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Ecommerce B2C- Report del Politecnico di Milano: i settori di punta delle vendite online nel 2018

Ecommerce B2C- Report del Politecnico di Milano: i settori di punta delle vendite online nel 2018
Ecommerce B2C- Report del Politecnico di Milano: i settori di punta delle vendite online nel 2018

Il valore assoluto della crescita del mercato ecommerce 2018, pari a 3,8 miliardi di euro, è stata la più alta di sempre. Ciò è quanto quanto riporta il Report dell’Osservatorio sull’ecommerce B2C del Politecnico di Milano.

L’Osservatorio dedica grande attenzione al valore generato dall’ecommerce e analizza quali sono stati i settori di punta sia per l’import che per l’export dell’anno appena concluso.

Mentre il mercato dei servizi online, essendo entrato in una fase di maturità in cui è più saturo, ha rallentato il ritmo di crescita, quello dei prodotti si è esteso notevolmente.

Ma in quali settori l’aumento è stato maggiore?

Al primo posto, le vendite nell’arredamento&home living sono cresciute del 53%, raggiungendo un valore annuale di 1,4 miliardi di euro.

A seguire, il food&grocery, con un +34% (87% nell’alimentare e 13% di health and care) per un valore di 1,1 miliardi. L’abbigliamento, poi, è salito del 20%, sia nel luxory fashion che nel mass market. Ultimo a livello di crescita il campo dell’informatica ed elettronica, che con un +18% si trova in fondo alla classifica delle categorie maggiormente incrementate ma che a livello di fatturato mantiene la pole position. Ciò forse a conferma del fatto che il margine di miglioramento è da auspicare in quei settori che rientrano in mercati di nicchia e sono ancora “da esplorare”.

Nel complesso, dunque, la vendita dei prodotti online ha avuto risultati molto positivi.

Lo stesso non può dirsi del settore dei servizi, le cui vendite sono cresciute meno rispetto agli anni passati: un +11% si è avuto nelle vendite di ticket per eventi e ricariche telefoniche (circa un miliardo di euro nelle vendite), il turismo e dei trasporti, che ha il maggior peso a livelli di fatturato (9,8 miliardi di euro), è cresciuto solo del 6% ed, infine, le assicurazioni online sono cresciute del 5% (1,3 miliardi di fatturato).

 

Le componenti della domanda: import ed export

La domanda è stata divisa nelle componenti dell’import e dell’export: la prima consiste negli acquisti italiani proveniente da siti stranieri, la seconda nella richiesta da siti stranieri di beni e servizi italiani.

In generale si segnala un incremento dei “web shopper”, cioè dei soggetti che nel 2018 hanno effettuato almeno un acquisto online; di questi, 17,8 milioni hanno effettuato come minimo un acquisto al mese, con una media di 1.418 euro di spesa all’anno cada uno. Il 48% dei web shopper è residente al Nord, 20% in Centro Italia ed il 34% tra Sud e Isole, con picchi di acquisti nei grandi centri cittadini.

Nonostante l’import sia cresciuto maggiormente dell’export (+24% vs +17%), il risultato conseguito nelle esportazioni risulta essere positivo se confrontato con quello dell’anno precedente, e il valore delle stesse si aggira attorno ai 24,7 miliardi di euro. Una delle ragioni della discrepanza tra import ed export può consistere nel fatto che la richiesta di acquisto dall’estero non sia stata del tutto esaudita e, al momento, sia difficilmente appagabile: l’Osservatorio riporta che la domanda proveniente dall’estero si rivolge a settori, come arredamento&home living e food&grocery, che faticano ancora a decollare nell’online per motivi logistici e di distribuzione.

(Osservatorio Ecommerce B2C del Politecnico di Milano)