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Garante Privacy: sì alla manifestazione di volontà di donazione di organi sulla carta di identità

Il Garante per la protezione dei dati personali, in un provvedimento del 4 giugno scorso, ha espresso parere positivo riguardante la facoltà di inserire sulla carta di identità il consenso o il diniego alla donazione di organi o di tessuti in caso di morte.

Le Linee guida predisposte dal Ministero della salute e dal Ministero dell’interno indicano le modalità operative e organizzative per dare attuazione alla normativa che introduce questa nuova possibilità di manifestazione della volontà del cittadino, che costituisce una facoltà e non un obbligo. Qualora venga espressa tale volontà, questa è destinata a confluire nel Sistema Informativo Trapianti (SIT) che raccoglie in un’unica banca dati le predette manifestazioni.

L’inserimento di questa informazione nel SIT, spiega il Garante, oltre ad assicurare il rispetto della volontà del singolo, garantisce un efficace ed efficiente funzionamento della rete trapiantologica. Il SIT, al quale sono collegati il Centro nazionale trapianti, i Centri regionali e interregionali per i trapianti e le Aziende sanitarie locali, viene consultato ventiquattr’ore su ventiquattro dai centri per i trapianti con riferimento a ciascun soggetto potenziale donatore, allorché questi sia sottoposto ad accertamento di morte.

L’interessato, ove desideri esprimere, all’atto del rilascio o del rinnovo della carta d’identità, il suddetto consenso o diniego, dovrà formalizzare tale volontà presso il competente ufficio comunale, sottoscrivendo la relativa dichiarazione espressa nel modulo allegato allo stesso schema che contiene anche le indicazioni sul trattamento dei dati personali da fornire all’interessato in adempimento dell’obbligo d’informativa previsto dal Codice.Tale dichiarazione deve essere registrata dall’ufficiale dell’anagrafe insieme ai dati raccolti nella procedura per l’emissione o il rinnovo della carta d’identità.

Il Garante, nel suo provvedimento, si è concentrato sull’esigenza di informare il cittadino della possibilità di modificare in qualsiasi momento la dichiarazione annotata sulla carta d’identità, evidenziandogli anche i diritti riconosciuti dal Codice Privacy.

Per quanto concerne i cittadini iscritti nell’anagrafe degli italiani residenti all’estero (A.I.R.E.), infine, è precisato nel provvedimento che questi potranno esprimere la propria volontà alla donazione attraverso le altre modalità previste dalla normativa sui trapianti di organi e tessuti.

(Garante per la protezione dei dati personali, Provvedimento 4 giugno 2015, n. 333)

Il Garante per la protezione dei dati personali, in un provvedimento del 4 giugno scorso, ha espresso parere positivo riguardante la facoltà di inserire sulla carta di identità il consenso o il diniego alla donazione di organi o di tessuti in caso di morte.

Le Linee guida predisposte dal Ministero della salute e dal Ministero dell’interno indicano le modalità operative e organizzative per dare attuazione alla normativa che introduce questa nuova possibilità di manifestazione della volontà del cittadino, che costituisce una facoltà e non un obbligo. Qualora venga espressa tale volontà, questa è destinata a confluire nel Sistema Informativo Trapianti (SIT) che raccoglie in un’unica banca dati le predette manifestazioni.

L’inserimento di questa informazione nel SIT, spiega il Garante, oltre ad assicurare il rispetto della volontà del singolo, garantisce un efficace ed efficiente funzionamento della rete trapiantologica. Il SIT, al quale sono collegati il Centro nazionale trapianti, i Centri regionali e interregionali per i trapianti e le Aziende sanitarie locali, viene consultato ventiquattr’ore su ventiquattro dai centri per i trapianti con riferimento a ciascun soggetto potenziale donatore, allorché questi sia sottoposto ad accertamento di morte.

L’interessato, ove desideri esprimere, all’atto del rilascio o del rinnovo della carta d’identità, il suddetto consenso o diniego, dovrà formalizzare tale volontà presso il competente ufficio comunale, sottoscrivendo la relativa dichiarazione espressa nel modulo allegato allo stesso schema che contiene anche le indicazioni sul trattamento dei dati personali da fornire all’interessato in adempimento dell’obbligo d’informativa previsto dal Codice.Tale dichiarazione deve essere registrata dall’ufficiale dell’anagrafe insieme ai dati raccolti nella procedura per l’emissione o il rinnovo della carta d’identità.

Il Garante, nel suo provvedimento, si è concentrato sull’esigenza di informare il cittadino della possibilità di modificare in qualsiasi momento la dichiarazione annotata sulla carta d’identità, evidenziandogli anche i diritti riconosciuti dal Codice Privacy.

Per quanto concerne i cittadini iscritti nell’anagrafe degli italiani residenti all’estero (A.I.R.E.), infine, è precisato nel provvedimento che questi potranno esprimere la propria volontà alla donazione attraverso le altre modalità previste dalla normativa sui trapianti di organi e tessuti.

(Garante per la protezione dei dati personali, Provvedimento 4 giugno 2015, n. 333)