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La Via del Sale, una speranza per aiutare Amatrice

La Via del Sale, una speranza per aiutare Amatrice
La Via del Sale, una speranza per aiutare Amatrice

È di questi giorni la polemica relativa alla mancata ricostruzione dei territori umbri colpiti nel 2016 dal sisma che ha distrutto tra gli altri il comune di Amatrice. Nuove scosse si susseguono anche oggi, dopo più di un anno dal terremoto. I modi per aiutare le popolazioni sono vari. Filodiritto quest’anno ha scelto di donare una stufa a pellet, seguendo il bel progetto lanciato da una Onlus che lavora sul territorio La Via del Sale. Vogliamo parlare oggi di questa iniziativa benefica con Valerio Capraro, il vicepresidente della Onlus.

 

 

La Via del Sale è una Onlus nata poco più di un anno fa con lo scopo di recuperare, promuovere e rivalutare le aree interne del Centro Italia a seguito del sisma del 24 agosto 2016. A chi è venuta l’idea? e quali ostacoli avete incontrato per mettere materialmente in moto l’attività?

La Via del Sale è nata tra le mura di un capannone a Cittareale, appena nove chilometri dall’epicentro del terremoto del 24 agosto 2016. Quella scossa distruttiva che ha lasciato dietro di sé 299 vittime e migliaia di case distrutte. Proprio sull’altro versante della montagna. Chissà, se è stato proprio questo senso di colpa astratto, quell’essere sopravvissuti senza aver fatto nulla per meritarcelo, a farci ritrovare in quel capannone. Tutti i ragazzi di Cittareale e della vicina Leonessa. Con una forza gigante. Una forza che nessuno di noi pensava di avere. Abbiamo trascorso cinque giorni e cinque notti a raccogliere, catalogare e consegnare beni di prima necessità. È nata così la Via del Sale. Il naturale sviluppo di questa esperienza talmente delirante da sembrare ormai quasi onirica. Alcuni di noi già si conoscevano, altri si sarebbero conosciuti in quei giorni. Due amori sarebbero nati. Ma questa è un'altra storia. 

 

Come mai questo nome particolare?

Noi siamo poeti. Ci piacciono le metafore. E la Via del Sale è una metafora. È l’antico nome della Via Salaria, la via che tutt’ora unisce Cittareale ad Amatrice ed Accumoli. È la via che abbiamo percorso in continuazione in quei giorni immediatamente successivi al terremoto, per portare aiuti alle persone che avevano perso tutto e che vivevano letteralmente per strada. È la via che, fuor di metafora, rappresenta l’unione tra queste comunità di montagna. Quando una va in difficoltà, l’altra interviene per aiutarla. 

Quali sono i risultati che avete ottenuto dall’inizio della vostra attività?

Con il corso del tempo, ci siamo specializzati nell'emergenza abitativa. Con il progetto “Una casetta per Amatrice”, abbiamo raccolto quasi 300 mila euro in donazioni, che abbiamo utilizzato per consegnare casette su ruote a famiglie particolarmente vulnerabili. Ne abbiamo aiutate 31, per un totale di oltre 110 persone, inclusi 22 disabili e 20 bambini. Ma il nostro fiore all’occhiello è stato il progetto “una casa per Aurora”. Siamo partiti da zero, da un terreno pieno d’erba, e abbiamo costruito una vera casa per una ragazza con una grave disabilità. Non una casa temporanea, ma una casa definitiva, garantita per la vita. Tutto questo grazie alle donazioni arrivate da tutta Italia, un totale di circa 85 mila euro. Ma non solo emergenza abitativa. Abbiamo anche aiutato le aziende colpite dal sisma. Il progetto “Strenne di Natale” consiste nell'acquistare prodotti tipici dalle aziende colpite dal sisma e usarli per creare dei cesti di Natale. Nel 2016 abbiamo confezionato oltre 700 cesti per un giro di affari di oltre 20 mila euro a favore delle aziende colpite dal sisma. Visto l’enorme successo, abbiamo deciso di ripetere il progetto anche quest’anno ed è in questo momento in corso.

