x

x

Pro e contro dello Smart Working o Lavoro Agile

Smart Working
Smart Working

Pro e contro dello Smart Working o Lavoro Agile

 

Prima dell’emergenza Covid- 19 a lavorare da casa in Italia si contavano 570 mila persone, dopo l’esplosione della pandemia, la paura dei contagi, unita alle restrizioni imposte dal Governo, ha spinto e forzato molte aziende a ripensare i propri modelli organizzativi in un’ottica di lavoro a distanza.

La legge sul lavoro Agile e la relativa semplificazione hanno garantito continuità di business, salvaguardando la salute pubblica, sin dalla prima fase emergenziale, contribuendo a diffondere lo “Smart Working o Lavoro Agile”.

L’adozione dello “Smart Working”, ha indubbiamente rivoluzionato il modo in cui le persone affrontano la loro attività lavorativa, offrendo vantaggi, ma proponendo anche sfide complesse, ha pertanto pro e contro che possono essere sia di carattere generale che personale.

Proviamo ad analizzare i benefici, gli aspetti negativi e gli strumenti che possono semplificare la gestione delle attività da remoto.

La prima grande rivoluzione portata dal Lavoro Agile è proprio la possibilità di operare da casa o in qualunque altro luogo fuori dal proprio ufficio o azienda. Inoltre lo smart worker può scegliere non solo da dove lavorare, ma anche quali orari dedicare al lavoro. È proprio il dove e il quando che differenzia lo Smart Working dal Telelavoro.

Lo Smart Working ha diversi vantaggi che contribuiscono a migliorare l’esperienza lavorativa e aumentare l’efficienza:

  1. Flessibilità degli orari: lo Smart Working permette ai dipendenti di organizzare la propria giornata lavorativa in maniera più elastica (flessibile) ottenendo un miglior equilibrio tra vita professionale e professionale, in considerazione del fatto che si riesce a gestire meglio il tempo da dedicare sia al lavoro che alle proprie esigenze personali e della famiglia.
  2. Riduzione degli spostamenti: evitando di recarsi fisicamente in ufficio o presso la propria azienda, lo Smart Working prima di tutto fa recuperare al lavoratore il tempo che impiegherebbe per il tragitto casa-lavoro-casa, sia che sia fatto in auto o con mezzi pubblici, che il tempo impiegato per prepararsi per andare a lavoro. Tutto questo di conseguenza consente di produrre benefici misurabili anche per l’ambiente, soprattutto nei termini di riduzione di emissioni di CO2, riduzione del traffico e migliore utilizzo dei mezzi pubblici.
  3. Maggiore efficienza e produttività (Aumento della produttività): molti dipendenti lavorando a casa o comunque in luoghi più familiari aumentano il loro livello di concentrazione e di conseguenza la loro produttività.
  4. Meno stress (Miglioramento del benessere): la flessibilità dello Smart Working può ridurre lo stress legato agli spostamenti, creando un ambiente di lavoro più accogliente (confortevole), pensiamo all’auto da dover guidare nel traffico, alle difficoltà per trovare parcheggio, oppure alle file con i mezzi pubblici, spesso anche intasati, o gli scioperi e i contrattempi vari.
  5. Accesso ai talenti globali: le aziende hanno la possibilità di avvalersi delle competenze di personale altamente qualificato, proveniente da tutto il mondo, (senza limiti geografici), avendo così anche l’opportunità di creare team differenziati (diversificati) e di alto livello (specializzati).
  6. Risparmio dei costi: la diminuzione di locali per adibire uffici o infrastrutture specifiche può ridurre le spese che vengono affrontate dalle aziende ad esempio per gli affitti di locali, per le spese di energia elettrica o anche idrica, ottimizzando i costi operativi.
  7.  Risposta agli eventi straordinari: lo Smart Working in occasione di circostanze eccezionali come pandemie (si pensi all’esperienza recente del Covid-19) o eventi climatici, può essere una preziosissima risorsa che consente alle aziende la continuità lavorativa anche in situazioni difficili per le quali si potrebbe determinare un black out.

