Franco Franceschi e Ilaria Taddei: Le città italiane nel Medioevo

... La sostanza dell’accordo stava da un lato nell’impiego dell’artigiano a insegnare lealmente al discepolo i segreti del mestiere e ad assicurargli il mentenimento, dall’altro nella promessa di quest’ultimo di imparare volenterosamente, di risiedere regolarmente con il maestro, di obbedirgli eseguendo ogni compito da lui stabilito. Quest’ultima clausola, in realtà, poteva giustificare carichi di lavoro eccessivi o l’imposizione di mansioni che bene poco avevano a che vedere con le finalità della formazione professionale.

[Franco Franceschi, Ilaria Taddei, Le città italiane nel Medioevo XII-XIV secolo, il Mulino, 2012, p. 101] ... La sostanza dell’accordo stava da un lato nell’impiego dell’artigiano a insegnare lealmente al discepolo i segreti del mestiere e ad assicurargli il mentenimento, dall’altro nella promessa di quest’ultimo di imparare volenterosamente, di risiedere regolarmente con il maestro, di obbedirgli eseguendo ogni compito da lui stabilito. Quest’ultima clausola, in realtà, poteva giustificare carichi di lavoro eccessivi o l’imposizione di mansioni che bene poco avevano a che vedere con le finalità della formazione professionale.

[Franco Franceschi, Ilaria Taddei, Le città italiane nel Medioevo XII-XIV secolo, il Mulino, 2012, p. 101]