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Procedura Penale: emendamento del 2014 sul procedimento penale austriaco

Strafprozessnovelle 2014 - in vigore dall’1 gennaio 2015
Procedura Penale: emendamento del 2014 sul procedimento penale austriaco
Procedura Penale: emendamento del 2014 sul procedimento penale austriaco

Con una serie di modifiche ed integrazioni apportate alla StPO (CPP), il legislatore austriaco ha attuato gran parte delle richieste dirette ad accelerare i procedimenti penali e ad introdurre nuove garanzie per l’indagato/imputato e per la p.l. Ciò, nonostante la giustizia austriaca - per quanto concerne la Verfahrensdauer - figura ai primi posti nelle statistiche degli Stati europei. Secondo il ministro della Giustizia, con la Strafprozessnovelle del 2014, sarebbe stata trovata la “Balance zwischen Verfahrensbeschleunigung und Rechtsschutz”. La prima esigenza si intende soddisfare, tra l’altro, con la disposizione per cui le indagini del PM non possono protrarsi oltre un determinato termine, salva richiesta (motivata) di proroga da concedersi dal giudice.

Con questa legge, entrata in vigore l’1.1.2015, il legislatore ha proceduto anzitutto ad apportare alla StPO alcune precisazioni di carattere terminologico. “Verdächtiger” (sospettato) è ogni persona, nei cui confronti vengono condotte indagini sulla base di un Anfangsverdacht (trad. letter.: sospetto iniziale). “Beschuldigter” (indagato - trad. letter.: incolpato) è la persona concretamente sospettata - sulla base di determinati fatti - di aver commesso un reato e nei cui confronti sono state disposte o eseguite indagini oppure si è proceduto ad acquisizioni probatorie. “Angeklagter” (imputato) è la persona contro la quale è avvenuta la “Einbringung der Anklage”. “Betroffener” è la persona che - per effetto dell’esecuzione di un provvedimento di coazione o nei cui confronti è stato disposto un provvedimento di questo genere - subisce direttamente una restrizione nella propria sfera giuridica.

Con il Bundesgesetz n. 71 dell’agosto 2014, cioè con la legge di modifica della StPO, entrata in vigore l’1.1.2015, viene anche determinato il momento di inizio del procedimento penale nel senso che l’Anfang viene individuato nel momento in cui la Kriminalpolizei (in Austria non esiste una PG, come prevista dal codice di procedura penale italiano del 1988) o il PM avviano indagini al fine di accertare se vi sia o meno un Anfangsverdacht; questo procedimento rimane nello stadio “des Anfangsver-dachtes” fino a quando l’autore del reato non è - ancora - noto o sino a quando una persona, sulla base di fatti determinati (“bestimmte Tatsachen”) non viene concretamente sospettata della commissione di un reato; successivamente assume la qualita’ di “Beschuldigter”.

Sussiste l’Anfangsverdacht (il riferimento a concetti ben noti alla StPO della RFT è evidente), qualora, sulla base di indizi determinati (“bestimmte Anhaltspunkte”), può ritenersi che sia stato commesso un reato.

Altra innovazione di non trascurabile rilevanza riguarda la composizione del Landesgericht quale Schöffengericht, che fino al 31.12.2014  poteva essere formato soltanto da un giudice togato e da due Schöffen (giudici non togati). La Gesetzesnovelle ora prevede che quest’organo giurisdizio-nale - qualora si proceda a dibattimento per determinati reati - si compone invece di due giudici togati (Berufsrichter), mentre rimane invariato il numero degli Schöffen.

In sintesi, i reati, per i quali è prevista la composizione “allargata”, sono: 1) omicidio preterintenzionale, 2) rapina aggravata, 3) incendio doloso, 4) violenza sessuale, 5) abuso d’ufficio, 6) reati tributari, se l’ importo per il quale si procede è superiore a 1 mio. di Euro, 7) associazione a delinquere.

Il fatto che nei procedimenti per i reati ora elencati il presidente del collegio sia affiancato da un giudice togato, comporta una sensibile Entlastung per chi presiede e, indirettamente, una maggiore speditezza dei processi.

Sopra abbiamo accennato alla Höchstdauer des Ermittlungsverfahrens (durata massima delle indagini preliminari) fino a quando il PM non deposita la Anklageschrift o provvede all’archivia-zione, che - in linea di massima - non può essere superiore a tre anni; soltanto in caso di procedimenti particolarmente complessi, il PM, prima della scadenza di tale termine, può chiedere al giudice una proroga, indicando i motivi per cui non è stato possibile osservare questo termine.

