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CAPO III-BIS - DISPOSIZIONI TRANSITORIE RELATIVE ALL’ENTRATA IN VIGORE DEL REGIME DI SOLVIBILITÀ II

SEZIONE I - Regime di applicazione immediata

Art. 344-bis - Regime di applicazione immediata

1. A decorrere dal 1° aprile 2015 l’IVASS decide sulle autorizzazioni relative a:

a) fondi propri accessori ai sensi dell’articolo 44-quinquies, commi 5, 6, 7 e 8;

b) classificazione degli elementi dei fondi propri di cui all’articolo 44-octies, commi 1, 6 e 7;

c) parametri specifici dell’impresa ai sensi dell’articolo 45-sexies, comma 7;

d) modello interno completo o parziale ai sensi degli articoli 46-bis e 46-ter;

e) stabilimento sul territorio italiano di società veicolo di cui all’articolo 57-bis;

f) fondi propri accessori di una società di partecipazione assicurativa intermedia conformemente all’articolo 216-sexies, comma 1, lettera e);

g) applicazione del modello interno di gruppo di cui agli articoli 207-octies, 216-sexies, comma 1, lettere a) e b);

h) applicazione del sottomodulo del rischio azionario basato sulla durata di cui all’articolo 45-novies;

i) applicazione dell’aggiustamento di congruità alla pertinente struttura per scadenza dei tassi d’interesse privi di rischio conformemente agli articoli 36-quinquies e 36-sexies;

l) applicazione della misura transitoria sui tassi d’interesse privi di rischio conformemente all’articolo 344-novies;

m) applicazione nella misura transitoria sulle riserve tecniche conformemente all’articolo 344-undecies.

2. Con riferimento alla vigilanza sul gruppo, a partire dal 1° aprile 2015, l’IVASS può:

a) disporre in merito all’applicazione delle disposizioni di vigilanza sul gruppo di cui ai Capi I, IV-bis e IV-ter del Titolo XV;

b) essere qualificata autorità di vigilanza sul gruppo, ai sensi degli articoli 207-sexies;

c) procedere all’istituzione di un Collegio delle Autorità di vigilanza, ai sensi dell’articolo 206-bis.

3. Con riferimento alla vigilanza sul gruppo, a partire dal 1° luglio 2015, l’IVASS può:

a) dedurre eventuali partecipazioni di cui all’articolo 216-sexies, comma 1, lettera d);

b) determinare la scelta del metodo di calcolo della solvibilità di gruppo, ai sensi dell’articolo 216-sexies, comma 1, lettera a);

c) effettuare la verifica in merito alla sussistenza di un regime di vigilanza equivalente, ai sensi degli articoli 216-sexies, comma 1, lettera e), e 220-septies;

d) prevedere l’applicazione delle disposizioni sulla vigilanza sul gruppo con gestione centralizzata dei rischi di cui agli articoli 217-quater e 217-quinquies, conformemente all’articolo 217-bis;

e) effettuare gli accertamenti di cui agli articoli 220-octies e 220-sexies;

4. A partire dal 1° luglio 2015, l’IVASS può prevedere l’applicazione di misure transitorie ai sensi della Sezione II del presente Capo.

5. Le autorizzazioni e le decisioni assunte dall’IVASS ai sensi dei commi 1, e dei commi 2 e 3, sono applicabili a partire dal 1° gennaio 2016.

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SEZIONE II - Misure transitorie

Art. 344-ter - Misure transitorie inerenti particolari tipi di imprese di assicurazione o di riassicurazione

1. Fino alle date di cui al comma 2, lettere a) e b), i Titoli I, II, III, IV, V, VI, VII, XIV, XV, XVI, XVIII del presente Codice non si applicano alle imprese di assicurazione o riassicurazione che al 1° gennaio 2016 abbiano cessato di stipulare nuovi contratti di assicurazione o di riassicurazione e si limitino ad amministrare il portafoglio esistente nella prospettiva di cessare l’attività se:

a) l’impresa ha dimostrato all’IVASS l’intenzione di cessare l’attività prima del 1° gennaio 2019; o

b) l’impresa è sottoposta a provvedimenti di risanamento di cui al Titolo XVI, Capo II, ed è stato nominato un commissario.

