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La risposta della Nato alla “superpotenza cibernetica” della Cina

Nato’s response to China’s “cyber superpower”
Daniele Cabri, Quando eravamo amabili selvaggi secondo il cane, 2018, pelle scura cart. e inc. a fuoco, 93 x 122 cm
Daniele Cabri, Quando eravamo amabili selvaggi secondo il cane, 2018, pelle scura cart. e inc. a fuoco, 93 x 122 cm

Abstract

I tentativi, sempre più evidenti, della Cina di affermarsi nel mondo cibernetico e di divenirne una superpotenza minano e mettono alla prova i principi fondamentali dell’Alleanza, a fronte anche dell’impegno a promuovere benessere e stabilità nell’area dell’Atlantico settentrionale. È necessario pertanto un’azione, lato sensu intesa, della Nato. Occorre volgere uno sguardo alla Cina con immediata preoccupazione ma allo stesso tempo con un’ottica lungimirante. Inoltre, la Nato deve esigere dai Paesi alleati supporto al fine di fronteggiare eventuali avversità, fornendo allo stesso tempo ad essi tutta l’assistenza e l’aiuto necessari. In terzo luogo, non avendo essa autorità esclusiva per affrontare e fronteggiare le questioni relative alla Cina si reputa necessario cooperare con l’Unione Europea. Tutto ciò, da porsi in essere, lavorando al fine di agire collettivamente, ponendosi, la Nato stessa, come coordinamento su ogni fronte. Il presente documento si pone l’obiettivo di analizzare la questione relativa alla risposta che la Nato, ponendosi di fronte al crescente potere della Cina, deve attuare riguardo alle attività della Cina nel ciberspazio. Tale questione relativa all’ascesa cinese risulta di estrema rilevanza per la Nato. Tale documento metterà in luce altresì alcune delle attività cinesi nel cyberspazio che possono presentare maggiori problemi per la NATO, illustrando il rapporto tra cyber spazio e potere nazionale.

China's attempts to assert itself in the cyber world and become a superpower test the Alliance's fundamental principles, even against its commitment to promote prosperity and stability in the North Atlantic area. NATO action is therefore needed. One must look at China with immediate concern but at the same time with a forward-looking view. In addition, NATO must demand support from allied countries in order to cope with possible adversity, while at the same time providing them with all necessary assistance and aid.Third, since it does not have exclusive authority to address and cope with China-related issues it is deemed necessary to cooperate with the European Union. All this working in order to act collectively, posing itself, NATO itself, as coordination on each front.The purpose of this paper is to analyze the issue related to the response that NATO, facing China's rising power, must implement regarding China's activities in cyberspace. This issue regarding China's rise is of utmost relevance to NATO. This paper will also highlight some of the Chinese activities in cyberspace that may present greater problems for NATO, illustrating the relationship between cyber space and national power.

 

Sommario

1. Introduzione

2. La Cina, “superpotenza informatica”

3. Le reazioni della NATO

4. Conclusioni

 

Summary

1. Introduction

2. China, “IT superpower”

3. NATO reactions

4. Conclusions

 

 

1. Introduzione

È emerso un sentore di preoccupazione, nel dicembre 2019 a Londra, nei confronti della Cina da parte di tutti i Capi di Stato e Governo alleati.

Nello specifico, l’Alleanza si trovava ad affrontare una sempre più crescente influenza della Cina.

Nel giugno dello stesso anno, pur a fronte di un desiderio da parte della Nato di collaborare ed impegnarsi con la Cina[1], tali paure si facevano sempre più nitide e nette: le ambizioni dichiarate e il comportamento assertivo della Cina si ripercuotevano creando sfide sistemiche all’ordine internazionale ed alla sicurezza dell’Alleanza.

Veniva riconosciuto che la Cina aveva posto in essere politiche di tipo coercitivo, in contrasto con i valori fondamentali stabiliti dal Trattato di Washington, e la si invitava a mantenere i propri impegni istituzionali e ad agire responsabilmente nel sistema internazionale, compresi i domini cibernetico, spaziale e marittimo.

Il presidente cinese Xi Jinping ha ritenuto il cyberspazio essenziale per la nazione al fine di raggiungere lo status di superpotenza informatica.

Nel 2014 è stata istituito the Central Leading Group on Cybersecurity and Informatisation[2] ed il Presidente, per l’occasione, ha esposto una serie di concetti chiave che continuano a definire l’importanza del cyberspazio per le ambizioni internazionali della Cina.

Ha evidenziato come la rivoluzione informatica abbia impatti profondi sugli sviluppi in campo politico, economico, culturale, sociale e militare a livello internazionale.

L’informatizzazione viaggia di pari passo con la modernizzazione, nello specifico ha dichiarato “sono due ali di un unico corpo”[3].

Rilevava come ogni campo della vita umana risulterà profondamente influenzato dalla tecnologia dell’informazione, e pertanto la maturazione e l’integrazione tecnologica sono necessarie per lo sviluppo economico moderno. Conseguentemente tutti i sistemi di sicurezza inerenti la tecnologia sono parte integrante della sicurezza nazionale.

Tali tematiche sono state poi riprese dal Presidente cinese in numerose altre occasioni come ad esempio alla prima Conferenza di lavoro sulla cybersicurezza e l’informatizzazione del 2016, in cui ha nuovamente sottolineato l’impatto della rivoluzione informatica in corso. Ha inoltre associato il continuo sviluppo della Cina nella cybersicurezza e nell’informatizzazione alla sua capacità di raggiungere il "grande ringiovanimento della nazione cinese", che può essere inteso approssimativamente come il ritorno della Cina a una posizione di potere e prestigio internazionale.

Ha affermato inoltre che «Internet core technology is the greatest “vital gate”».

Ha suddiviso la tecnologia in tre categorie: basic o commonly used technology, trump card technology, and advanced o disruptive technology.

Nel 2017, nella rivista ufficiale del partito Qiushi, l’Amministrazione cinese per il cyberspazio ha ulteriormente descritto il piano di Jinping per la Cina di raggiungere lo status di superpotenza cibernetica.

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[1] Più in generale si veda, S. D. MC DONALD, M. C. BURGOYNE, China’s Global Influence: Perspectives and Recommendations.

[2] https://www.newamerica.org/cybersecurity-initiative/digichina/blog/chinas-cyberspace-authorities-set-gain-clout-reorganization/

[3] https://chinacopyrightandmedia.wordpress.com/2014/03/01/central-leading-group-for-internet-security-and-informatization-established/