De Jure Belli ac Pacis Libri III con le note di Cocceio
Grotii Hugonis,
Stampato da Ex Officina Bousquetiana, a Lausannae, 1758
Dimensioni in 4° | cm 24 x 18
Pagine tomi 5, I°: Ritratto di Grozio più 9 cc-nn.; pp. LIV-104; 416; II°: pp. 743; III°: Frontespizio più 669 pp. N.B. Manca il Ritratto di Cocceio; IV°: pp. 638 più 1a c.b.; V°: pp. XVI-668 (mal cifrate 672) più 60 pp.
Piena pergamena coeva
Note sull'autore
La più completa delle edizioni di Grozio arricchita da varie note e con il tomo V° interamente curato da Cocceio di Dissertationes inerenti il De Jure Belli ac Pacis ed il Diritto Naturale. Giurista, filosofo, teologo e filologo olandese (Deft 1583 - Rostock 1645). Considerato il fondatore del diritto naturale, o giusnaturalismo, moderno, nella sua opera principale De iure belli ac pacis (1625), in cui sostenne l'esistenza di un diritto internazionale, si avverte un maggiore distacco da preoccupazioni di ordine teologico e un più vivo senso di autonomia della ragione rispetto a un Tommaso o a un Suarez, alle cui dottrine possono essere avvicinate alcune sue formulazioni. La mentalità di G. è quella di un umanista cristiano, di tradizione erasmiana; egli cerca, al di sotto di un sistema teologico o di un sistema di norme giuridiche, una trama razionale che ne costituisce l'essenza e che sorregge le altre componenti non sostanziali.
[Proposte della Libreria Giuridica Bonfanti di Bonfanti Luigi per i lettori di Filodiritto]