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Media - Commissione europea: presentata la proposta di modifica della Direttiva sui servizi di media audiovisivi

Il 25 maggio 2016 la Commissione europea ha presentano una proposta di modifica della Direttiva 2010/13/EU sui servizi di media audiovisivi (Direttiva SMA). Oltre ad indicare l’obiettivo di creare condizioni più eque per tutti gli operatori, promuovere i prodotti europei, tutelare i minori e contrastare più efficacemente l’incitamento all’odio, la Commissione ha sottolineato la necessità di delineare un nuovo approccio alla regolamentazione delle piattaforme on-line che offrono agli utenti nuove modalità di fruizione dei media audiovisivi.

Tale esigenza è emersa in seguito ad una valutazione effettuata nell’ambito della strategia del mercato unico digitale, rispetto al ruolo sociale ed economico delle piattaforme on-line (che comprendono servizi estremamente diversificati come ad esempio gli e-commerce, i motori di ricerca, i sistemi di pagamento, i social-media e i siti per la condivisione di contenuti e di video). L’analisi ha portato la Commissione a concludere che l’approccio di parificazione adottato fino ad ora ha limitato il pieno sfruttamento da parte dei consumatori e degli stessi operatori delle opportunità realmente offerte dal mercato digitale e, al contempo, non ha permesso di affrontare adeguatamente le sfide poste dalla varietà e dalla diversificazione delle piattaforme on-line. Per questi motivi l’approccio adottato dalla Commissione sarà quello di esaminare ogni settore d’interesse ed intervenire affrontando gli specifici problemi che dovessero emergere dalla valutazione.

Con riguardo al settore dei servizi di media audiovisivi, la Commissione ha individuato alcuni punti della Direttiva 2010/13/EU su cui intervenire. La modifica più incisiva della proposta appare quella di includere nell’ambito di applicazione della direttiva anche le piattaforme di video-sharing – ossia i servizi che consistono nell’archiviazione e nell’organizzazione di un gran numero di contenuti generati dagli utenti e per i quali la piattaforma non ha normalmente responsabilità editoriale – i quali diverranno parte attiva nella tutela dei minori dai contenuti nocivi e nella protezione dei cittadini dall’incitamento all’odio, attraverso  strumenti che consentano agli utenti di segnalare contenuti illeciti, sistemi di verifica dell’età e sistemi di controllo genitoriale. La proposta di modifica prevede inoltre alcune misure affinché le autorità di regolamentazione e di controllo siano realmente indipendenti dai governi e dall’industria, per garantire che i servizi di media audiovisivi operino nell’interesse degli utenti.

Sul fronte della tutela della creatività e dello sviluppo del mercato europeo dei contenuti, i fornitori di servizi di media audiovisivi a richiesta dovranno garantire che almeno il 20% del proprio catalogo sia costituito da opere europee, mentre gli Stati membri potranno prevedere che i fornitori contribuiscano finanziariamente alla produzione delle stesse.

Infine, modifiche rilevanti coinvolgono il tema della pubblicità rispetto al quale sia le emittenti che i fornitori di servizi a richiesta potranno godere di maggiore flessibilità per quanto riguarda sia la collocazione temporale degli annunci nel corso della giornata – fermo restante il limite del 20% del tempo di trasmissione nella fascia oraria dalle 7 alle 23 – sia la sponsorizzazione e l’inserimento di prodotti all’interno delle trasmissioni, purché i telespettatori continuino ad essere informati e tutelati (con particolare riferimento ai minori e ai programmi con un pubblico composto da bambini).

Oltre ad aver proposto le anzidette modifiche alla Direttiva sui servizi media audiovisivi, la Commissione europea ha delineato l’approccio strategico mirato alla risoluzione delle criticità sollevate dalla consultazione pubblica sulla valutazione delle piattaforme on-line. In particolare, l’aggiornamento della disciplina sui servizi di media audiovisivi coinvolgerà anche altri ambiti come la revisione, attualmente in corso, della normativa sulle telecomunicazioni dell’UE, la Direttiva 2002/58/CE sulla e-privacy, la responsabilità del service provider in relazione alla tutela del diritto d’autore, e il riconoscimento dei diversi sistemi di identificazione elettronica disciplinati dal Regolamento 2014/910/EU (Regolamento eIDAS).

(Proposal for a Directive of the European Parliament and of the Council amending Directive 2010/13/EU on the coordination of certain provisions laid down by law, regulation or administrative action in Member States concerning the provision of audiovisual media services in view of changing market realities (COM(2016)287)) https://ec.europa.eu/digital-single-market/en/news/proposal-updated-audiovisual-media-services-directive

(Communication from the Commission to the European Parliament, the Council, the European Economic and Social Committee and the Committee of the Regions - Online Platforms and the Digital Single Market Opportunities and Challenges for Europe (COM(2016)288)) https://ec.europa.eu/digital-single-market/en/news/communication-online-platforms-and-digital-single-market-opportunities-and-challenges-europe

(Dott. Andrea Gabrielli)

Il 25 maggio 2016 la Commissione europea ha presentano una proposta di modifica della Direttiva 2010/13/EU sui servizi di media audiovisivi (Direttiva SMA). Oltre ad indicare l’obiettivo di creare condizioni più eque per tutti gli operatori, promuovere i prodotti europei, tutelare i minori e contrastare più efficacemente l’incitamento all’odio, la Commissione ha sottolineato la necessità di delineare un nuovo approccio alla regolamentazione delle piattaforme on-line che offrono agli utenti nuove modalità di fruizione dei media audiovisivi.

