Athos Vianelli - IRNERIO
Irnerio, secondo la tradizione, fu colui che dette vita, poco prima del 1090, alla antichissima Università di Bologna. Egli, infatti, che già insegnava nella città la grammatica e la logica, incominciò a studiare, ad approfondire e ad analizzare in pubblico le famose «Pandette» di Giustiniano, nelle quali si compendiava tutta la sapienza giuridica dell’antica civiltà romana.
Secondo una notizia che ci viene fornita da un’antica cronaca tedesca, sembra che Irnerio intraprendesse ufficialmente l’insegnamento del Diritto romano dietro sollecitazione della contessa Matilde di Canossa, vicari a in Italia del Re Enrico V; ciò fa quindi supporre che l’opinione pubblica qualificata del tempo, rappresentata autorevolmente in questo caso da Matilde di Canossa, riconoscesse alla città di Bologna una particolare attitudine e preparazione per la rinascita e l’insegnamento del Diritto romano. Sappiamo infatti che già esistevano a Bologna fiorenti scuole private di Diritto.
Da Roma, attraverso Ravenna, il Diritto romano giunge quindi ai popoli del tardo medioevo tramite Bologna, dove Irnerio ne interpreta sulle pagine dei testi antichi le immagini e le parole apponendovi sotto od ai margini le spiegazioni grammaticali e specifiche a forma di note, le quali, usando un vocabolo greco, furono chiamate «glosse». Da Irnerio si diparte la grande scuola bolognese del diritto che si esplicò nello studio e nell’analisi delle fonti giuridiche antiche, nonché nella indicazione accurata e metodica dei parallelismi della legge nel corso del tempo.
Con Irnerio iniziano i grandi maestri bolognesi del diritto, quei cosiddetti «Glossatori» che daranno maggiore consistenza e forma più pratica allo studio ed all’insegnamento delle leggi romane, diffondendo le fra tutti i popoli.
[Athos Vianelli, Profili di bolognesi illustri, Tamari Editori, Bologna, 1967]