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PANDECTAE JUSTINIANEAE in novum ordinem digestae

PANDECTAE JUSTINIANEAE in novum ordinem digestae, cum Legibus Codicis, et Novellis, quae jus pandectarum confirmant, explicant aut abrogant.

Pothier R. G.

Stampato da Mirelli, Neapoli, 1823 - 1829

Dimensioni in 4° | cm 28

Volumi 5: I°: 2 cc-nn. pp. CCXL-552; II°: 2 cc-nn. pp. XXXII-780; III°: 2 cc-nn. pp. XXXII-814; IV°: 2 cc-nn. pp. XXVIII -759; V°: pp. LXVII-391 (sparse fioriture)

Edizione non comune Napoletana delle Pandette di Pothier in una fascinosa legatura uniforme dell’epoca, in piena pergamena coeva a doppio tassello rosso e verde e diciture in oro.

Note sull'autore

Insigne giurista nato ad Orleans nel 1699, ed ivi morto nel 1772. Fu prima magistrato, poi chiamato dal Cancelliere Daguessau nel 1739 a ricoprire la cattedra di Diritto Civile nella Università di Orleans. Pothier fu giurista lucido e profondo nella dottrina. In quel tempo, nel nord della francia, i rapporti giuridici erano dominati dalle Consuetudini di origine germanica; mentre nel Mezzogiorno era ancora applicato il Diritto Romano. Pothier unificò i due ordinamenti giuridici e ne costruì un sistema razionale, ricavandone “con spirito illuministico” i principi generali. L’influsso della sua opera crebbe sempre più, e maggiormente quando la Rivoluzione unificava giuridicamente e politicamente la francia. La Commissione compilatrice del Codice di Napoleone si ispirò prevalentemente all’opera di Pothier; alcuni paragrafi (specialmente sulle obbligazioni e contratti) del Codice Civile di Napoleone, furono letteralmente ricalcati sul testo di Pothier.

[Proposte della Libreria Giuridica Bonfanti di Bonfanti Luigi per i lettori di Filodiritto]

PANDECTAE JUSTINIANEAE in novum ordinem digestae, cum Legibus Codicis, et Novellis, quae jus pandectarum confirmant, explicant aut abrogant.

Pothier R. G.

Stampato da Mirelli, Neapoli, 1823 - 1829

Dimensioni in 4° | cm 28

Volumi 5: I°: 2 cc-nn. pp. CCXL-552; II°: 2 cc-nn. pp. XXXII-780; III°: 2 cc-nn. pp. XXXII-814; IV°: 2 cc-nn. pp. XXVIII -759; V°: pp. LXVII-391 (sparse fioriture)

Edizione non comune Napoletana delle Pandette di Pothier in una fascinosa legatura uniforme dell’epoca, in piena pergamena coeva a doppio tassello rosso e verde e diciture in oro.

Note sull'autore

Insigne giurista nato ad Orleans nel 1699, ed ivi morto nel 1772. Fu prima magistrato, poi chiamato dal Cancelliere Daguessau nel 1739 a ricoprire la cattedra di Diritto Civile nella Università di Orleans. Pothier fu giurista lucido e profondo nella dottrina. In quel tempo, nel nord della francia, i rapporti giuridici erano dominati dalle Consuetudini di origine germanica; mentre nel Mezzogiorno era ancora applicato il Diritto Romano. Pothier unificò i due ordinamenti giuridici e ne costruì un sistema razionale, ricavandone “con spirito illuministico” i principi generali. L’influsso della sua opera crebbe sempre più, e maggiormente quando la Rivoluzione unificava giuridicamente e politicamente la francia. La Commissione compilatrice del Codice di Napoleone si ispirò prevalentemente all’opera di Pothier; alcuni paragrafi (specialmente sulle obbligazioni e contratti) del Codice Civile di Napoleone, furono letteralmente ricalcati sul testo di Pothier.

[Proposte della Libreria Giuridica Bonfanti di Bonfanti Luigi per i lettori di Filodiritto]