2. L’impresa di cui:

a) al comma 1, lettera a), è soggetta ai Titoli I, II, III, IV, V, VI, VII, XIV, XV, XVI, XVIII a decorrere dal 1° gennaio 2019 o da una data precedente qualora l’IVASS non sia soddisfatto dei progressi compiuti per la cessazione dell’attività;

b) al comma 1, lettera b), è soggetta ai Titoli I, II, III, IV, V, VI, VII, XIV, XV, XVI, XVIII a decorrere dal 1° gennaio 2021 o da una data precedente qualora l’IVASS non sia soddisfatto dei progressi compiuti per la cessazione dell’attività.

3. Le disposizioni di cui ai commi 1 e 2 si applicano se l’impresa di cui al comma 1 soddisfa le seguenti condizioni:

a) l’impresa non appartiene a un gruppo oppure, in caso contrario, tutte le imprese del gruppo cessano di stipulare nuovi contratti di assicurazione o di riassicurazione;

b) l’impresa presenta all’IVASS una relazione annuale che illustri i progressi compiuti verso la cessazione della sua attività;

c) l’impresa ha comunicato all’IVASS di applicare le misure transitorie. I commi 1 e 2 non ostano a che un’impresa operi in conformità dei titoli I, II, III, IV, V, VI, VII, XIV, XV, XVI, XVIII.

4. L’IVASS predispone un elenco delle imprese di assicurazione e di riassicurazione di cui al comma 1 e lo comunica a tutti gli altri Stati membri.

5. Ai fini e nei limiti dell’applicazione del comma 1, continuano ad applicarsi le disposizioni di cui ai Titoli I, II, III, IV, V, VI, VII, XIV, XV, XVI, XVIII nella formulazione vigente anteriormente al 1° gennaio 2016.

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Art. 344-quater - Misure transitorie inerenti l’informativa e il processo di controllo prudenziale

1. Fino al 31 dicembre 2019, il termine per la presentazione da parte dell’impresa dell’informativa annuale all’IVASS ai fini della verifica delle condizioni di esercizio di cui all’articolo 47-quater, diminuisce di due settimane per ogni esercizio finanziario, a cominciare da 20 settimane dopo la chiusura di esercizio dell’impresa in relazione all’esercizio avente fine il 31 dicembre 2016 fino al più tardi a 14 settimane dopo la chiusura di esercizio dell’impresa in relazione all’esercizio finanziario avente fine il 31 dicembre 2019.

2. Fino al 31 dicembre 2019, il termine per la presentazione da parte dell’impresa della relazione sulla solvibilità e sulla condizione finanziaria: di cui all’articolo 47-septies diminuisce di due settimane per ogni esercizio finanziario, a cominciare al più tardi da 20 settimane dopo la chiusura di esercizio dell’impresa in relazione all’esercizio avente fine il 31 dicembre 2016, fino al più tardi a 14 settimane dopo la chiusura dell’esercizio avente fine il 31 dicembre 2019.

3. Fino al 31 dicembre 2019, il termine per la presentazione da parte dell’impresa dell’informativa trimestrale all’IVASS ai fini della verifica delle condizioni di esercizio di cui all’articolo 47-quater, su base trimestrale, diminuisce di una settimana per ogni esercizio finanziario, a cominciare al più tardi da otto settimane per ogni trimestre a partire dalla chiusura del primo trimestre 2016 fino al più tardi a cinque settimane dopo la chiusura del primo trimestre 2019.

4. I termini previsti dai commi 1 e 3, aumentati di ulteriori sei settimane, si applicano all’ultima società controllante italiana di cui all’articolo 210, comma 2, con riferimento agli obblighi di informativa all’IVASS ai fini della verifica degli adempimenti sulla vigilanza sul gruppo di cui all’articolo 216-octies.

5. I termini previsti dal comma 2, aumentati di ulteriori sei settimane, si applicano all’ultima società controllante italiana di cui all’articolo 210, comma 2, con riferimento alla relazione relativa alla solvibilità di gruppo e alla condizione finanziaria di cui all’articolo 216-novies.

