Schedoni. Codice di Pubblica e Pratica Morale

Schedoni. Codice di Pubblica e Pratica Morale ovvero dell’influenza che la Morale ha sul Pubblico Costume. Quarta edizione notabilmente accresciuta dall’Autore.
Schedoni Pietro
Stampato da Tip. della Biblioteca Cattolica
Stampato a Napoli, 1828
In 8° | cm 22
Sono 2 tomi di pp. XV-334, VI-311.
mz-pelle coeva.
Nel libro lo Schedoni affronta una miriade di questioni attinenti all’etica e alla società: il governo, le riforme, la pena di morte, la prigionia e l’insalubrità delle carceri, la prostituzione, le osterie, i balli, i giochi, il lusso, il teatro, l’opera lirica, i romanzi, i ciarlatani “cantambanchi”, i bagni pubblici, l’uso di gettare generi alimentari o denari al popolo, la povertà e il soccorso ai poveri, gli istituti pii, gli operai senza lavoro in inverno, le carestie, gli orfani e gli orfanatrofim, la guerra e la crudeltà militare, il duello, religione e ateismo, il divorzio, il celibato ecclesiastico, le monache, il catechismo, i pellegrinaggi...
Note sull’opera
Sparse leggere fioriture.
Note sull’autore
Schedoni Pietro
Pietro Schedoni (Sassuolo, 1759-Modena, 1835) “fu chiamato il creatore dell’etica sperimentale per un’opera, dal titolo Influenze Morali (Modena 1810), in cui, presupponendo i principii morali già stabiliti, ne considera gli effetti sugli usi e costumi dei popoli e suggerisce ai governi la maniera migliore di attuarli nelle pubbliche leggi per il conseguimento del massimo bene della società”.
[Proposte della Libreria Giuridica Bonfanti di Bonfanti Luigi per i lettori di Filodiritto]