Carlo Dossi: come passare gli esami

Carlo Dossi: come passare gli esami
Carlo Dossi: come passare gli esami

Del modo di passare gli esami. Regola generale, ogni uomo vuol essere adulato. Un professore non udrà mai nessuno più volentieri di sé medesimo: quindi guai a chi, in un esame, fa pompa delle proprie teorie o di quelle che vengono da altre cattedre! Inoltre, giovano assai certe piccole attenzioni, fatte ai costumi, alle velleità, ai pregiudizi dell’esaminatore. Per es. all’esame di Barinetti dell’Università di Pavia, lo studente che desiderava avere bei punti, dovea recarsi, abbigliato di nero, coi guanti e l’aria severa; a quello invece di Lazzarini della stessa Università, profess. Repubblicano, bisognava presentarsi con mantellaccio, cappellaccio, cera spavalda, colle mani sguantate e possibilmente sudicie. Così all’esame di Vidari di Diritto Commerciale, serviva assai il tener fra le mani quel fascicolo dell’Archivio Giuridico in cui Vidari avea stampato un articolo - all’esame di Nova, il candidato dovea mostrarsi entusiasta dell’olio di Merluzzo (di cui Nova si ungeva quotidianamente) - all’esame di Buccellati, entusiasta dell’ordine giuridico etc. etc.

[Carlo Dossi, Corruzioni, Le note azzurre manipolate da Giorgio Dell’Arti, Edizioni Clichì, 2015, p.79-80]