Il giudice, qualora non sussistano i presupposti per una Verfahrenseinstellung, concede la proroga, valutando in particolare la se il mancato rispetto del termine triennale è imputabile o meno al PM (cioè se è stato violato il cosiddetto Beschleunigungsgebot sancito dal § 9 della StPO) o se invece il “ritardo” è dipeso: 1) dal comportamento dell’indagato, 2) dalla complessità dei fatti da accertare, 3) dalle questioni di diritto da risolvere oppure 4) dall’elevato numero degli indagati. Il termine di tre anni non deve essere osservato in caso di rogatorie all’estero.

Innovativa è certamente la norma di cui al § 126, comma 5, StPO, che consente all’indagato, nel corso delle indagini preliminari, di chiedere la sostituzione del perito, qualora abbia notizia di una causa di incompatibiltà del Sachverständigen o vi siano fondati dubbi in ordine alla Sachkunde (competenza) dello stesso. Tale richiesta deve essere fatta entro 14 gioni dalla data di comunica-zione - all’indagato - dell’avvenuta nomina del perito. In sede dibattimentale è pure riconosciuta all’indagato la facoltà di proporre la nomina di altro perito di cui viene asserita una maggiore Sachkunde. Se il PM si oppone alla sostituzione del perito, il giudice decide, con ordinanza (Beschluss), sulla fondatezza o meno delle dedotte cause di  incompatibilità o sugli avanzati dubbi in ordine alla Sachkunde del perito nominato.

Per effetto della Strafrechtsprozessnovelle del 2014 viene modificato - in parte - anche il § 194, comma 2, StPO. In caso di Einstellung des Ermittlungsverfahrens (archiviazione), nella comunicazione del relativo provvedimento, deve essere indicato il motivo per il quale si è proceduto alla Einstellung; deve, eventualmente, anche essere indicato il Vorbehalt späeterer Verfolgung (“riserva” di procedere in futuro). Inoltre, persone legittimate a proporre un Antrag auf Verfahrensfortsetzung (istanza intesa alla prosecuzione del procedimento archiviato), devono essere informate non soltanto di questa facoltà che ad esse compete nonché sui relativi presupposti, ma anche di quella secondo la quale, entro 14 giorni, possono richiedere la motivazione, nella quale sono stati indicati, sia pure sommariamente, i fatti e le valutazioni in base alle quali è stata disposta l’archiviazione. La facoltà di richiedere copia della motivazione che ha condotto alla Einstellung des Ermittlungsverfahrens, spetta anche al Beschuldigten e di questa facoltà deve essere reso edotto nell’avviso di archiviazione.

Il PM - che ha proposto all’indagato (“dem Beschuldigten vorgeschlagen”): a)  il pagamento di una somma di denaro (in favore dello Stato) ai sensi del § 200 StPO, b) la prestazione di lavori socialmente utili a mente del § 201 StPO, c) un periodo di messa alla prova mit Pflichten (con assunzione di obblighi previsti dal Bewährungshilfegesetz) oppure si è avuto vorläufiges Zurücktreten von der Verfolgung der Straftat (archiviazione provvisoria) - deve proseguire il procedimento penale qualora:

1) l’indagato non abbia: a) versato  la somma di denaro nell’ammontare proposto (ivi compreso l’eventuale risarcimento dei danni),  b)  prestato il lavoro socialmente utile, c) non si sia addivenuti ad una Ausgleichsvereinbarung (s. Ausgleich si veda il mio articolo già pubblicato) oppure  non siano stati adempiuti gli obblighi in tale sede assunti;

2) l’indagato abbia: a) eseguito le prestazioni, alle quali si è obbligato, soltanto parzialmente o negligentemente, b) non abbia provveduto al versamento del Pauschalkostenbeitrag ai sensi del § 388 StPO (che non può essere superiore a 250 Euro), c) si sia sottratto, ripetuta-mente e volontariamente, ai consigli e ai suggerimenti del Bewährungshelfer d) oppure se contro l’indagato - prima della scadenza della Probezeit o prima dell’avvenuto deposito della relazione da parte del Konfliktregler, viene iniziato nuovo procedimento penale per un altro reato. In questo caso la prosecuzione del procedimento penale per il primo reato è ammissibile, se per il secondo reato viene depositata la Anklage. Il procedimento per il primo reato deve però essere archiviato, se il secondo reato viene definito in modo diverso da una condanna.

