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La Chiesa e la Repubblica dentro i loro limiti

La Chiesa e la Repubblica dentro i loro limiti. Concordia discours. Nuova Edizione accresciuta di considerabili aggiunte.

Anonimo, Amidei Cosimo

Amsterdam, 1783, in 8° antico, cm 20 x 12Immagine rimossa.

Rilegato in mezza pelle coeva.

pp. VIII-184 (note marginali a lapis, sparse fioriture).

Opera attribuita a Cosimo Amidei, prima edizione (Firenze) 1768; 2 ediz. ampliata, Amsterdam (Firenze?) 1783. Finora mancano però elementi sicuri per confermare una tale attribuzione, attestata solo da alcuni cataloghi di biblioteche (e di cui non v'è notizia neppure nel Melzi, Diz. di opere anonime e pseudonime).

Note sull'autore

L'opera, particolarmente importante nell'ambito della pubblicistica giurisdizionalistica del tempo contiene chiari spunti contrattualistici rousseauiani, che l'autore non sviluppa però in senso antiassolutistico: l'interesse è proiettato invece sui "diritti della Sovranità che non si perdono per il non uso, per essere originalmente ne' Popoli", sui diritti dei principi circa sacra e sui limiti che la potestà civile può e deve porre ai privilegi, alle immunità e alle esenzioni della potestà ecclesiastica. Ma gli spunti rousseauiani, pur moderati ed elaborati emergono evidenti, tra l'altro, laddove si discute dei limiti al potere assoluto e si giustifica, in nome dell'uguaglianza fra I sudditi, l'operato del duca di Parma contro Roma, e soprattutto laddove si polemizza contro il sistema dei concordati tra autorità statale e S. Sede e contro il diritto di asilo ecclesiastico Un breve cenno, infine, al problema della tolleranza religiosa non ha gran rilievo nell'insieme delle argomentazioni, legate in gran parte, nonostante le suggestioni del nuovo pensiero di cui si èdetto, a orientamenti tradizionali. La seconda edizione accentua, in alcuni nuovi capitoli, la polemica circa il carattere civile, del contratto matrimoniale e quella contro gli ordini monastici. Al suo apparire l'opera richiamò, per gli spunti rousseauiani, l'attenzione dell'autorità laica ed ecclesiastica e le vicende di cui fu oggetto costituiscono una pagina notevole della fortuna di Rousseau in Italia. A Napoli, per la "sediziosa proposizione" dell'origine popolare della sovranità (cfr. lettera dì B. Tanucci) venne sequestrata presso lo stampatore D. Campo una ristampa clandestina dello scritto (proveniente da Firenze) prima che fosse posta in vendita (11 dic. 1768); a Roma fu ritenuto autore dell'opera il Beccaria e nel clima di massimo irrigidimento contro le correnti giurisdizionalistiche e illuministiche, che caratterizzò gli ultimi anni di pontificato di Clemente XIII, essa fu posta all'Indice nel 1769. preoccupazione e la diffidenza per i temi rousseauiani dello scritto vennero ancora espresse, a proposito dell'edizione del 1783, da Scipione de' Ricci in una lettera indirizzata al granduca Pietro Leopoldo.

[Proposte della Libreria Giuridica Bonfanti Giuliano di Bonfanti Luigi per i lettori di Filodiritto] La Chiesa e la Repubblica dentro i loro limiti. Concordia discours. Nuova Edizione accresciuta di considerabili aggiunte.

Anonimo, Amidei Cosimo

Amsterdam, 1783, in 8° antico, cm 20 x 12Immagine rimossa.

Rilegato in mezza pelle coeva.

pp. VIII-184 (note marginali a lapis, sparse fioriture).

Opera attribuita a Cosimo Amidei, prima edizione (Firenze) 1768; 2 ediz. ampliata, Amsterdam (Firenze?) 1783. Finora mancano però elementi sicuri per confermare una tale attribuzione, attestata solo da alcuni cataloghi di biblioteche (e di cui non v'è notizia neppure nel Melzi, Diz. di opere anonime e pseudonime).

Note sull'autore

L'opera, particolarmente importante nell'ambito della pubblicistica giurisdizionalistica del tempo contiene chiari spunti contrattualistici rousseauiani, che l'autore non sviluppa però in senso antiassolutistico: l'interesse è proiettato invece sui "diritti della Sovranità che non si perdono per il non uso, per essere originalmente ne' Popoli", sui diritti dei principi circa sacra e sui limiti che la potestà civile può e deve porre ai privilegi, alle immunità e alle esenzioni della potestà ecclesiastica. Ma gli spunti rousseauiani, pur moderati ed elaborati emergono evidenti, tra l'altro, laddove si discute dei limiti al potere assoluto e si giustifica, in nome dell'uguaglianza fra I sudditi, l'operato del duca di Parma contro Roma, e soprattutto laddove si polemizza contro il sistema dei concordati tra autorità statale e S. Sede e contro il diritto di asilo ecclesiastico Un breve cenno, infine, al problema della tolleranza religiosa non ha gran rilievo nell'insieme delle argomentazioni, legate in gran parte, nonostante le suggestioni del nuovo pensiero di cui si èdetto, a orientamenti tradizionali. La seconda edizione accentua, in alcuni nuovi capitoli, la polemica circa il carattere civile, del contratto matrimoniale e quella contro gli ordini monastici. Al suo apparire l'opera richiamò, per gli spunti rousseauiani, l'attenzione dell'autorità laica ed ecclesiastica e le vicende di cui fu oggetto costituiscono una pagina notevole della fortuna di Rousseau in Italia. A Napoli, per la "sediziosa proposizione" dell'origine popolare della sovranità (cfr. lettera dì B. Tanucci) venne sequestrata presso lo stampatore D. Campo una ristampa clandestina dello scritto (proveniente da Firenze) prima che fosse posta in vendita (11 dic. 1768); a Roma fu ritenuto autore dell'opera il Beccaria e nel clima di massimo irrigidimento contro le correnti giurisdizionalistiche e illuministiche, che caratterizzò gli ultimi anni di pontificato di Clemente XIII, essa fu posta all'Indice nel 1769. preoccupazione e la diffidenza per i temi rousseauiani dello scritto vennero ancora espresse, a proposito dell'edizione del 1783, da Scipione de' Ricci in una lettera indirizzata al granduca Pietro Leopoldo.

[Proposte della Libreria Giuridica Bonfanti Giuliano di Bonfanti Luigi per i lettori di Filodiritto]