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CAPO III - DECADENZA E REVOCA DELL’AUTORIZZAZIONE

Art. 240 - Decadenza dall’autorizzazione rilasciata all’impresa di assicurazione

1. L’impresa di assicurazione decade dall’autorizzazione quando:

a) non dà inizio all’attività entro i primi dodici mesi;

b) rinuncia espressamente all’autorizzazione;

c) non esercita l’attività per un periodo superiore a sei mesi;

d) trasferisce l’intero portafoglio ad altra impresa di assicurazione;

e) si verifica una causa di scioglimento della società.

Qualora l’impresa non abbia dato inizio all’attività entro i primi dodici mesi ovvero non abbia esercitato la stessa per un periodo superiore a sei mesi, in presenza di giustificati motivi e su richiesta dell’impresa interessata, l’IVASS può consentire un limitato periodo di proroga non superiore a sei mesi.

2. Se l’inattività, la rinuncia o la cessazione dell’attività riguardano soltanto alcuni dei rami per i quali l’impresa di assicurazione è stata autorizzata, la decadenza concerne esclusivamente tali rami.

3. L’IVASS accerta, con provvedimento pubblicato nel Bollettino, la decadenza dall’autorizzazione e, nel caso riguardi il complesso dei rami esercitati, dispone la cancellazione dall’albo delle imprese di assicurazione e di riassicurazione. Il provvedimento è comunicato dall’IVASS alle autorità di vigilanza degli altri Stati membri, per l’adozione da parte di tali Autorità di misure idonee a impedire all’impresa di assicurazione di esercitare l’attività sul loro territorio.

3-bis. L’IVASS comunica all’AEAP ogni caso in cui un’impresa di assicurazione e riassicurazione decada dall’autorizzazione rilasciata ai fini della pubblicazione nell’elenco dalla stessa tenuto.

4. L’impresa di assicurazione limita l’attività alla gestione dei contratti in corso e non assume nuovi affari a far data dalla pubblicazione del provvedimento di decadenza. La medesima disposizione si applica nel caso di decadenza limitata ad uno o più rami di attività.

5. Le clausole di tacito rinnovo perdono efficacia con la pubblicazione del provvedimento di decadenza. Nei contratti che hanno durata superiore all’anno il contraente può recedere, mediante comunicazione scritta all’impresa, con effetto dalla scadenza della prima annualità successiva alla pubblicazione del provvedimento di decadenza.

6. Se la decadenza dall’autorizzazione consegue al verificarsi delle situazioni di cui al comma 1, lettere b), c) ed e), l’IVASS, quando ricorrono le condizioni previste all’articolo 245, non adotta il provvedimento di decadenza e propone al Ministro dello sviluppo economico la revoca dell’autorizzazione e la liquidazione coatta amministrativa dell’impresa di assicurazione.

7. Le disposizioni del presente articolo si applicano anche all’impresa di assicurazione che ha sede legale in uno Stato terzo e che è autorizzata ad operare nel territorio della Repubblica con una sede secondaria. Quando l’autorità di vigilanza dello Stato terzo ha adottato un provvedimento di decadenza nei confronti dell’impresa di assicurazione, analogo provvedimento è adottato nei confronti della sede secondaria.

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Art. 241 - Liquidazione ordinaria dell’impresa di assicurazione

1. L’impresa di assicurazione informa tempestivamente l’IVASS del verificarsi di una causa di scioglimento della società. L’IVASS, verificata la sussistenza dei presupposti per la liquidazione ordinaria nei casi previsti all’articolo 240, comma 1, approva, con il provvedimento di decadenza dall’autorizzazione o con altro successivo, la nomina dei liquidatori prima dell’iscrizione nel registro delle imprese degli atti che deliberano o dichiarano lo scioglimento della società. Non si può dar corso all’iscrizione nel registro delle imprese degli atti che deliberano o dichiarano lo scioglimento della società se non consti l’accertamento di cui al presente comma.