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Art. 344-quinquies - Misure transitorie in materia di fondi propri e investimenti

1. In deroga all’articolo 44-octies, commi 2, 3, 4 e 5, in materia di criteri per la classificazione in livelli, gli elementi dei fondi propri di base sono inseriti nei fondi propri di base di livello 1 per un periodo massimo di 10 anni a partire dal 1° gennaio 2016, se:

a) sono stati emessi entro il 1° gennaio 2016 o alla data di entrata in vigore dell’atto delegato di cui all’articolo 97 della direttiva 2009/138/CE, ove quest’ultima sia anteriore;

b) al 31 dicembre 2015 possono essere utilizzati per soddisfare il margine di solvibilità disponibile fino al 50 per cento del margine di solvibilità secondo le disposizioni legislative e regolamentari in materia di margine di solvibilità applicabili in tale data;

c) non sarebbero altrimenti classificati nel livello 1 o nel livello 2 conformemente all’articolo 44-octies, commi 2, 3, 4 e 5.

2. In deroga all’articolo 44-octies, commi 2, 3, 4 e 5, in materia di criteri per la classificazione in livelli, gli elementi dei fondi propri di base sono inseriti nei fondi propri di base di livello 2 per un periodo massimo di 10 anni a partire dal 1° gennaio 2016, se sono soddisfatte entrambe le seguenti condizioni:

a) sono stati emessi entro il 1° gennaio 2016 o alla data di entrata in vigore dell’atto delegato di cui all’articolo 97 della direttiva 2009/138/CE, ove quest’ultima sia anteriore;

b) al 31 dicembre 2015 possono essere utilizzati per soddisfare il margine di solvibilità disponibile fino al 25 per cento del margine di solvibilità legislative e regolamentari in materia di margine di solvibilità applicabili in tale data.

3. Per l’impresa che investe in titoli negoziabili e altri strumenti finanziari basati su prestiti «confezionati» emessi prima del 1° gennaio 2011, i requisiti che devono essere soddisfatti dalle imprese che «confezionano» i prestiti in titoli negoziabili e altri strumenti finanziari si applicano soltanto nell’eventualità in cui dopo il 31 dicembre 2014 siano state aggiunte o sostituite nuove esposizioni sottostanti.

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Art. 344-sexies - Misure transitorie in materia di Requisito Patrimoniale di Solvibilità

1. In deroga agli articoli 45-bis, 45-ter, comma 3, e 45-sexies, il calcolo del Requisito Patrimoniale di Solvibilità è effettuato secondo le disposizioni seguenti:

a) fino al 31 dicembre 2017 i parametri standard da utilizzare per il calcolo del sottomodulo per le concentrazioni del rischio di mercato e del sottomodulo di rischio di spread secondo la formula standard per le esposizioni verso le amministrazioni o le banche centrali degli Stati membri denominate e finanziate nella valuta nazionale di uno Stato membro sono gli stessi rispetto a quelli che sarebbero applicati alle esposizioni denominate e finanziate nella loro valuta nazionale;

b) nel 2018 i parametri standard da utilizzare per il calcolo del sottomodulo per le concentrazioni del rischio di mercato e del sottomodulo di rischio di spread secondo la formula standard sono ridotti dell’80 per cento in relazione alle esposizioni verso le amministrazioni o le banche centrali degli Stati membri denominate e finanziate nella valuta nazionale di un altro Stato membro;

c) nel 2019 i parametri standard da utilizzare per il calcolo del sottomodulo per le concentrazioni del rischio di mercato e del sottomodulo di rischio di spread secondo la formula standard sono ridotti del 50 per cento in relazione alle esposizioni verso le amministrazioni o le banche centrali degli Stati membri denominate e finanziate nella valuta nazionale di un altro Stato membro;

d) a decorrere dal 1° gennaio 2020 i parametri standard da utilizzare per il calcolo del sottomodulo per le concentrazioni del rischio di mercato e del sottomodulo di rischio di spread secondo la formula standard non sono ridotti in relazione alle esposizioni verso le amministrazioni o le banche centrali degli Stati membri denominate e finanziate nella valuta nazionale di un altro Stato membro.

