitti delle aziende energetiche.§
Caro bollette: la posizione di Confindustria
L’incontro di ieri ha ricevuto grande apprezzamento, ma Confindustria interviene, sostenendo e ricordando che “non è possibile rinviare le decisioni, serve un atto di coraggio. Serve agire in fretta come hanno già fatto i governi di Francia e Germania.”
“La situazione è drammatica”
Caro bollette: richiesta di interventi a favore di imprese e famiglia
Se, da un lato, si si ritiene valido “il tentativo del ministro Giorgetti di reperire risorse per cercare di non far pesare il caro energia alle famiglie e alle micro e piccole imprese”, dall’altro, si richiede un intervento più corposo.
La richiesta viene da Cifa Italia, la confederazione autonoma che rappresenta e difende gli interessi delle imprese italiane, e in particolare da Andrea Cafà, che ne è il Presidente.
“Il sacrificio richiesto alle piccole e medie imprese durante le fasi più critiche dell’emergenza sanitaria e la grande capacità di resilienza dimostrata rischiano oggi di vanificarsi a fronte dell’inaspettato aumento del costo dell’energia che nuovamente mette in ginocchio le imprese, impossibilitate a sostenere ulteriori rincari.”
Caro bollette: apprezzamenti sì, ma anche tanti malumori
La Lega e Matteo Salvini chiedono un intervento di almeno 5 miliardi, nonostante il caro bollette alle imprese costerà almeno 30 miliardi.
“Cinque miliardi possono essere un primo passo, altrimenti le aziende chiudono.”
Malumori corrono anche tra le piccole imprese e artigiani, dal momento che “il tema del caro-energia rappresenta una problematica comune a tutto il sistema produttivo”.
“Necessario che anche il mondo della piccola impresa partecipi al confronto in atto.”
Insomma, all’orizzonte si profilano aiuti a chi è stato messo in ginocchio dalla pandemia e –come sempre accade – gli aiuti sono pochi e tutti vogliono essere i destinatari.