Francesco Majani COSE ACCADUTE NEL TEMPO DI MIA VITA

Alle ore sei e un quarto si prendessimo da Negozio da San Paolo per andare a Casa Bassi, io e Giuseppe andassimo d’avanti, Pietro e Marchesini erano di dietro, quanto fossimo in Computisteria vi era il Sig:r Bassi col suo Maestro di Casa Sig:r Gaetano Chiarini ma il Sig:r Roversi col Dottor Ferri non erano ancora arrivati, ma pocco tardarano. Quanto fossimo tutti uniti a sedere attorno ad’una tavola, la prima cosa fu di far conossere al Sig:r Roversi che non vi è quella differenza che lui dice nella Misura, il quale per questo mottivo disse che doppo la Stipulazione mi avrebbe fatto una lettera di cautela separata dalla scrittura.

Indi il Notaro Dottor Ferri cominciò a leggere la seguente.

Governo Pontificio.

Bologna il quattro 4 Luglio 1854

Col presente Atto da valere in ogni miglior modo di ragione, Si dichiara essere

stato fra li Signori Francesco quondam Giuseppe Majani, e Carlo quondam

Isidoro Roversi, ambi di Bologna, stabilito e convenuto il seguente contratto

negli infradicendi termini e cioè.

Il sudetto Signor Francesco Majani di spontanea e deliberata volontà, e coll’inteligenza tanto della di lui Moglie che dè suoi Nipoti conforme esso dice e

dichiara, Vende ed aliena al prefatto Signor Carlo Roversi che p sè e suoi

compra ed’aquista.

Due Predi uniti denominati = Primo e Secondo = posti nella Parrochia di Quarto Superiore di questa Provincia, con sovraposti vasti fabbricati per uso Padronale, Colonici, e da pigionanti, di Semina in corpo Corbe dieci 10 Frumento oltre la Canepa. Che confinano con pubbliche strade, e con beni dell’Ospitale Azzolini e forse ec.

E ciò per lo prezzo concordemente fissato e stabilito nella somma di Romani Scudi Sei Milla e novecento sc. 6900 = e sotto li seguenti patti.

l°. Che in detta Vendita siano compresi tutti gli infissi esistenti tanto nel Casino padronale che negli altri fabbricati, le sementi di parte Padronale, letaglie per li furaggi, Navazzi da Uva, le scorte ed’ altro esistenti nei detti fondi, nonchè il Tellone alla porta del Casino con Sua armatura.

2°. Detti beni si vendono e garantiscano liberi da qualunque peso vincolo ed’Ipoteca, tanto per parte del Sig:r Venditore che dè suoi autori.

3°. li sopra stabilito prezzo di sc. 6900 verrà dal Sig:r Compratore pagato in quanto a Scudi tremilla sc. 3000 alla fine del Dicembre 1856, ed’i rimanenti Scudi Tremilla e Novecento sc. 3900 entro l’Anno 1860 colla corrisposta nel fratanto del frutto alla regola del Cinque 5 per cento all’Anno, incominciando dal primo di Novembre del corrente Anno 1854 Epoca in cui vuolsi per ogni effetto di ragione protratta la presente Vendita, cosichè rimarrano a carico del Sig:r Venditore le Tasse qualunque fino a tutta la sesta ratta del corrente Anno 1854 Pagabile tale frutto in due eguali ratte, e cioè la mettà alla fine di Agosto, e l’altra mettà alla fine di Dicembre d’ogni Anno perchè così ec.

4°. Che sia sempre in facoltà del Sig:r Roversi o Suoi di francare il sudetto prezzo anche in una sol volta, o nelle due ratte di cui sopra prima delle epoche superiormente stabilite, premesso però un avviso anche amichevole al Sig:r Majani di Sei Mesi con obbligo nel medesimo Signor Majani di giustificare in precedenza la piena libertà dei sud:i Beni.

5°. Che li pagamenti Tanto del detto prezzo che dei relativi frutti debbono eseguirsi in effetive monete di fino Argento e d’Oro al corso e costo di questa piazza, escluso per espresso patto il Rame, le Cedole, Boni, e la Carta monetata qualunque anche avesse corso coattivo per disposizione di Legge perche così ec.