2. In deroga agli articoli 45-bis, 45-ter, comma 3, e 45-sexies, in materia di calcolo del Requisito Patrimoniale di Solvibilità, i parametri standard da utilizzare per le azioni acquistate dall’impresa entro il 1° gennaio 2016, in sede di calcolo del sottomodulo del rischio azionario secondo la formula standard senza l’opzione prevista all’articolo 45-novies sono calcolati come media ponderata tra:

a) il parametro standard da utilizzare in sede di calcolo del sottomodulo del rischio azionario conformemente all’articolo 45-novies; nonché

b) il parametro standard da utilizzare in sede di calcolo del sottomodulo del rischio azionario secondo la formula standard senza l’opzione di cui all’articolo 45-novies.

3. La ponderazione relativa al parametro di cui al comma 2, lettera b), aumenta almeno linearmente alla fine di ogni anno, partendo dallo 0 per cento nell’anno avente inizio il 1° gennaio 2016 fino al 100 per cento al 1° gennaio 2023.

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Art. 344-septies - Misure transitorie in materia di misure di salvaguardia

1. In deroga all’articolo 222, commi 2-bis e 2-ter, in materia di violazione del Requisito Patrimoniale di Solvibilità e fatto salvo il comma 2-quater della medesima disposizione, se l’impresa rispetta il margine di solvibilità richiesto dalle disposizioni legislative e regolamentari in materia di margine di solvibilità applicabili al 31 dicembre 2015, ma, nel corso dell’anno 2016, non rispetta il Requisito Patrimoniale di Solvibilità di cui al Titolo III, capo IV bis, l’IVASS impone all’impresa di adottare i provvedimenti necessari per raggiungere il livello di fondi propri ammissibili a copertura del requisito patrimoniale di solvibilità o per ridurre il profilo di rischio dell’impresa al fine di garantire l’osservanza del requisito patrimoniale di solvibilità entro il 31 dicembre 2017.

2. Nei casi di cui al comma 1 l’impresa presenta all’IVASS, ogni tre mesi, una relazione concernente le misure adottate e i progressi realizzati per raggiungere il livello di fondi propri ammissibili a copertura del requisito patrimoniale di solvibilità o per ridurre il proprio profilo di rischio al fine di garantire l’osservanza del requisito patrimoniale di solvibilità.

3. L’estensione di cui al comma 1 è revocata dall’IVASS se dalla relazione sui progressi realizzati, di cui al comma 2, si evince che non vi sono stati progressi significativi nel ristabilire il livello di fondi propri ammissibili a copertura del requisito patrimoniale di solvibilità o nel ridurre il profilo di rischio al fine di garantire l’osservanza del requisito patrimoniale di solvibilità tra la data di rilevamento dell’inosservanza del Requisito Patrimoniale di Solvibilità e la data di presentazione della relazione sui progressi realizzati.

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Art. 344-octies - Disposizioni transitorie in materia di vigilanza sul gruppo

1. L’ultima società controllante italiana di cui all’articolo 210, comma 2, fino al 31 marzo 2022, può presentare all’IVASS la domanda per l’autorizzazione all’utilizzo di un modello interno di gruppo applicabile ad una parte del gruppo se l’impresa, cui si applica il modello interno di gruppo, ha sede nel territorio della Repubblica e se presenta un profilo di rischio sensibilmente diverso da quello del resto del gruppo.

2. Il regolamento IVASS di cui all’articolo 216-ter, comma 1, stabilisce le disposizioni transitorie, applicabili a livello di gruppo in deroga al Titolo XV, Capo III, in coerenza con le disposizioni transitorie di cui agli articoli 344-quinquies in materia di fondi propri, 344-sexies in materia di Requisito Patrimoniale di Solvibilità, 344-novies in materia di tassi d’interesse privi di rischio, 344-decies in materia di riserve tecniche.

3. In deroga alle previsioni di cui all’articolo 227 in materia di verifica della situazione di solvibilità di gruppo, nel caso in cui l’ultima società controllante italiana di cui all’articolo 210, comma 2, soddisfi il requisito di solvibilità corretta calcolato secondo le disposizioni legislative e regolamentari applicabili al 31 dicembre 2015 ma non soddisfi il requisito di solvibilità di gruppo di cui agli articoli 216-sexies e 216-septies (requisito patrimoniale di solvibilità di gruppo), l’IVASS impone alla società controllante di adottare i provvedimenti necessari per raggiungere il livello di fondi propri ammissibili a copertura del requisito patrimoniale di solvibilità di gruppo o per ridurre il profilo di rischio del gruppo al fine di garantire l’osservanza del requisito patrimoniale di solvibilità di gruppo entro il 31 dicembre 2017. Si applica l’articolo 344-septies, commi 2 e 3.

