Caio Giulio Cesare (100 a.C.?-44 a.C.) LA GUERRA CIVILE

2. Chiusi i comizi, c’era il problema, in tutta Italia, che il credito era molto in ribasso e quello di un’insolvenza molto diffusa; perciò Cesare predispose delle commissioni di arbitri al posto dei giudici ordinari. Essi dovevano fissare la stima di beni mobili e immobili rapportata al periodo precedente alla guerra, e in questa misura i creditori dovevano essere regolarmente soddisfatti.

3. Il provvedimento mirava a dissolvere o per lo meno ad attenuare la paura della pubblicazione di nuovi registri dove i vecchi debiti fossero cassati - e tali timori sorgono quasi sempre dopo lo scoppio di una guerra e dopo rivolgimenti di politica interna - e poi servivano a mantenere una pubblica credibilità del debito.

(Commentario III, 1)

[Traduzione di Enrico Oddone, "I classici di storia", Rusconi Editore, Milano, 1976, p. 153]