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FFP2: la respirazione bocca a bocca funziona anche con la mascherina

Una nuova, importante scoperta
mascherina FFP2
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FFP2: la respirazione bocca a bocca funziona anche con la mascherina

Posso salvare la vita facendo la respirazione bocca a bocca senza temere il contagio del Covid-19?  Per fare la respirazione bocca a bocca devo togliere la mascherina? Troppi dubbi. Arriva una nuova scoperta dalla Repubblica Ceca. E’ possibile effettuare la respirazione bocca a bocca usando la mascherina FFP2. Ma quali sono i risultati emersi da tali studi?
 

Mascherine FFP2 e respirazione bocca a bocca

In Repubblica Ceca sono stati condotti degli studi sulle mascherine FFP2 e sul loro utilizzo durante la respirazione bocca a bocca. Si deve togliere la mascherina? Oppure si può effettuare la manovra di soccorso con la mascherina FFP2?

Il particolare studio condotto in Repubblica Ceca ha evidenziato la fattibilità della respirazione bocca a bocca con la mascherina FFP2.  Tale risposta costituisce una sconvolgente scoperta che pone fine ad un particolare quesito posto sin dal sorgere della pandemia: Posso salvare vite umane preservando la mia salute?

Infatti, il principio posto alla base di tale quesito è il seguente: salvare la vita mediante la respirazione bocca a bocca non deve compromettere la propria salute. Infatti, che senso avrebbe salvare con la respirazione bocca a bocca una persona (positiva) che sta morendo, se questa involontariamente mi trasmette il covid-19?
 

Mascherina FFP2 e respirazione bocca a bocca: come posso salvare la vita ma preservare la mia salute?

 Infatti, durante la respirazione bocca a bocca  colui che offre il primo soccorso deve premere la propria bocca contro quella del paziente e deve soffiare aria nei suoi polmoni. Oltre alle compressioni toraciche, il contatto diretto fa parte della rianimazione cardiopolmonare (RCP), con la conseguente ed immediata esposizione agli agenti patogeni.

Per tale motivo, durante i primi mesi della pandemia,   in Repubblica Ceca ma anche in altri Paesi Europei, l'addestramento alla rianimazione cardiopolmonare è stato limitato alle sole compressioni toraciche o alla ventilazione con maschera a sacco, che prevede l'uso di un sacco autogonfiante al posto della bocca. Tale sacco deve riempire d'aria i polmoni del paziente che sta riscontrando delle difficoltà respiratorie, al fine di ridurre il rischio di trasmissione delle patologie virali, soprattutto, nel caso di specie, del COvid-19.

Il problema che sorge è il seguente: non avendo la maggior parte delle persone la possibilità di accedere alle attrezzature utili per la respirazione cardiopolmonare  queste non hanno la possibilità di imparare ad applicare al meglio al respirazione salva vite.
 

Gli studi sulla respirazione bocca a bocca con la mascherina FFP2

 Gli studi sulla mascherina FFP2 e sulla possibilità di effettuare la respirazione bocca a bocca sono stati condotti dal dottor  Vaclav Vafek del Dipartimento di Medicina di Simulazione della Facoltà di Medicina dell'Università Masaryk di Brno.

Tale studio è stato condotto anche grazie alla collaborazione di 104 studenti di medicina. Questi hanno condotto tale studio utilizzando tre tipologie di manichini. Infatti, sono stati usati due manichini adulti, un manichino BLS adulto e Resusci Anne, e un manichino bambino, Resusci Baby.

Circa il 90 % dei respiri risulta essere efficace, ossia idoneo a far gonfiare il torace del manichino. Questo è ciò che gli osservatori hanno evidenziato durante gli studi.

Inoltre, i ricercatori hanno misurato il volume dell’aria in uno dei modelli per adulti e in quello per bambini. Ancora, hanno scoperto che  il volume era ottimale nel 33% dei respiri per quello "senior" e nel 44% dei respiri per il manichino "junior".

 Il risultato, dunque, sarebbe da ritenere efficace per oltre il 90% del tempo, capace di conformare l'uso della FFP2 in un addestramento di supporto vitale di base e di alta qualità anche durante una pandemia.

Gli studiosi hanno usato una app per misurare l’aria respirata nei manichini Resusci Anne e Resusci Baby.  Dunque, il volume era  di circa il 33% dei respiri Resusci Anne e del 44% dei respiri Resusci Baby.

 I respiri erano al di sotto del volume ottimale nel 28,9% dei casi con il Resusci Anne e nel 15,9% dei casi con il Resusci Baby, mentre era al di sopra dell'ottimale rispettivamente nel 28,8% e 35,8% dei casi.