Codice di Napoleone il Grande pel Regno d’Italia
Milano, 1806, in 4°, cm 27 x 21
Legatura, piena pelle coeva con impressioni in oro ai piatti, tagli rossi. Piatto inferiore in parte più scuro, pelle un poco lisa.
pp. XXXIV (su XXXVI perchè manca l'occhietto), più pp. 633 più Tavola delle distanze da Milano a tutti i Capo-luoghi dei Dipartimenti, testo francese e italiano a fronte con traduzione in latino a piè di pagina. Leggero alone al margine interno bianco da pp. 560 in fine, alcuni segni a pastello lilla alle pagine VII e XIII dell'indice. Edizione originale rara e ricercata.
Note sull’autore
Per disposizione statutaria del 5 giugno 1805, dieci giorni dopo l’incoronazione dell’Imperatore in Re d’Italia, il Code Civil venne tradotto in italiano e in latino da apposita commissione, ed approvato con decreto imperiale del 6 gennaio 1806, nel quale si prescrive che il codice andrà in vigore in tutto il regno dal giorno I° aprile dello stesso anno, che la sola traduzione italiana avrà forza di legge nei tribunali, e che dal giorno medesimo il diritto comune, le ordinanze, la consuetudini, gli statuti generali e locali dovevano cessare d’esistere. Esemplari autentici del codice furono trasmessi ai singoli tribunali, i quali solennemente li ricevettero e custodirono nei loro archivi quasi come il volume sacro delle leggi. “Nel suo complesso il codice francese è fra tutti i codici contemporanei la più alta espressione legislativa della uguaglianza e della libertà civile, la vera conquista non peritura della grande rivoluzione.” (Del Giudice).
[Proposte dellaLibreria Giuridica Bonfanti Giuliano di Bonfanti Luigi per i lettori di Filodiritto]