Il Lavoro Agile d’altro canto può avere anche alcuni svantaggi che interessano sia i lavoratori che le aziende.

  1. Isolamento e mancanza di interazione sociale: lavorare da remoto può determinare un senso di isolamento sociale e professionale, perché non hai la possibilità di condivisione e/o confronto come avviene nella sede lavorativa con colleghi e l’utenza esterna.
  2. Difficoltà nella comunicazione: non avere la possibilità di vedere il proprio interlocutore in faccia può essere causa di equivoci, ritardi e problemi di comprensione.
  3. Gestione delle prestazioni: per alcuni impiegati, lavorare da casa senza il controllo del proprio datore di lavoro o responsabile può essere indice di difficoltà o di insicurezza.
  4. Distrazioni domestiche: lavorando a casa si può correre il rischio di essere disturbati da familiari o animali domestici, che entrano ed escono dalla stanza, che fanno rumori o che svolgono compiti domestici, determinando a sua volta effetti negativi sulla concentrazione e quindi sulla conseguente produttività.
  5. Difficoltà nel separare la vita privata e professionale: l’assenza di una distinzione tra luogo di lavoro e ambiente domestico, può creare difficoltà nel separare la vita privata da quella professionale, facendo sì che alcuni dipendenti non siano in grado di mantenere un corretto “work life ballance” non riuscendo a staccare dal lavoro, aumentando il rischio da stress da lavoro.
  6. Sedentarietà: l’impossibilità di spostarsi dalla propria postazione lavorativa alla scrivania del collega è causa di sedentarietà. Inoltre lavorando da casa per molti la tentazione di alzarsi dalla sedia per aprire la dispensa e sgranocchiare qualcosa è sempre più alta. Il rischio di lasciarsi andare e non dedicarsi alla cura della persona e del proprio aspetto.
  7. Problemi tecnologici: lo Smart Working prevede l’utilizzo di strumenti digitali adeguati (pc, tablet, scanner, stampanti, software) che necessitano anche di allestire in casa un ambiente o spazio dedicato al lavoro e possono anche capitare problemi di connessione di rete, interruzione di rete e/o altri problemi tecnologici, che potrebbero determinare ritardi o addirittura sospensioni, blocchi improvvisi nelle attività lavorative.
  8. Sicurezza informatica: i dipendenti lavorando da casa potrebbero non avere accesso alle stesse misure di sicurezza informatica presenti invece nelle tradizionali sedi di lavoro.
  9. Perdita di cultura aziendale: l’assenza di interazione fisica può creare difficoltà nel conservare e diffondere la cultura aziendale, creando effetto negativi sul senso di appartenenza dei dipendenti.
     

Dopo l’analisi dettagliata dei vantaggi e svantaggi dello “Smart Working o Lavoro Agile” personalmente ritengo che lavorare esclusivamente o comunque per un lungo periodo da remoto, sia assolutamente nocivo, perché questa tipologia di lavoro a mio avviso tende senza alcun dubbio a diminuire lo spazio fisico e psicologico tra vita privata e lavorativa, aumentando il rischio da stress da lavoro correlato. Credo inoltre che per alcune professioni o servizi, soprattutto quelli all’interno delle pubbliche amministrazioni, in cui il ricevimento al pubblico è quotidiano e costante, la possibilità di lavorare in Smart Working, dovrebbe essere concessa esclusivamente se il personale in servizio sia tale, da garantire con una adeguata turnazione dello stesso, la presenza fisica e costante di personale in ufficio almeno di un’unità per servizio-settore, questo certamente per quanto riguarda la P.A.

La mancanza di controllo sulle attività e sull’impegno del lavoratore, nonché l’incapacità nel chiedere collaborazione o feedback ai colleghi e soprattutto l’assenza di dialogo e rapporti personali e umani, sulla base della mia esperienza personale, ritengo siano aspetti negativi e in particolar modo nocivi sia per il benessere personale che aziendale.

Pertanto il confronto e a volte anche scontro dei dipendenti con i colleghi, i responsabili di settore, nonché con l’utenza ritengo sia fondamentale per la crescita e lo sviluppo sia della P.A. che di un’azienda.