2. I liquidatori devono possedere i requisiti di onorabilità, professionalità e indipendenza stabiliti in attuazione dell’articolo 76. Qualora perdano i relativi requisiti, i liquidatori decadono dalla carica. Se l’assemblea non provvede alla loro sostituzione entro trenta giorni dalla conoscenza del sopravvenuto difetto dei requisiti, l’IVASS propone al Ministro dello sviluppo economico l’adozione del provvedimento di liquidazione coatta amministrativa.

3. La liquidazione si svolge secondo le norme stabilite dal codice civile, ferme restando le disposizioni in materia di riserve tecniche e di attività a copertura previste nel titolo III. I liquidatori trasmettono all’IVASS il bilancio annuale redatto secondo le disposizioni previste nel titolo VIII. L’impresa rimane soggetta alla vigilanza dell’IVASS sino alla cancellazione della società dal registro delle imprese.

4. Fermo restando quanto previsto all’articolo 245, se la procedura di liquidazione non si svolge con regolarità o con speditezza, l’IVASS, con provvedimento pubblicato sul Bollettino, può disporre la sostituzione dei liquidatori, nonché dei componenti degli organi di controllo. La sostituzione degli organi non comporta il mutamento della procedura di liquidazione.

5. Le disposizioni del presente articolo si applicano anche all’impresa di assicurazione che ha sede legale in uno Stato terzo e che è autorizzata ad operare in stabilimento nel territorio della Repubblica, fermo restando che l’efficacia dei provvedimenti adottati è limitata alla medesima sede secondaria.

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Art. 242 - Revoca dell’autorizzazione rilasciata all’impresa di assicurazione

1. L’autorizzazione è revocata quando l’impresa di assicurazione:

a) non si attiene, nell’esercizio dell’attività, ai limiti imposti nel provvedimento di autorizzazione o previsti nel programma di attività;

b) non soddisfa più alle condizioni di accesso all’attività assicurativa;

c) è gravemente inadempiente alle disposizioni del presente codice;

d) non rispetta il Requisito Patrimoniale Minimo ed ha presentato, a giudizio dell’IVASS, un piano di finanziamento manifestamente inadeguato ovvero non ha rispettato il piano approvato entro tre mesi dalla rilevazione dell’inosservanza del Requisito Patrimoniale Minimo ovvero, nel caso in cui sia soggetta a vigilanza di gruppo, non ha realizzato entro i termini stabiliti le misure previste dall’articolo 227;

e) viene assoggettata a liquidazione coatta ovvero è dichiarato lo stato di insolvenza dall’autorità giudiziaria.

2. L’autorizzazione all’esercizio del ramo della responsabilità civile per i danni causati dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti, fermo quanto previsto al comma 1, è altresì revocata nel caso di ripetuto o sistematico rifiuto od elusione all’obbligo a contrarre, di cui all’articolo 132, comma 1, o nel caso di ripetuta o sistematica violazione delle disposizioni sulle procedure di liquidazione dei sinistri di cui agli articoli 148 e 149.

3. La revoca può riguardare tutti i rami esercitati dall’impresa di assicurazione o solo alcuni di essi. Si applicano le disposizioni di cui all’articolo 240, commi 4 e 5.

4. La revoca dell’autorizzazione è disposta con decreto del Ministro dello sviluppo economico, su proposta dell’IVASS. Se la revoca riguarda tutti i rami esercitati, l’impresa è contestualmente posta in liquidazione coatta con il medesimo provvedimento e l’IVASS ne dispone la cancellazione dall’albo delle imprese di assicurazione. Il Ministro dello sviluppo economico, su proposta dell’IVASS, può tuttavia consentire che l’impresa si ponga in liquidazione ordinaria, entro un termine perentorio, quando il provvedimento di revoca sia stato adottato per i motivi indicati al comma 1, lettere a) e b).

5. Il Ministro dello sviluppo economico, su proposta dell’IVASS, dispone inoltre la liquidazione coatta se l’impresa di assicurazione, nel caso di revoca limitata ad alcuni rami, non osserva le disposizioni di cui all’articolo 240, commi 4 e 5, ovvero quando la deliberazione di scioglimento e la nomina dei liquidatori non sono iscritte nel registro delle imprese nel termine assegnato ai sensi del comma 4.

