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Garante Privacy: no ai messaggi sullo schermo tv se sono leggibili da chiunque

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Garante Privacy: no ai messaggi sullo schermo tv se sono leggibili da chiunque

Il Garante per la privacy, a seguito della segnalazione di un abbonato Sky, ha vietato la presenza di “bustine” sullo schermo del televisore con all’interno messaggi per sollecitare mancati pagamenti se questi violano la riservatezza dei clienti.

L’Autorità ha inviato alla società Sky Italia s.r.l. una richiesta, volta ad acquisire informazioni sul caso di specie e, più in generale, sulle finalità e le modalità del lamentato trattamento dei dati personali dei propri clienti, effettuato nell’esercizio dell’attività di recupero, in sede stragiudiziale, dei debiti riferiti ai medesimi.

La società ha dichiarato di utilizzare “messaggi sul televisore” per effettuare comunicazioni di servizio e commerciali solo ai soggetti che hanno espresso il proprio consenso, e anche comunicazioni di carattere amministrativo”, incluse quelle finalizzate all’esercizio dell’attività di recupero crediti in sede stragiudiziale.

Il sistema utilizzato da Sky, secondo gli elementi forniti dalla società, prevede l’invio di messaggi inviati dalla società al decoder del cliente “che sono visualizzabili solo ed esclusivamente se il cliente decide di leggerli”. Infatti, “sul televisore del cliente viene semplicemente visualizzato un banner con l’icona di una busta. È possibile scegliere di chiudere il banner per non leggere il messaggio o leggerlo in un secondo momento, oppure è possibile scegliere di leggere subito il messaggio.

Inoltre, la società ha precisato che a tutela della riservatezza del cliente “non vi è alcuna informazione circa l’oggetto del messaggio, né, tantomeno alcun riferimento, diretto o indiretto, a insoluti o azioni di recupero”.

A seguito dell’istruttoria, il Garante ha ritenuto illecito il trattamento. Secondo l’Autorità, infatti, il messaggio inviato al cliente si presta, per le modalità utilizzate, ad essere conosciuto da un numero indeterminato di soggetti diversi dall’interessato, dal momento che il tasto del telecomando che consente la lettura o meno del messaggio può essere azionato da chiunque si trovi davanti allo schermo.

Pertanto, il Garante ha invitato la società ad adottare le misure prescritte nel caso in cui intenda continuare ad utilizzare il sistema dei messaggi sul televisore, oltre a prevedere l’utilizzo di un codice di accesso al contenuto del messaggio contenente la richiesta di pagamento di importi insoluti. Inoltre, Sky dovrà privilegiare per l’invio di solleciti di pagamento altre modalità, quali ad esempio la comunicazione via mail o l’invio di un messaggio in busta chiusa all’indirizzo del cliente.

(Garante per la protezione dei dati personali privacy, Provvedimento 28 maggio 2015, n. 319)