Gli acrilici in mostra invitano lo spettatore ad osservare da fuori i cambiamenti di ciò che ci circonda, ad analizzare il paesaggio, interrogarne il mistero.
I critici dell’epoca, sbigottiti da cotanto scempio iperrealista, stroncarono brutalmente la Piccola Ballerina di Degas: una sorta di body shaming d’antan.