Tale esigenza è emersa in seguito ad una valutazione effettuata nell’ambito della strategia del mercato unico digitale, rispetto al ruolo sociale ed economico delle piattaforme on-line (che comprendono servizi estremamente diversificati come ad esempio gli e-commerce, i motori di ricerca, i sistemi di pagamento, i social-media e i siti per la condivisione di contenuti e di video). L’analisi ha portato la Commissione a concludere che l’approccio di parificazione adottato fino ad ora ha limitato il pieno sfruttamento da parte dei consumatori e degli stessi operatori delle opportunità realmente offerte dal mercato digitale e, al contempo, non ha permesso di affrontare adeguatamente le sfide poste dalla varietà e dalla diversificazione delle piattaforme on-line. Per questi motivi l’approccio adottato dalla Commissione sarà quello di esaminare ogni settore d’interesse ed intervenire affrontando gli specifici problemi che dovessero emergere dalla valutazione.

Con riguardo al settore dei servizi di media audiovisivi, la Commissione ha individuato alcuni punti della Direttiva 2010/13/EU su cui intervenire. La modifica più incisiva della proposta appare quella di includere nell’ambito di applicazione della direttiva anche le piattaforme di video-sharing – ossia i servizi che consistono nell’archiviazione e nell’organizzazione di un gran numero di contenuti generati dagli utenti e per i quali la piattaforma non ha normalmente responsabilità editoriale – i quali diverranno parte attiva nella tutela dei minori dai contenuti nocivi e nella protezione dei cittadini dall’incitamento all’odio, attraverso  strumenti che consentano agli utenti di segnalare contenuti illeciti, sistemi di verifica dell’età e sistemi di controllo genitoriale. La proposta di modifica prevede inoltre alcune misure affinché le autorità di regolamentazione e di controllo siano realmente indipendenti dai governi e dall’industria, per garantire che i servizi di media audiovisivi operino nell’interesse degli utenti.

Sul fronte della tutela della creatività e dello sviluppo del mercato europeo dei contenuti, i fornitori di servizi di media audiovisivi a richiesta dovranno garantire che almeno il 20% del proprio catalogo sia costituito da opere europee, mentre gli Stati membri potranno prevedere che i fornitori contribuiscano finanziariamente alla produzione delle stesse.

Infine, modifiche rilevanti coinvolgono il tema della pubblicità rispetto al quale sia le emittenti che i fornitori di servizi a richiesta potranno godere di maggiore flessibilità per quanto riguarda sia la collocazione temporale degli annunci nel corso della giornata – fermo restante il limite del 20% del tempo di trasmissione nella fascia oraria dalle 7 alle 23 – sia la sponsorizzazione e l’inserimento di prodotti all’interno delle trasmissioni, purché i telespettatori continuino ad essere informati e tutelati (con particolare riferimento ai minori e ai programmi con un pubblico composto da bambini).

Oltre ad aver proposto le anzidette modifiche alla Direttiva sui servizi media audiovisivi, la Commissione europea ha delineato l’approccio strategico mirato alla risoluzione delle criticità sollevate dalla consultazione pubblica sulla valutazione delle piattaforme on-line. In particolare, l’aggiornamento della disciplina sui servizi di media audiovisivi coinvolgerà anche altri ambiti come la revisione, attualmente in corso, della normativa sulle telecomunicazioni dell’UE, la Direttiva 2002/58/CE sulla e-privacy, la responsabilità del service provider in relazione alla tutela del diritto d’autore, e il riconoscimento dei diversi sistemi di identificazione elettronica disciplinati dal Regolamento 2014/910/EU (Regolamento eIDAS).

(Proposal for a Directive of the European Parliament and of the Council amending Directive 2010/13/EU on the coordination of certain provisions laid down by law, regulation or administrative action in Member States concerning the provision of audiovisual media services in view of changing market realities (COM(2016)287)) https://ec.europa.eu/digital-single-market/en/news/proposal-updated-audiovisual-media-services-directive

(Communication from the Commission to the European Parliament, the Council, the European Economic and Social Committee and the Committee of the Regions - Online Platforms and the Digital Single Market Opportunities and Challenges for Europe (COM(2016)288)) https://ec.europa.eu/digital-single-market/en/news/communication-online-platforms-and-digital-single-market-opportunities-and-challenges-europe

(Dott. Andrea Gabrielli)