4. Nelle ipotesi di cui al comma 3, l’IVASS, in qualità di autorità di vigilanza sul gruppo, adotta le misure di cui all’articolo 344-septies, comma 1, nei confronti dell’impresa italiana al vertice del gruppo che non sia ultima società controllante italiana, ai sensi dell’articolo 210, comma 2. Si applicano i commi 2 e 3 dell’articolo 344-septies.

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Art. 344-novies - Misura transitoria sui tassi d’interesse privi di rischio

1. L’impresa di assicurazione o riassicurazione può applicare un adeguamento transitorio alla pertinente struttura per scadenza dei tassi d’interesse privi di rischio riguardo agli impegni di assicurazione e di riassicurazione ammissibili.

2. L’applicazione dell’adeguamento transitorio di cui al comma 1 è soggetto all’autorizzazione dell’IVASS.

3. Per ciascuna valuta l’adeguamento è calcolato come parte della differenza tra:

a)  il tasso d’interesse quale determinato dall’impresa conformemente alle disposizioni legislative e regolamentari in materia di riserve tecniche applicabili al 31 dicembre 2015;

b) il tasso effettivo annuo, calcolato come tasso di attualizzazione unico che, laddove applicato ai flussi di cassa del portafoglio di impegni di assicurazione o riassicurazione ammissibili, ha come risultato un valore equivalente a quello della migliore stima del portafoglio di impegni di assicurazione o riassicurazione ammissibili, tenuto conto del valore temporale del denaro mediante utilizzo della pertinente struttura per scadenza dei tassi d’interesse privi di rischio di cui all’articolo 36-quater.

4. La parte di cui alla lettera a) della differenza di cui al comma 3 diminuisce linearmente alla fine di ogni anno, partendo dal 100 per cento al 1° gennaio 2016 fino allo 0 per cento al 1° gennaio 2032.

5. Se l’impresa applica l’aggiustamento per la volatilità di cui all’articolo 36-septies, la pertinente struttura per scadenza dei tassi d’interesse privi di rischio di cui alla lettera b) del comma 3 corrisponde alla pertinente struttura per scadenza dei tassi d’interesse privi di rischio rettificata di cui allo stesso articolo 36-septies.

6. Gli impegni di assicurazione e di riassicurazione ammissibili comprendono unicamente gli impegni di assicurazione o di riassicurazione che soddisfano i seguenti requisiti:

a) sono originati da contratti conclusi precedentemente al 31 dicembre 2015, esclusi i rinnovi contrattuali in tale data o in una successiva;

b) le relative riserve tecniche sono state stabilite in conformità alle disposizioni legislative e regolamentari in materia di riserve tecniche applicabili al 31 dicembre 2015;

c) a detti impegni non si applica l’aggiustamento per la congruità di cui all’articolo 36-quinquies.

7. L’impresa di assicurazione o di riassicurazione che applica il comma 1:

a) non include gli impegni di assicurazione e di riassicurazione ammissibili nel calcolo dell’aggiustamento per la volatilità di cui all’articolo 36-septies;

b) non applica l’articolo 344-decies;

c) nell’ambito della relazione sulla solvibilità e sulla condizione finanziaria di cui all’articolo 47-septies, rende pubblico il fatto che applica la struttura per scadenza dei tassi d’interesse privi di rischio transitoria e quantifica l’impatto che la mancata applicazione di tale misura transitoria avrebbe sulla posizione finanziaria dell’impresa.

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Art. 344-decies - Misura transitoria sulle riserve tecniche

1. L’impresa di assicurazione o di riassicurazione può applicare una deduzione transitoria alle riserve tecniche. La deduzione può essere applicata a livello dei gruppi di rischi omogenei di cui all’articolo 36-novies, comma 1.

