Donatien-Alphonse-Francois de Sade (1740-1814) IL GIUDICE BEFFATO

Se punissimo solo i crimini comprovati, ci potremmo concedere il piacere di trascinare al patibolo i nostri simili quattro volte al secolo, ed è l’unico mezzo che abbiamo per farci rispettare. Vorrei sapere che cosa diventerebbe un parlamento se avesse la borsa sempre aperta alle necessità dello Stato, non facesse mai rimostranze, registrasse tutti gli editti e non ammazzasse nessuno: sarebbe un’assemblea di balordi cui nessuno farebbe caso ... Coraggio, presidente, coraggio, hai fatto solamente il tuo dovere, amico mio: lascia pure sbraitare i nemici della magistratura, non riusciranno mai a distruggerla. Il nostro potere, fondato sulla debolezza dei re, durerà quanto la monarchia, e Dio voglia per i sovrani che non finisca per rovesciarli.

[Sellerio Editore, Palermo, 2002, p.88].