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Attualità - Fallimenti, più velocità e record di chiusure nel 2016, ma a Fermo ci vogliono 19 anni

Attualità - Fallimenti, più velocità e record di chiusure nel 2016, ma a Fermo ci vogliono 19 anni
Attualità - Fallimenti, più velocità e record di chiusure nel 2016, ma a Fermo ci vogliono 19 anni

Secondo i dati tratti dagli archivi ufficiali, nel 2016 i creditori hanno dovuto attendere in media 7 anni e un mese per la chiusura di un fallimento e 5 anni per la vendita di un immobile a seguito di un’esecuzione immobiliare.

Lo ha reso noto una delle particolareggiate analisi condotte da Cerved sui dati del Registro delle Imprese e dall’Associazione T.S.E.I. sulle informazioni tratte dal Processo Civile Telematico. I dati raccolti evidenziano che il numero di fallimenti chiusi è cresciuto del 22% tra il 2015 e il 2016, così come è fortemente cresciuto il numero di esecuzioni immobiliari chiuse con vendita dell’immobile, che è passato da poco più di 4 mila nel 2010 a 19 mila nel 2016.

Nel caso dei fallimenti, l’aumento delle procedure chiuse è coinciso con una riduzione delle tempistiche, che si sono ridotte di tre mesi rispetto al 2015 e di un anno e nove mesi rispetto ai massimi del 2010. Viceversa, la durata delle esecuzioni immobiliari è risultata in crescita, anche per effetto dell’elevato numero di nuove procedure, che ha fortemente aumentato i carichi di lavoro delle autorità giudiziarie.

A onor del vero, bisogna ricordare che la velocizzazione delle procedure di esecuzione deriva anche da una modifica della normativa che dal 2015 impone ai curatori un termine di 24 mesi per liquidare gli attivi. Tutto ciò ha portato a un sostanziale pareggio tra i fallimenti chiusi e le nuove procedure, mentre per il 2017 ci si aspetta addirittura un sorpasso, cosa che permetterebbe di agire sul pregresso e diminuire ancora la durata media dei fallimenti.

I dati relativi ai singoli tribunali evidenziano un’ampia eterogeneità di performance, con una capacità di smaltire le procedure generalmente più lenta nel Mezzogiorno rispetto al Nord, ma con alcune notevoli eccezioni.

Nel 2016, i tribunali più rapidi (Rovereto, Trieste e Vibo Valentia) hanno mediamente chiuso i fallimenti in meno di quattro anni, contro i quasi 19 anni (medi) del tribunale più lento, Fermo.

Nel caso delle esecuzioni immobiliari, i tribunali più efficienti (Sciacca, Trieste e Savona), hanno estinto le procedure con aggiudicazione di un immobile in media in meno di tre anni, contro i quasi 11 anni di Lagonegro.

«Le differenze territoriali sono ampie e vanno ridotte – ha riferito l’amministratore delegato di Cerved, Marco Nespolo – ma il trend generale che stiamo osservano è positivo. Le riforme varate stanno funzionando, noi stessi avevamo previsto un miglioramento della produttività dei tribunali grazie alla nuova normativa, evento che si sta verificando».

(Cerved – analisi sui dati del Registro delle Imprese e dall’Associazione T.S.E.I. sulle informazioni tratte dal Processo Civile Telematico)