6. I decreti del Ministro dello sviluppo economico sono pubblicati nella Gazzetta Ufficiale, sono riprodotti nel Bollettino e sono comunicati dall’IVASS alle autorità di vigilanza degli altri Stati membri per l’adozione da parte di tali Autorità di misure idonee a impedire all’impresa di assicurazione di esercitare l’attività sul loro territorio.

6-bis. L’IVASS comunica all’AEAP ogni caso di revoca di autorizzazione ai fini della pubblicazione nell’elenco dalla stessa tenuto.

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Art. 243 - Revoca dell’autorizzazione rilasciata ad un’impresa di assicurazione di uno Stato terzo

1. La revoca dell’autorizzazione, rilasciata all’impresa di assicurazione che ha sede legale in uno Stato terzo per l’attività della sede secondaria nel territorio della Repubblica, è disposta, in conformità a quanto previsto dall’articolo 264, comma 1, nei casi e con le modalità e per gli effetti di cui all’articolo 242.

2. La revoca è altresì disposta quando l’autorità di vigilanza dello Stato terzo ha adottato nei confronti dell’impresa un provvedimento di revoca dell’autorizzazione all’esercizio delle attività assicurative nei rami vita o nei rami danni ovvero quando le autorità dello Stato membro che controllano lo stato di solvibilità dell’impresa medesima per il complesso delle operazioni da essa effettuate nel territorio dell’Unione europea hanno adottato analogo provvedimento per deficienze nella costituzione del Requisito Patrimoniale di Solvibilità e del Requisito Patrimoniale Minimo. Nei casi previsti dal presente comma la revoca è disposta per il complesso dei rami esercitati.

3. La revoca può altresì essere disposta quando le autorità di vigilanza dello Stato nel quale l’impresa ha sede legale hanno operato in violazione della condizione di parità e reciprocità di trattamento riservata alle imprese di assicurazione italiane ivi operanti, ovvero quando le medesime autorità hanno imposto restrizioni alla libera disponibilità dei beni posseduti in Italia dall’impresa o hanno ostacolato il trasferimento dei capitali necessari all’impresa di assicurazione per il normale esercizio dell’attività nel territorio della Repubblica.

4. L’IVASS può tuttavia consentire che l’impresa ponga in liquidazione ordinaria, entro un termine perentorio, la sede secondaria nel territorio della Repubblica quando il provvedimento di revoca è adottato per i motivi indicati al comma precedente. Il Ministro dello sviluppo economico, su proposta dell’IVASS, dispone inoltre la liquidazione coatta della sede secondaria quando la nomina dei liquidatori non è iscritta nel registro delle imprese nel termine assegnato.

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Art. 244 - Decadenza e revoca dell’autorizzazione rilasciata all’impresa di riassicurazione

1. La decadenza dall’autorizzazione rilasciata all’impresa di riassicurazione è disposta nei casi previsti dall’articolo 240, comma 1. Si applicano le disposizioni di cui agli articoli 240, commi 2, 3, 3-bis, 4, 5 e 6, e 241, commi 1, 2, 3 e 4, intendendosi i rinvii come riferiti alla corrispondente disciplina delle imprese di riassicurazione.

2. La revoca dell’autorizzazione rilasciata all’impresa di riassicurazione è disposta nei casi previsti dall’articolo 242, comma 1. Si applicano le disposizioni di cui all’articolo 242, commi 3, 4, 5, 6 e 7, intendendosi i rinvii come riferiti alla corrispondente disciplina delle imprese di riassicurazione.

3. Le disposizioni del presente articolo si applicano anche all’impresa di riassicurazione che ha sede legale in uno Stato terzo e che è autorizzata ad operare in stabilimento nel territorio della Repubblica, fermo restando che l’efficacia dei provvedimenti adottati è limitata alla medesima sede secondaria. Quando l’autorità di vigilanza dell’impresa di riassicurazione ha disposto la decadenza o la revoca dell’autorizzazione all’esercizio delle attività riassicurative, analogo provvedimento è adottato nei confronti della sede secondaria.

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