x

x

Francesco Tagliente

Prefetto Dott. Francesco Tagliente

Il Prefetto Francesco Tagliente nasce a Crispiano (TA) il 6 giugno 1949. Fino a 18 anni vive in famiglia insieme con il padre Donato, reduce di 4 campagne di guerra e della deportazione in Germania nel campo di concentramento nazista di Kustrim, e con la madre Maria Addolorata Greco.

La sua è stata una vita dedicata allo sport, all’Amministrazione della Pubblica Sicurezza e soprattutto al Servizio della gente. Ha contribuito allo sviluppo dello sport e della cultura ed ha promosso un nuovo modello di pianificazione e gestione della sicurezza delle città e delle manifestazioni di piazza.

Nello svolgimento del suo servizio, ha scalato i gradini più elevati della gerarchia professionale: da Agente - Atleta Azzurro di lotta greco-romana probabile olimpico per i giochi di Monaco del ’72 - a Questore di Firenze e di Roma e infine Prefetto di Pisa.

Francesco Tagliente si è inoltre distinto ed affermato in ambito sportivo: Stella d’Oro al Merito Sportivo del CONI, Medaglia d’oro al merito sportivo della Federazione italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali e Medaglia d’oro della FIFA conferitagli a conclusione dei campionati mondiali di calcio Berlino 2006.

In ambito calcistico ha operato in prima persona, avviando un percorso di dialogo con le tifoserie, che ha contribuito ad accrescere la presenza delle famiglie con bambini allo stadio, sperimentando con successo prima allo stadio di Empoli per oltre un anno e poi a Firenze il modello per la gestione della sicurezza con la Polizia fuori dagli stadi anche in occasione di gare internazionali. Per il suo impegno in questo campo, è considerato il padre storico dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive e promotore della normativa antiviolenza negli stadi, dall’arresto in flagranza differita alla carta del tifoso, dall’abbattimento delle barriere alla gestione delle partite con i reparti antisommossa lontani dagli stadi. La sua gestione ha fatto parlare anche la stampa estera di “modello italiano”. Privilegiando “l’inchiostro” alle cariche con lacrimogeni e manganello, è riuscito a portare la sicurezza sugli spalti (riferimento particolare ad un derby serale Roma Lazio) fino a 5.000 bambini.

Sul fronte della gestione dell'ordine pubblico, attraverso la politica del "doppio binario", ha assicurato il bilanciamento tra il diritto a manifestare e le esigenze della città, garantendo allo stesso tempo rigore in relazione agli illeciti registrati.

A Firenze, Roma e Pisa ha elaborato e dato attuazione a progetti pluriennali finalizzati a garantire ai cittadini il diritto di "essere e sentirsi sicuri", con interventi volti a favorire la pronta accessibilità ai servizi e agli uffici di polizia e la qualità della risposta da parte degli operatori. Tra i successi dei servizi resi al cittadino si ricordano in particolare i progetti “113 - Pronto in sei secondi” e “Passaporto sotto casa in sette giorni”.

Tagliente è stato anche antesignano della "Spending Review", avviando e portando avanti (a Firenze, Roma e Pisa sin dal 2007) attività importanti per il contenimento dei costi di gestione, anche con la dismissione degli immobili adibiti a servizi istituzionali in locazione passiva in favore di quelli demaniali, ponendosi inoltre da protagonista della politica del risparmio energetico.

Una vita al servizio della gente, dunque, tenendo in cima la scala dei valori la persona umana. Particolarmente attento alla prevenzione delle tragedie familiari, frequenti a causa della crisi economica, a Pisa ha istituito il “Servizio di Ascolto e Sostegno”, grazie al quale è stato possibile trovare una soluzione alle difficoltà di coloro che versano in situazioni di disagio.

A conclusione del suo servizio attivo, quale promotore di un nuovo diverso rapporto di intesa con la società civile, gli è stato dedicato un libro: “Buone pratiche a Palazzo Medici” in cui emerge la sua figura - come è stato definito dalla stampa - di “Prefetto facilitatore”, “Prefetto di ferro dal cuore d’oro” e “Sarto istituzionale”.

Per tali ragioni, gli sono state concesse cittadinanze onorarie, Benemerenze e premi alla carriera:

“Per l’impegno dimostrato nella promozione e divulgazione dei principi e dei valori incarnati nei simboli della Repubblica su cui si fonda lo Stato democratico e pluralista delineato dalla Costituzione repubblicana, riuscendo sempre a coniugare la necessità di adempiere ai doveri dello Stato con le esigenze di rispetto dell’individuo come persona umana, della sua individualità e delle sue legittime aspettative”.