“Uno Specialista” Ritratto di un criminale moderno

Un Specialiste: portrait d’un criminel moderne
“Uno Specialista” Ritratto di un criminale moderno
“Uno Specialista” Ritratto di un criminale moderno

A cura di Luca Martini.

Regia: Eyal Sivan, Austria, Belgio, Francia, Germania, Israele, 1999, 128', [versione originale sottotitolata], con Rutger Hauer, Embeth Davidtz, Ian Holm, Stuart Townsen, Noah Taylor, Sean McGinley.

Giudizio: 7

Trama: Il film, realizzato con le registrazioni originali del processo che si tenne a Gerusalemme nel 1961, ricostruisce l'agghiacciante resoconto del processo ad Otto Adolf Eichmann, uno specialista del crimine, burocrate solerte e puntiglioso, che organizzò tra il '41 e il '45 il trasporto dei deportati ebrei, polacchi, sloveni e gitani verso i campi di concentramento. Il regista, che seleziona con abilità le fasi del dibattimento, omettendo persino il verdetto finale, riesce a rendere a pieno come l'imputato sia stato capace di eseguire ordini con perfetta obbedienza, convinto di non dover fare altro che il “proprio dovere”.

Critica: teso, asciutto, ben diretto ed interpretato, è una chiara versione etica del processo ad uno dei più grandi criminali nazisti. Due delle 350 ore del processo ad Eichmann, un mediocre ed amorale burocrate. Può un uomo non rendersi conto del genocidio perpetrato? Tre anni di lavoro per un film che ha utilizzato come fonte principale il testo di H. Arendt, La banalità del male.Eichmann a Gerusalemme, pubblicato in Italia da Feltrinelli