Con la Strafprozessnovelle è stato introdotto nuovamente il Mandatsverfahren di cui si parlerà in un articolo a parte.

Vengono disciplinati, mediante inserimento di un apposito paragrafo nello StAG (Staatsanwaltsgesetz), anche i rapporti tra le Procure della Repubblica e i “media”. Le “Medienstellen”, istituite presso questi uffici giudiziari, informano, con le modalità e le limitazioni che seguono, sulle indagini preliminari condotte dalle Procure, tenuto conto dell’interesse dell’ opinione pubblica alla conoscenza di informazioni oggettive in ordine a procedimenti di rilevanza pubblica.

L’ammissibilità del “passaggio” di informazioni a “media” è subordinata all’osservanza - nel momento in cui vengono date e tenuto conto del loro contenuto - del principio che non vengano lesi Persönlichkeitsrechte dell’indagato, che venga rispettata la presunzione di non colpevolezza fino a condanna definitiva e il diritto ad un “faires Verfahren” (giusto procedimento).

Non possono essere fornite informazioni, qualora alla pubblicazione delle stesse ostino: 1) diritti ed interessi di parti offese dal reato, 2) vi sia l’esigenza di tenerne segreta l’identità oppure se dalle informazioni possa derivare pregiudizio alle indagini.

Le disposizioni di cui ai tre capoversi che precedono, trovano anche applicazione per quanto concerne informazioni relative a determinate  richieste del PM nel corso del fase dibattimentale o in sede di rogatorie all’estero.

Il PM non è obbligato a procedere ad indagini, qualora non sussista un Anfangsverdacht; di ciò deve essere avvisato chi ha presentato denuncia. Nell’avviso va precisato anche che non è proponibile un eventuale Antrag auf Fortführung des Verfahrens.

Modificato è stato, infine, il Gebührenanspruchsgesetz del 1975 nel senso che le spettanze del perito sono da ridurre nell’ammontare pari al 25%, se la redazione della relazione peritale è avvenuta in modo talmente negligente da rendere necessario/indispensabile l’esame del perito nel corso del dibattimento. Questa disposizione trova applicazione per il conferimento di incarichi peritali successivamente all’1.1.2015.

Con una serie di modifiche ed integrazioni apportate alla StPO (CPP), il legislatore austriaco ha attuato gran parte delle richieste dirette ad accelerare i procedimenti penali e ad introdurre nuove garanzie per l’indagato/imputato e per la p.l. Ciò, nonostante la giustizia austriaca - per quanto concerne la Verfahrensdauer - figura ai primi posti nelle statistiche degli Stati europei. Secondo il ministro della Giustizia, con la Strafprozessnovelle del 2014, sarebbe stata trovata la “Balance zwischen Verfahrensbeschleunigung und Rechtsschutz”. La prima esigenza si intende soddisfare, tra l’altro, con la disposizione per cui le indagini del PM non possono protrarsi oltre un determinato termine, salva richiesta (motivata) di proroga da concedersi dal giudice.

Con questa legge, entrata in vigore l’1.1.2015, il legislatore ha proceduto anzitutto ad apportare alla StPO alcune precisazioni di carattere terminologico. “Verdächtiger” (sospettato) è ogni persona, nei cui confronti vengono condotte indagini sulla base di un Anfangsverdacht (trad. letter.: sospetto iniziale). “Beschuldigter” (indagato - trad. letter.: incolpato) è la persona concretamente sospettata - sulla base di determinati fatti - di aver commesso un reato e nei cui confronti sono state disposte o eseguite indagini oppure si è proceduto ad acquisizioni probatorie. “Angeklagter” (imputato) è la persona contro la quale è avvenuta la “Einbringung der Anklage”. “Betroffener” è la persona che - per effetto dell’esecuzione di un provvedimento di coazione o nei cui confronti è stato disposto un provvedimento di questo genere - subisce direttamente una restrizione nella propria sfera giuridica.

