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Tribunale di Roma: Wikipedia non risponde dei contenuti caricati dagli utenti

In data 9 luglio 2014 il Tribunale di Roma ha stabilito che l’enciclopedia telematica Wikipedia non è legalmente responsabile dei contenuti caricati liberamente dagli utenti.

Nel caso in esame, Antonio Angelucci e il figlio Giampaolo imputavano a Wikimedia Italia di aver diffuso affermazioni false e lesive della loro reputazione, chiedendo il risarcimento dei danni. In particolare, le affermazioni ritenute diffamatorie, presenti in alcune voci dell’enciclopedia, riguardavano il coinvolgimento nella cosiddetta “Sanitopoli d’Abruzzo”.

Wikimedia ha contestato la fondatezza della domanda proposta dagli attori in quanto ritiene che le notizie presenti sul sito corrispondono al vero e, allo stesso tempo, l’enciclopedia telematica non è responsabile dei contenuti caricati dagli utenti.

Il Tribunale di Roma ha rigettato la domanda degli attori e compensato le spese di lite. Vediamo perché.

Innanzitutto il Tribunale ha ritenuto che la Wikimedia Foundation inc. è da considerarsi un semplice hosting provider, che si limita ad ospitare sui propri server i contenuti creati da milioni di utenti ma non risponde di eventuali illeciti degli stessi, a differenza dei content provider. In quest’ultimi, infatti, l’esenzione di responsabilità cade.

Inoltre, il Tribunale distingue la posizione dell’hosting provider rispetto a quella prevista dall’articolo 11 della legge n. 47/1948 in tema di reati commessi col mezzo della stampa: “A differenza di quanto avviene in materia di pubblicazione a mezzo di stampa non vi è alcun rapporto negoziale tra l’autore dello scritto e l’hosting provider e posto che l’enorme quantità di dati che vengono immessi dagli utenti presupporrebbe una forma di responsabilità oggettiva che, allo stato, non trova riscontro in alcuna norma positiva”.

A tal proposito, la convenuta documenta l’esistenza di una pagina indicata come “Disclaimer generale” in cui gli utenti sono avvisati che per la natura “aperta” dei contenuti dell’enciclopedia, non può essere garantita la validità delle informazioni pubblicate.

Secondo il Tribunale di Roma, non è compito di Wikipedia garantire che non vengano commessi illeciti lesivi dell’altrui reputazione. Infatti l’hosting provider offre un servizio basato sulla libertà degli utenti di compilare le voci dell’enciclopedia. È proprio questa libertà che  esclude l’obbligo di garanzia, e trova il suo bilanciamento nella possibilità data a chiunque ravvisi un errore in una pagina di Wikipedia di modificarne i contenuti e di chiederne la cancellazione.

In questo senso, dunque, il giudice ha ritenuto che gli Angelucci avrebbero potuto modificare la voce da sé o chiederne la rimozione, oppure, se trovato il contenuto diffamatorio chiedere a Wikimedia di identificare l’autore per poi querelarlo.

(Tribunale Ordinario di Roma ­- Prima Sezione Civile, Sentenza 9 luglio 2014, n. 4986)

In data 9 luglio 2014 il Tribunale di Roma ha stabilito che l’enciclopedia telematica Wikipedia non è legalmente responsabile dei contenuti caricati liberamente dagli utenti.

Nel caso in esame, Antonio Angelucci e il figlio Giampaolo imputavano a Wikimedia Italia di aver diffuso affermazioni false e lesive della loro reputazione, chiedendo il risarcimento dei danni. In particolare, le affermazioni ritenute diffamatorie, presenti in alcune voci dell’enciclopedia, riguardavano il coinvolgimento nella cosiddetta “Sanitopoli d’Abruzzo”.

Wikimedia ha contestato la fondatezza della domanda proposta dagli attori in quanto ritiene che le notizie presenti sul sito corrispondono al vero e, allo stesso tempo, l’enciclopedia telematica non è responsabile dei contenuti caricati dagli utenti.

Il Tribunale di Roma ha rigettato la domanda degli attori e compensato le spese di lite. Vediamo perché.

Innanzitutto il Tribunale ha ritenuto che la Wikimedia Foundation inc. è da considerarsi un semplice hosting provider, che si limita ad ospitare sui propri server i contenuti creati da milioni di utenti ma non risponde di eventuali illeciti degli stessi, a differenza dei content provider. In quest’ultimi, infatti, l’esenzione di responsabilità cade.

Inoltre, il Tribunale distingue la posizione dell’hosting provider rispetto a quella prevista dall’articolo 11 della legge n. 47/1948 in tema di reati commessi col mezzo della stampa: “A differenza di quanto avviene in materia di pubblicazione a mezzo di stampa non vi è alcun rapporto negoziale tra l’autore dello scritto e l’hosting provider e posto che l’enorme quantità di dati che vengono immessi dagli utenti presupporrebbe una forma di responsabilità oggettiva che, allo stato, non trova riscontro in alcuna norma positiva”.

A tal proposito, la convenuta documenta l’esistenza di una pagina indicata come “Disclaimer generale” in cui gli utenti sono avvisati che per la natura “aperta” dei contenuti dell’enciclopedia, non può essere garantita la validità delle informazioni pubblicate.

Secondo il Tribunale di Roma, non è compito di Wikipedia garantire che non vengano commessi illeciti lesivi dell’altrui reputazione. Infatti l’hosting provider offre un servizio basato sulla libertà degli utenti di compilare le voci dell’enciclopedia. È proprio questa libertà che  esclude l’obbligo di garanzia, e trova il suo bilanciamento nella possibilità data a chiunque ravvisi un errore in una pagina di Wikipedia di modificarne i contenuti e di chiederne la cancellazione.

In questo senso, dunque, il giudice ha ritenuto che gli Angelucci avrebbero potuto modificare la voce da sé o chiederne la rimozione, oppure, se trovato il contenuto diffamatorio chiedere a Wikimedia di identificare l’autore per poi querelarlo.

(Tribunale Ordinario di Roma ­- Prima Sezione Civile, Sentenza 9 luglio 2014, n. 4986)