6°. Il Bestiame esistente sui predetti Beni di ragione del venditore Sig:r Franco Majani verrà aquistato dal Compratore Sig:r Carlo Roversi al prezzo di Stima da farsi entro il Mese di Ottobre pO. VO. da due periti da nominarsi uno per parte, ed’in caso di discordia dal terzo da eleggersi di comune consenso, ed’il relattivo prezzo verrà dal Sig:r Roversi pagato al Sig:r Majani entro l’Ottobre 1856 colla corrisposta del frutto alla regola del cinque 5 per cento all’ Anno, dal 1° Novembre po: vo: fino al pagamento del prezzo stesso.

7°. Entro il corrente Anno 1854 verrà ridotto questo contratto a formale Rogito a tottale spese del Sig:r Compratore, restando però a carico del Sig:’ Majani quelle occorenti per la giustificazione della proprietà e libertà dei venduti Beni.

8°. A vieppiù garantire il Sig:r Majani o suoi il pontuale pagamento del sudetto prezzo e relativi frutti alle sopra fissate scadenze non che le altre obbligazioni tutte del Signor Roversi assunte.

L’Illustrissimo Signor Raffaelle Bassi quondam Giuseppe sebbene sappia di non essere in alcun modo tenuto, pure volendo essere, si è costituito e si costituisse di lui solidale Fidejussore espromissore e garante a favore del Sig:’ Majani o suoi eco

Volendo per tutto ciò essere tenuto ed’ obbligato come fatto suo proprio e particolare, con rinunzia a qualsiasi benefizio e specialmente a quelli dell’ordine escussione e divisione e più rei debendi, della cui importanza se nè dichiara edotto.

Per l’esatta osservanza ec. ec.

Francesco Majani

Carlo Roversi.

Raffaelle Bassi Sigurtà Solidale.

Giuseppe Majani approvo il sudetto contratto.

Pietro Majani approvo il Sud:o Contratto.

Francesco Ferri Testimonio alle sudette firme.

Gaetano Chiarini testimonio come sopra.

i Pompeo Marchesini Testimonio come sopra.

Doppo ciò il Sig:r Roversi mi fece la seguente lettera per la differenza della

misura delle Tornature.

Signor Francesco Majani Stimattissimo.

Sebbene nella Scrittura privata d’oggi portante la Compra da me fatta dei due

suoi Fondi di Quarto risulti che il prezzo stabilito dei medesimi sia di Romani sc. 6900, pure per servire alle prestabilite intelligenze le dichiaro che quante volte la Misura dei detti due fondi risulti non minore di Bolognese Tornature Cinquantasei Tavole Settantotto e Piedi Sesantotto Tor N 56:78:68 = cosichè verrà portato a sc. 6940 pagabili nei modi e termini stabiliti nella detta scrittura a cui ec.

Tanto le serva di norma e mi protesto

Bologna 4 Luglio 1854. Suo Dev. o Servo

Carlo Roversi.

Motivi e conseguenze di questo Contratto.

Stante tutto il sucesso della sudetta narrativa, due cose mi abbagliarano, la prima che mi sembrava di vendere molto bene ed’ a caro prezzo, La seconda li nome del Signor Raffaelle Bassi per sigurtà. Indi poi non conossevo a fondo il Signor Roversi che doppo mi trovavo molto pentito di essermi messo sia nel contratto di Vendita e peggio poi per l’ Mfitanza tanto più che io avevo tutt’altro nella mia mente, fuorchè di fare nè l’uno nè l’altro dei sudetti contratti.

Se il Roversi avesse mantenuta la parola di sciogliere il contratto mi sarebbe stata la più gran consolazione come avessi vinto un grosso temo al lotto, che mi sarei tenuto volontieri li miei due fondi e se li vendei fu per ripputazione e per diffinire tutte le cose già dette.

(A cura di Angelo Varni, Marsilio, 2003, pp.247-249)