Con il Bundesgesetz n. 71 dell’agosto 2014, cioè con la legge di modifica della StPO, entrata in vigore l’1.1.2015, viene anche determinato il momento di inizio del procedimento penale nel senso che l’Anfang viene individuato nel momento in cui la Kriminalpolizei (in Austria non esiste una PG, come prevista dal codice di procedura penale italiano del 1988) o il PM avviano indagini al fine di accertare se vi sia o meno un Anfangsverdacht; questo procedimento rimane nello stadio “des Anfangsver-dachtes” fino a quando l’autore del reato non è - ancora - noto o sino a quando una persona, sulla base di fatti determinati (“bestimmte Tatsachen”) non viene concretamente sospettata della commissione di un reato; successivamente assume la qualita’ di “Beschuldigter”.

Sussiste l’Anfangsverdacht (il riferimento a concetti ben noti alla StPO della RFT è evidente), qualora, sulla base di indizi determinati (“bestimmte Anhaltspunkte”), può ritenersi che sia stato commesso un reato.

Altra innovazione di non trascurabile rilevanza riguarda la composizione del Landesgericht quale Schöffengericht, che fino al 31.12.2014  poteva essere formato soltanto da un giudice togato e da due Schöffen (giudici non togati). La Gesetzesnovelle ora prevede che quest’organo giurisdizio-nale - qualora si proceda a dibattimento per determinati reati - si compone invece di due giudici togati (Berufsrichter), mentre rimane invariato il numero degli Schöffen.

In sintesi, i reati, per i quali è prevista la composizione “allargata”, sono: 1) omicidio preterintenzionale, 2) rapina aggravata, 3) incendio doloso, 4) violenza sessuale, 5) abuso d’ufficio, 6) reati tributari, se l’ importo per il quale si procede è superiore a 1 mio. di Euro, 7) associazione a delinquere.

Il fatto che nei procedimenti per i reati ora elencati il presidente del collegio sia affiancato da un giudice togato, comporta una sensibile Entlastung per chi presiede e, indirettamente, una maggiore speditezza dei processi.

Sopra abbiamo accennato alla Höchstdauer des Ermittlungsverfahrens (durata massima delle indagini preliminari) fino a quando il PM non deposita la Anklageschrift o provvede all’archivia-zione, che - in linea di massima - non può essere superiore a tre anni; soltanto in caso di procedimenti particolarmente complessi, il PM, prima della scadenza di tale termine, può chiedere al giudice una proroga, indicando i motivi per cui non è stato possibile osservare questo termine.

Il giudice, qualora non sussistano i presupposti per una Verfahrenseinstellung, concede la proroga, valutando in particolare la se il mancato rispetto del termine triennale è imputabile o meno al PM (cioè se è stato violato il cosiddetto Beschleunigungsgebot sancito dal § 9 della StPO) o se invece il “ritardo” è dipeso: 1) dal comportamento dell’indagato, 2) dalla complessità dei fatti da accertare, 3) dalle questioni di diritto da risolvere oppure 4) dall’elevato numero degli indagati. Il termine di tre anni non deve essere osservato in caso di rogatorie all’estero.

Innovativa è certamente la norma di cui al § 126, comma 5, StPO, che consente all’indagato, nel corso delle indagini preliminari, di chiedere la sostituzione del perito, qualora abbia notizia di una causa di incompatibiltà del Sachverständigen o vi siano fondati dubbi in ordine alla Sachkunde (competenza) dello stesso. Tale richiesta deve essere fatta entro 14 gioni dalla data di comunica-zione - all’indagato - dell’avvenuta nomina del perito. In sede dibattimentale è pure riconosciuta all’indagato la facoltà di proporre la nomina di altro perito di cui viene asserita una maggiore Sachkunde. Se il PM si oppone alla sostituzione del perito, il giudice decide, con ordinanza (Beschluss), sulla fondatezza o meno delle dedotte cause di  incompatibilità o sugli avanzati dubbi in ordine alla Sachkunde del perito nominato.

Per effetto della Strafrechtsprozessnovelle del 2014 viene modificato - in parte - anche il § 194, comma 2, StPO. In caso di Einstellung des Ermittlungsverfahrens (archiviazione), nella comunicazione del relativo provvedimento, deve essere indicato il motivo per il quale si è proceduto alla Einstellung; deve, eventualmente, anche essere indicato il Vorbehalt späeterer Verfolgung (“riserva” di procedere in futuro). Inoltre, persone legittimate a proporre un Antrag auf Verfahrensfortsetzung (istanza intesa alla prosecuzione del procedimento archiviato), devono essere informate non soltanto di questa facoltà che ad esse compete nonché sui relativi presupposti, ma anche di quella secondo la quale, entro 14 giorni, possono richiedere la motivazione, nella quale sono stati indicati, sia pure sommariamente, i fatti e le valutazioni in base alle quali è stata disposta l’archiviazione. La facoltà di richiedere copia della motivazione che ha condotto alla Einstellung des Ermittlungsverfahrens, spetta anche al Beschuldigten e di questa facoltà deve essere reso edotto nell’avviso di archiviazione.