2. L’applicazione della deduzione transitoria di cui al comma 1 è soggetta all’autorizzazione dell’IVASS.

3. La deduzione transitoria corrisponde a una parte della differenza tra i due importi seguenti:

a) le riserve tecniche, previa deduzione degli importi recuperabili da contratti di riassicurazione e società veicolo, calcolate secondo l’articolo 36-bis alla data del 1° gennaio 2016;

b) le riserve tecniche, previa deduzione degli importi recuperabili da contratti di riassicurazione, calcolate secondo le disposizioni legislative e regolamentari in materia di riserve tecniche in vigore al 31 dicembre 2015.

4. La deduzione transitoria massima diminuisce linearmente alla fine di ogni anno, partendo dal 100 per cento a partire dal 1° gennaio 2016 fino allo 0 per cento al 1° gennaio 2032.

5. Se l’impresa, al 1° gennaio 2016, applica l’aggiustamento per la volatilità di cui all’articolo 37-septies, l’importo di cui al comma 3, lettera a), è calcolato con l’aggiustamento per la volatilità al 1° gennaio 2016.

6. Gli importi delle riserve tecniche, compreso, se applicabile, l’importo dell’aggiustamento per la volatilità, utilizzati per calcolare la deduzione transitoria di cui al comma 3, possono essere ricalcolati ogni 24 mesi o con una frequenza maggiore in caso di rilevante variazione del profilo di rischio dell’impresa. Il ricalcolo è effettuato su autorizzazione o richiesta dell’IVASS.

7. La deduzione di cui al comma 3 può essere limitata dall’IVASS qualora la sua applicazione possa comportare una riduzione dei requisiti sulle risorse finanziarie applicati all’impresa rispetto a quelli calcolati secondo le disposizioni legislative e regolamentari in materia di riserve tecniche applicabili al 31 dicembre 2015.

8. L’impresa che applica il comma 1:

a) non applica l’articolo 244-decies;

b) se non può soddisfare il Requisito Patrimoniale di Solvibilità senza applicare la deduzione transitoria, presenta una relazione annuale all’IVASS concernente le misure adottate e i progressi realizzati per ristabilire, alla fine del periodo di transizione di cui al comma 4, un livello di fondi propri ammissibili a copertura del Requisito Patrimoniale di Solvibilità o per ridurre il profilo di rischio dell’impresa al fine di ripristinare l’osservanza del Requisito Patrimoniale di Solvibilità;

c) nell’ambito della relazione sulla solvibilità e sulla condizione finanziaria di cui all’articolo 47-septies, rende pubblico il fatto che applica la deduzione transitoria alle riserve tecniche e quantifica l’impatto che la mancata applicazione di tale deduzione avrebbe sulla posizione finanziaria dell’impresa.

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Art. 344-undecies - Piano di transizione sulle misure transitorie relative ai tassi d’interesse privi di rischio e sulle riserve tecniche

1. L’impresa che applica le misure transitorie di cui agli articoli 344-novies e 344-decies e rileva che senza l’applicazione di tali misure non potrebbe rispettare il Requisito Patrimoniale di Solvibilità, ne informa immediatamente l’IVASS.

2. Nei casi di cui al comma 1, l’IVASS impone all’impresa di adottare i provvedimenti necessari a garantire l’osservanza del requisito patrimoniale di solvibilità alla fine del periodo di transizione.

3. Entro due mesi dal rilevamento dell’inosservanza del Requisito Patrimoniale di Solvibilità che deriverebbe dalla mancata applicazione di tali misure transitorie, l’impresa presenta all’IVASS un piano di transizione contenente le misure previste per raggiungere il livello di fondi propri ammissibili a copertura del Requisito Patrimoniale di Solvibilità o per ridurre il profilo di rischio al fine di garantire l’osservanza del requisito patrimoniale di solvibilità alla fine del periodo di transizione.

4. Durante il periodo di transizione l’impresa interessata può aggiornare il piano di transizione.

5. L’impresa interessata presenta all’IVASS una relazione annuale concernente le misure adottate e i progressi realizzati per garantire l’osservanza del Requisito Patrimoniale di Solvibilità alla fine del periodo di transizione.

6. L’IVASS revoca l’approvazione ad applicare le misure transitorie di cui agli articoli 344-novies e 344-decies se dalla relazione sulle misure adottate e i progressi realizzati di cui al comma 5 si evince che l’osservanza del Requisito Patrimoniale di Solvibilità alla fine del periodo di transizione non è realisticamente conseguibile.

