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Variante Omicron: sopravvive fino a 8 giorni

vaccino anti Covid
vaccino anti Covid

Variante Omicron: sopravvive fino a 8 giorni 

La ricerca dell’Università giapponese ha avuto modo di notare come la variante abbia la capacità non solo di contagiare con una certa rapidità, ma soprattutto di riuscire a mantenere una carica virale, e quindi di infettare, dopo essere stata nell’ambiente per un tempo abbastanza prolungato.

Lo studio mira a dimostrare come la capacità di infettare del virus sia elevata, sopravvivendo fino ad 8 giorni. La ricerca, pubblicata poi sulla piattaforma “bioRxiv”, è in attesa di una revisione da parte della comunità scientifica.

Gli studiosi, che si sono occupati della misurazione dei tempi di sopravvivenza del Covid-19 – partendo dalla prima versione e occupandosi delle varianti successive- avrebbero notato come la variante Omicron riesca a sopravvivere fino ad 8 giorni su una superficie di plastica. Tutte le altre varianti non avevano mai dimostrato una tale resistenza, a differenza della variante Alfa, la quale sembra avere una analoga resistenza.

Purtroppo, lo studio è anche giunto alla conclusione che la variante in questione riesca a resistere maggiormente ai disinfettanti, ma alle pratiche giornaliere non c’è bisogno di provvedere con modelli di disinfezioni diversi, ovviamente è consigliabile essere più attenti e soprattutto più scrupolosi in fase di igienizzazione.

"Questo studio ha mostrato che Omicron ha la più alta stabilità ambientale tra le varianti, ciò suggerisce che questa caratteristica possa essere uno dei fattori che hanno permesso alla variante Omicron di sostituire la variante Delta e diffondersi rapidamente", hanno affermato i ricercatori. Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) ha annunciato che Omicron è ormai diventata la variante dominante della pandemia di Covid -19 nell'Unione europea.

"La categoria di trasmissione di Omicron nell'Unione europea e nello Spazio economico europeo è cambiata da “di comunità” a “dominante”, a seguito dei dati di sorveglianza e dei report nazionali” si legge nel report settimanale.

Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie parla di una “prevalenza aggregata del 78%” di Omicron, che è "ormai dominante nella maggioranza dei Paesi Ue.

Si è invece “ridotta” secondo l'Ecdc, la valutazione dell'impatto sulla gravità di Omicron, perché ci sono ora più prove disponibili che dimostrano un rischio ridotto di ospedalizzazione associato a Omicron”. L'agenzia indipendente dell’Ue ha comunque sottolineato che non è ancora chiaro su chi possa o non essere applicata questa valutazione, dovendosi necessariamente analizzare ogni stato di vaccinazione, età, infezioni precedenti e altri fattori.