Bruno Leoni (1913-1967) LA LIBERTÀ E LA LEGGE
Il giurista romano era una specie di scienziato: gli oggetti della sua ricerca erano le cause che i cittadini sottoponevano al suo studio, proprio come gli industriali oggi potrebbero sottoporre a un fisico o a un ingegnere un problema tecnico dei loro impianti o della loro produzione. Perciò il diritto privato romano era qualcosa che doveva essere descritto o scoperto, non qualcosa che doveva essere decretato. Nessuno promulgava queste leggi, e nessuno poteva cambiarle esercitando il suo arbitrio personale... Questo non significava immutabilità: ma certamente nessuno andava a letto la sera facendo i suoi progetti sulla base di una norma esistente, solo per alzarsi la mattina dopo e scoprire che la regola era stata rovesciata da una innovazione legislativa.
[Traduzione di Maria Chiara Pievatolo, Liberilibri, Macerata, 1995, p. 95]
Il giurista romano era una specie di scienziato: gli oggetti della sua ricerca erano le cause che i cittadini sottoponevano al suo studio, proprio come gli industriali oggi potrebbero sottoporre a un fisico o a un ingegnere un problema tecnico dei loro impianti o della loro produzione. Perciò il diritto privato romano era qualcosa che doveva essere descritto o scoperto, non qualcosa che doveva essere decretato. Nessuno promulgava queste leggi, e nessuno poteva cambiarle esercitando il suo arbitrio personale... Questo non significava immutabilità: ma certamente nessuno andava a letto la sera facendo i suoi progetti sulla base di una norma esistente, solo per alzarsi la mattina dopo e scoprire che la regola era stata rovesciata da una innovazione legislativa.
[Traduzione di Maria Chiara Pievatolo, Liberilibri, Macerata, 1995, p. 95]