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Art. 344-duodecies - Comunicazione di informazioni all’AEAP

1. Fino al 1° gennaio 2021 l’IVASS fornisce all’AEAP informazioni sui seguenti aspetti, in coerenza con le disposizioni dell’Unione europea:

a) disponibilità di garanzie a lungo termine nei prodotti assicurativi sul mercato italiano e comportamento delle imprese di assicurazione e di riassicurazione in quanto investitori a lungo termine;

b) il numero di imprese di assicurazione e di riassicurazione che applicano l’aggiustamento di congruità, l’aggiustamento per la volatilità, l’estensione del periodo ammesso per il risanamento ai sensi dell’articolo 222, comma 2-ter, il sottomodulo del rischio azionario basato sulla durata e le misure transitorie di cui agli articoli 344-novies e 344-decies;

c) l’impatto dell’aggiustamento di congruità, dell’aggiustamento per la volatilità, del meccanismo di aggiustamento simmetrico del fabbisogno standard del rischio azionario (equity risk charge), del sottomodulo del rischio azionario basato sulla durata relativa (duration) nonché delle misure transitorie di cui agli articoli 344-novies e 344-decies sulla posizione finanziaria delle imprese di assicurazione e di riassicurazione, a livello nazionale e in forma anonima per ciascuna impresa;

d) gli effetti, sul comportamento delle imprese di assicurazione e di riassicurazione in materia di investimenti, dell’aggiustamento di congruità, dell’aggiustamento per la volatilità, del meccanismo di aggiustamento simmetrico del fabbisogno standard del rischio azionario (equity risk charge), e del sottomodulo del rischio azionario basato sulla durata, nonché l’eventuale indebito alleggerimento dei requisiti patrimoniali;

e) gli effetti di eventuali estensioni del periodo ammesso per il risanamento ai sensi dell’articolo 222, comma 2-ter, sugli sforzi profusi dalle imprese di assicurazione e di riassicurazione per ripristinare il livello di fondi propri ammissibili destinati alla copertura del Requisito Patrimoniale di Solvibilità oppure per ridurre il profilo di rischio al fine di garantire la conformità al requisito stesso;

f) per le imprese di assicurazione e di riassicurazione che applicano le misure transitorie di cui agli articoli 344-novies e 344-decies, l’effettivo rispetto dei piani di transizione di cui all’articolo 344-undecies e le prospettive di riduzione della dipendenza dalle misure transitorie stesse, anche per quanto concerne quelle adottate o che si prevede che siano adottate dalle imprese e dall’IVASS, tenendo conto del contesto normativo dello Stato Italiano.

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Art. 344-terdecies - Disposizioni transitorie riguardanti il rispetto del Requisito Patrimoniale Minimo

1. In deroga all’articolo 222-bis, le imprese di assicurazione e di riassicurazione che, al 31 dicembre 2015, rispettano il margine di solvibilità richiesto dalle disposizioni legislative e regolamentari in vigore a tale data ma non detengono fondi propri di base ammissibili sufficienti per coprire il Requisito Patrimoniale Minimo, si conformano alle disposizioni sul Requisito Patrimoniale Minimo di cui alla Sezione IV, Capo IV-bis, Titolo III, entro il 31 dicembre 2016.

2. L’autorizzazione all’esercizio dell’attività di assicurazione o riassicurazione è revocata, ai sensi dell’articolo 242, all’impresa di cui al comma 1 che non si è conformata alle disposizioni sul Requisito Patrimoniale Minimo di cui alla Sezione IV, Capo IV-bis, Titolo III, entro il 31 dicembre 2016.

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Art. 344-quaterdecies - Obblighi di informativa sulle maggiorazioni di capitale

1. Fermi restando gli obblighi di informativa previsti da altre disposizioni di legge o regolamentari, l’impresa, sebbene siano stati comunicati i Requisiti Patrimoniali di Solvibilità ai sensi dell’articolo 47-septies, comma 2, lettera e), punto 2), sino al 31 dicembre 2020, pubblica senza separata evidenza la maggiorazione di capitale o l’impatto dei parametri specifici cui l’impresa deve ricorrere ai sensi dell’articolo 45-terdecies.

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