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L’iscritto, ex lege, alla sua cassa di previdenza ha diritto di conoscere l’ALM

casse di previdenza
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L’iscritto, ex lege, alla sua cassa di previdenza ha diritto di conoscere l’ALM

 

Ho già trattato l’argomento dell’ALM nel mio “Valore attuale e funding ratio: la tecnica ALM e Cassa Forense” in Diritto e Giustizia del 12.04.2013 più di 10 anni fa nel disinteresse generalizzato!

La tecnica ALMAsset Liability Management viene utilizzata nel settore bancario, assicurativo e previdenziale.

«L’asset and liability management (ALM) è il processo di gestione di attività e passività nelle banche. La crescita dell’operatività in strumenti derivati e le disposizioni sempre più rigide delle autorità di vigilanza hanno inciso molto sulle tecniche di gestione dei rischi. Inadeguati atteggiamenti della gestione dei profili di rischio hanno un potenziale altamente negativo e pregiudicano in modo serio la sana gestione delle aziende bancarie. L’asset and liabilities management è un modello che consente di misurare per tutta l’operatività finanziaria delle banche il livello di rischio di tasso e di esplicitare il potenziale di perdita o di profitti derivante da oscillazioni di tassi di mercato».(Fonte: Borsa Italiana)

«Oggi le compagnie di assicurazione e il management devono essere pronti ad affrontare il nuovo contesto economico, produrre a costi più bassi e/o elevare il servizio, rispondere al crescente livello di incertezza e di volatilità dei mercati individuando soluzioni strategiche nel medio-lungo periodo. Raccogliere questa sfida per le compagnie significa dominare l'incertezza, garantire sicurezza e generare redditività, governare variabili ed elementi quantitativi e qualitativi per identificare piani e strategie di sviluppo aziendale, obiettivi che richiedono necessariamente un'appropriata gestione tecnica e finanziaria della società.

La risposta dell'impresa assicurativa per migliorare l'analisi previsionale passa attraverso l'adozione del modello di Asset Liability Management (ALM), che rende possibile la gestione integrata dei passivi (liabilities) e degli attivi (assets), con l'obiettivo di creare valore per l'azionista, il manager, il cliente. Questo significa coinvolgere attivamente le funzioni tecnico-attuariale e finanziaria, la pianificazione strategica e il marketing». (Fonte: Franco Angeli)

Fatta questa premessa, veniamo al comparto previdenza.

L’iscritto, ex lege, ha diritto di conoscere dalla propria Cassa di appartenenza due dati:

  1. La patrimonializzazione a valore di mercato;
  2. Le passività della propria Cassa di appartenenza, meglio definite con il debito latente, che si compone delle pensioni in pagamento ma anche di tutte le promesse pensionistiche in corso di maturazione.

Ciò è possibile se l’iscritto può accedere al report ALM, invece segretato.

ALM – Asset Liability Management significa la gestione integrata delle attività e delle passività.

Lo scopo è quello di tutelare le aspettative pensionistiche degli iscritti attraverso un asset allocation degli investimenti che non sia valutato solo sulla base della ottimizzazione del profilo rischio / rendimento ma che, nella selezione degli investimenti, tenga conto anche delle passività le quali, attraverso i bilanci tecnici, sono proiettate nel tempo (30 anni più 20 oggi) su tassi di rendimento deterministici che, però, ignorano gli effetti che la volatilità delle variabili economiche / finanziarie sottostanti possono avere sia sull’evoluzione del patrimonio della Cassa che sulle obbligazioni previdenziali, cioè sul debito latente.

L’iscritto, ex lege, che versa i contributi nell’aspettativa della pensione, ha diritto di poter valutare, se ne ha le capacità, o comunque di far valutare, se la strategia utilizzata dalla sua Cassa di previdenza, sia o meno corretta.

Ne va della sua pensione e quindi la conoscenza o l’ignoranza di questi dati è fondamentale.

Questo perché, come ho ampiamente dimostrato in altri approfondimenti per chi mi legge, tra 15 – 20 anni le pensioni dei professionisti non dipenderanno più dai contributi versati ma dal rendimento del patrimonio accumulato e, quindi, saranno volatili perché legate all’andamento dei mercati finanziari.

Se la volatilità delle pensioni sia o meno in linea con l’art. 38 della nostra Carta Costituzionale è un altro problema, qui a me interessa far capire che l’iscritto non può essere tenuto all’oscuro di queste dinamiche, perché, alla fine della festa come si dice, il “gabbato” sarà solo l’iscritto, se le cose, in finanza, non dovessero raggiungere il target sperato.

Se i professionisti resteranno senza pensione si aprirà un problema sociale che richiederà, inevitabilmente, l’intervento dello Stato per “socializzare le perdite”.

La previdenza, senza lungimiranza, non esiste!

Previdenza non è prudenza ma lungimiranza, diceva la Cisl nazionale il 12 ottobre 2022!

Oggi il problema della volatilità delle pensioni dei professionisti è reale e non va sottovalutato.

Lo studio è la migliore previdenza per la vecchiaia (Aristotele).