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Attualità - Cento grandi imprese contro Amazon e Alibaba: troppi i falsi venduti online

Attualità - Cento grandi imprese contro Amazon e Alibaba: troppi i falsi venduti online
Attualità - Cento grandi imprese contro Amazon e Alibaba: troppi i falsi venduti online

Una lettera di cento tra le maggiori aziende e associazioni di categoria, inviata al presidente della Commissione Europea, Juncker, denuncia la grave situazione di crisi. Tra i grandi accusati, Amazon e Alibaba.

La lettera, pubblicata dal Il Sole 24 Ore, non gira intorno al problema: “La contraffazione è in forte aumento. Senza una modernizzazione e un rafforzamento del quadro legislativo la tendenza alla contraffazione continuerà a crescere in modo drammatico. In mancanza di iniziativa vi sarebbero conseguenze devastanti per l’innovazione e le società di tutte le taglie e di tutti i settori attraverso l’Europa, a tutto danno dei consumatori”.

Tra i firmatari brand di livello mondiale, come Adidas, Apple, Basf, Bayer, Dior, Lego e Michelin, solo per citarne alcuni. A rischio non solo la perdita economica per le aziende e per l’indotto, ma anche “un impatto negativo per la salute e la sicurezza dei consumatori europei e dell’economia europea”.

I maggiori colpevoli, secondo le aziende e le associazioni di categoria, sarebbero i colossi dell’ecommerce, come Amazon e Alibaba, che non farebbero quanto in loro potere per arginare il fenomeno della merce contraffatta venduta sulle loro piattaforme, importata direttamente e in stragrande maggioranza dal mercato cinese.

Un danno di immagine, di mancato guadagno e un pericolo per la sicurezza del consumatore, dunque, perpetrato da colossi che continuano a macinare impressionanti risultati di vendita (Alibaba, il gigante cinese, l’11 novembre scorso, durante il “single day”, ha superato i 25 miliardi di dollari di vendite in un solo giorno, incassando ben 7,3 miliardi di euro in un’ora soltanto).

La risposta della Commissione non si è fatta attendere: “La commissione sta rivedendo l’applicazione delle regole europee sulla proprietà intellettuale, rispettando l’approccio follow the money, con l’obiettivo di privare i violatori a livello commerciale dei loro flussi di reddito. Stiamo preparando una serie di iniziative per modernizzare il quadro legislativo” ha dichiarato Lucia Caudet, portavoce della Commissione.

Filodiritto seguirà l’attività in sede UE e darà conto di eventuali progetti, riforme e raccomandazioni in tal senso.