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Liti - Parlamento Europeo e Consiglio Ue: le controversie tra venditore e acquirenti in Ue possono essere risolte via web

Dal 15 febbraio 2016, i consumatori e i professionisti residenti nell’Unione europea possono risolvere le controversie derivanti da operazioni commerciali online attraverso la nuova piattaforma Odr (Online dispute resolution, sistemi di risoluzione delle controversie via web), che offre una soluzione extragiudiziale secondo i piani facile, efficace e rapida.

Tale piattaforma elettronica, istituita dal Regolamento Ue n. 524/2013 e realizzata dalla Commissione europea, permette a consumatori e venditori stabiliti nell’Ue la risoluzione extragiudiziale delle liti concernenti operazioni transfrontaliere effettuate online, attraverso l’intervento di un organismo Adr (Organismo di risoluzione alternativa delle controversie) già abilitato.

Secondo quanto previsto dal citato Regolamento Ue, il consumatore che acquista un bene o un servizio online e che abbia riscontrato dei problemi, potrà presentare un reclamo mediante la compilazione di un modello elettronico disponibile in tutte le 23 lingue ufficiali delle istituzioni dell’Unione, includendo i documenti pertinenti che verranno poi trasmessi con il reclamo all’Organismo Adr.

La piattaforma notificherà la notizia del reclamo al venditore contro cui è stato presentato, e consumatore e venditore sceglieranno insieme l’organismo Adr, il quale riceverà, sempre tramite la piattaforma, dettagli della controversia e sarà chiamato a risolverla.

Con questo modo semplice e veloce di risoluzione delle controversie via web, i venditori online sono tenuti ad aggiornare i propri siti di e-commerce, informando i consumatori dell’esistenza della piattaforma Odr e della possibilità di farvi ricorso in via stragiudiziale nel termine di 90 giorni dalla presentazione del reclamo, fornendo il link alla piattaforma.

Inoltre, il Regolamento Ue afferma che le persone interessate a questo nuovo metodo di risoluzione delle controversie dovrebbero essere informate e dare il loro consenso in merito al trattamento dei loro dati personali da parte della piattaforma Odr e dovrebbero essere informate sui loro diritti relativi a tale trattamento mediante un avviso esaustivo sulla tutela dei dati privati.

(Parlamento Europeo e Consiglio Ue - Regolamento Ue 21 maggio 2013, n. 524)

Dal 15 febbraio 2016, i consumatori e i professionisti residenti nell’Unione europea possono risolvere le controversie derivanti da operazioni commerciali online attraverso la nuova piattaforma Odr (Online dispute resolution, sistemi di risoluzione delle controversie via web), che offre una soluzione extragiudiziale secondo i piani facile, efficace e rapida.

Tale piattaforma elettronica, istituita dal Regolamento Ue n. 524/2013 e realizzata dalla Commissione europea, permette a consumatori e venditori stabiliti nell’Ue la risoluzione extragiudiziale delle liti concernenti operazioni transfrontaliere effettuate online, attraverso l’intervento di un organismo Adr (Organismo di risoluzione alternativa delle controversie) già abilitato.

Secondo quanto previsto dal citato Regolamento Ue, il consumatore che acquista un bene o un servizio online e che abbia riscontrato dei problemi, potrà presentare un reclamo mediante la compilazione di un modello elettronico disponibile in tutte le 23 lingue ufficiali delle istituzioni dell’Unione, includendo i documenti pertinenti che verranno poi trasmessi con il reclamo all’Organismo Adr.

La piattaforma notificherà la notizia del reclamo al venditore contro cui è stato presentato, e consumatore e venditore sceglieranno insieme l’organismo Adr, il quale riceverà, sempre tramite la piattaforma, dettagli della controversia e sarà chiamato a risolverla.

Con questo modo semplice e veloce di risoluzione delle controversie via web, i venditori online sono tenuti ad aggiornare i propri siti di e-commerce, informando i consumatori dell’esistenza della piattaforma Odr e della possibilità di farvi ricorso in via stragiudiziale nel termine di 90 giorni dalla presentazione del reclamo, fornendo il link alla piattaforma.

Inoltre, il Regolamento Ue afferma che le persone interessate a questo nuovo metodo di risoluzione delle controversie dovrebbero essere informate e dare il loro consenso in merito al trattamento dei loro dati personali da parte della piattaforma Odr e dovrebbero essere informate sui loro diritti relativi a tale trattamento mediante un avviso esaustivo sulla tutela dei dati privati.

(Parlamento Europeo e Consiglio Ue - Regolamento Ue 21 maggio 2013, n. 524)