Il PM - che ha proposto all’indagato (“dem Beschuldigten vorgeschlagen”): a)  il pagamento di una somma di denaro (in favore dello Stato) ai sensi del § 200 StPO, b) la prestazione di lavori socialmente utili a mente del § 201 StPO, c) un periodo di messa alla prova mit Pflichten (con assunzione di obblighi previsti dal Bewährungshilfegesetz) oppure si è avuto vorläufiges Zurücktreten von der Verfolgung der Straftat (archiviazione provvisoria) - deve proseguire il procedimento penale qualora:

1) l’indagato non abbia: a) versato  la somma di denaro nell’ammontare proposto (ivi compreso l’eventuale risarcimento dei danni),  b)  prestato il lavoro socialmente utile, c) non si sia addivenuti ad una Ausgleichsvereinbarung (s. Ausgleich si veda il mio articolo già pubblicato) oppure  non siano stati adempiuti gli obblighi in tale sede assunti;

2) l’indagato abbia: a) eseguito le prestazioni, alle quali si è obbligato, soltanto parzialmente o negligentemente, b) non abbia provveduto al versamento del Pauschalkostenbeitrag ai sensi del § 388 StPO (che non può essere superiore a 250 Euro), c) si sia sottratto, ripetuta-mente e volontariamente, ai consigli e ai suggerimenti del Bewährungshelfer d) oppure se contro l’indagato - prima della scadenza della Probezeit o prima dell’avvenuto deposito della relazione da parte del Konfliktregler, viene iniziato nuovo procedimento penale per un altro reato. In questo caso la prosecuzione del procedimento penale per il primo reato è ammissibile, se per il secondo reato viene depositata la Anklage. Il procedimento per il primo reato deve però essere archiviato, se il secondo reato viene definito in modo diverso da una condanna.

Con la Strafprozessnovelle è stato introdotto nuovamente il Mandatsverfahren di cui si parlerà in un articolo a parte.

Vengono disciplinati, mediante inserimento di un apposito paragrafo nello StAG (Staatsanwaltsgesetz), anche i rapporti tra le Procure della Repubblica e i “media”. Le “Medienstellen”, istituite presso questi uffici giudiziari, informano, con le modalità e le limitazioni che seguono, sulle indagini preliminari condotte dalle Procure, tenuto conto dell’interesse dell’ opinione pubblica alla conoscenza di informazioni oggettive in ordine a procedimenti di rilevanza pubblica.

L’ammissibilità del “passaggio” di informazioni a “media” è subordinata all’osservanza - nel momento in cui vengono date e tenuto conto del loro contenuto - del principio che non vengano lesi Persönlichkeitsrechte dell’indagato, che venga rispettata la presunzione di non colpevolezza fino a condanna definitiva e il diritto ad un “faires Verfahren” (giusto procedimento).

Non possono essere fornite informazioni, qualora alla pubblicazione delle stesse ostino: 1) diritti ed interessi di parti offese dal reato, 2) vi sia l’esigenza di tenerne segreta l’identità oppure se dalle informazioni possa derivare pregiudizio alle indagini.

Le disposizioni di cui ai tre capoversi che precedono, trovano anche applicazione per quanto concerne informazioni relative a determinate  richieste del PM nel corso del fase dibattimentale o in sede di rogatorie all’estero.

Il PM non è obbligato a procedere ad indagini, qualora non sussista un Anfangsverdacht; di ciò deve essere avvisato chi ha presentato denuncia. Nell’avviso va precisato anche che non è proponibile un eventuale Antrag auf Fortführung des Verfahrens.

Modificato è stato, infine, il Gebührenanspruchsgesetz del 1975 nel senso che le spettanze del perito sono da ridurre nell’ammontare pari al 25%, se la redazione della relazione peritale è avvenuta in modo talmente negligente da rendere necessario/indispensabile l’esame del perito nel corso del dibattimento. Questa disposizione trova applicazione per il conferimento di incarichi peritali successivamente all’1.1.2015.