Italo Calvino e il sentiero dei nidi del racconto

Italo Calvino, lo scrittore nato per caso a Cuba
Italo Calvino nel 1961
Italo Calvino nel 1961

Italo Calvino e il sentiero dei nidi del racconto


Italo Calvino nasce a Cuba nel 1923 ma dell’isola caraibica ha ben poco. Rientra infatti in Italia nel 1925, per vivere a Sanremo. Nella cittadina ligure cresce, e, divenuto ragazzo, aderisce al Partito Comunista.

Terminata la guerra, Italo Calvino si iscrive alla facoltà di lettere dell’Università di Torino, accedendo direttamente al terzo anno, dove si laureerà nel 1947 con una tesi sullo scrittore inglese Joseph Conrad.

E qui conosce Cesare Pavese, che diventerà sua guida e padre putativo letterario. In quegli anni inizia a scrivere racconti, tra cui “Angoscia in caserma” e “Campo di mine”, che vince il premio per inediti organizzato dal quotidiano “L’unità”.

Nonostante questo Italo Calvino si sente insicuro e cerca il consiglio e il consenso di Cesare Pavese e Natalia Ginzbug, che stanno cercando di riorganizzare dopo la fine della guerra la casa editrice Einaudi.

Si racconta che Italo Calvino ne scrivesse parecchi di racconti e che cercasse sempre i due per sottoporre i suoi lavori, perennemente insoddisfatto delle stesure.

Pare quindi che Cesare Pavese, per evitare di discutere dei suoi racconti brevi ogni giorno, gli consigliò di lasciar perdere e di scrivere qualcosa di più corposo, un racconto lungo o, ancor meglio, un romanzo.

Italo Calvino lo ascoltò e nel dicembre del 1946 portò a termine quello che diventerà il suo primo romanzo. “Il sentiero dei nidi di ragno” esce nel 1947 per l’editore Giulio Einaudi in una prima tiratura di 1.500 copie, cui seguirà una ristampa l’anno successivo.

Il libro, tra prima e seconda ristampa, venderà circa 6.000 copie.

Il libro negli anni è diventato un classico e nel 2005 ha ispirato la canzone “Il sentiero” inserita nell’album “Appunti partigiani” del gruppo Modena City Ramblers.

Tutto merito di Cesare Pavese. Chissà se lo scrittore voleva solo “liberarsi” di un impegno o aveva veramente compreso che la grandezza di Italo Calvino sarebbe deflagrata nei romanzi e nei racconti lunghi.

Non lo sapremo mai, ma dobbiamo comunque essere grati a Italo Calvino, per tutto quanto ha prodotto, che è tanto e di qualità assoluta.