 

Inoltre abbiamo lanciato un bando da 10 mila euro a sostegno delle attività economiche, bando vinto dalla azienda Petrucci Enzo Carni, di Arquata del Tronto. Abbiamo anche organizzato varie iniziative a sostegno della popolazione, eventi sociali, per esempio, ma non solo: anche giornate in cui abbiamo offerto i servizi di parrucchiere ed estetista gratuitamente. L’ultimo, in termini cronologici, è il progetto “Riscaldiamo Amatrice”, che si basa sulla triste realtà che più della metà dei terremotati saranno costretti a trascorrere l'inverno in casette su ruote o altri ripari di fortuna, a causa dell’enorme ritardo nella consegna delle casette da parte dello Stato. C’è dunque la necessità di prepararsi per un inverno che, data l'altitudine, sarà per sua natura rigido. Col progetto “Riscaldiamo Amatrice” ci proponiamo di portare stufe a pellet a famiglie terremotate particolarmente bisognose. In meno di un mese dal lancio del progetto, abbiamo già ricevuto 26 richieste di stufe da altrettante famiglie. Tantissime. Una al giorno. Fortunatamente anche questa volta la risposta degli italiani è stata meravigliosa. Abbiamo già raccolto oltre 10 mila euro (una stufa cosa circa 750 euro), e, grazie alla collaborazione con Arenbi Onlus, è in arrivo una sostanziosa donazione di ben 18 stufe da parte del Sassuolo calcio. Speriamo di riuscire a riscaldare il maggior numero di famiglie possibile. Tutti insieme, ce la possiamo fare. 

Quante persone lavorano dietro la Onlus? 

In totale siamo una cinquantina. Il più piccolo ha otto anni. Ovviamente ciascuno con i propri impegni, tra scuola, università, lavoro e famiglia. Ma ci facciamo in quattro per garantire il nostro aiuto nella maniera migliore possibile. Perché aiutare è bello. Dà un senso alla vita che va oltre noi stessi. Le cose che facciamo per noi stessi muoiono con noi, quelle che facciamo per gli altri continuano a vivere anche dopo che ce ne siamo andati. 

 

Quali sono i progetti per il futuro?

La nostra abilità principale è quella di rispondere all’emergenza mutando i nostri progetti mentre muta l’emergenza, coprendo di volta in volta i buchi che si vengono a creare. Per l’inverno 2017/2018 saremo quindi principalmente attivi nel progetto “Riscaldiamo Amatrice”. Poi si vedrà.

 

Cosa possono fare i nostri lettori per aiutarvi?

Possiamo essere aiutati in varie maniere, ciascuno a seconda delle proprie possibilità. Semplicemente facendo conoscere i nostri progetti, mettendo un mi piace e condividendo la nostra pagina Facebook: https://www.facebook.com/laviadelsaleonlus/?ref=bookmarksChi vuole, ci può supportare con una donazione, sia tramite IBAN: IT47O0100503240000000002838, sia tramite carta: http://laviadelsaleonlus.it/blog/en/stripe-payment-terminal/.

 

 

Per concludere, oltre a ringraziarvi, vi chiediamo di indicarci un messaggio da rivolgere ai lettori di Filodiritto

Purtroppo l'emergenza in Centro Italia non è finita. Fai un regalo di Natale ai terremotati. Aiutaci ad aiutare. Un piccolo contributo da parte di ciascuno, può fare veramente la differenza per chi non ha nulla. 

Grazie davvero a Valerio Capraro e complimenti per la meritoria attività che La Via del Sale Onlus mette in campo per dare un aiuto a chi ha davvero bisogno, in particolare per i terremotati di Amatrice e zone limitrofe. Di seguito troverete un video che racconta l’attività della Onlus.

Se volete fare una donazione, visitate il sito cliccando qui.

A Natale facciamo meno regali, ma aiutiamo chi non ha nemmeno una casa in cui festeggiare.