Frédéric Bastiat (1801-1850) PROPRIETÀ E LEGGE
Ma mi chiedo se questa dichiarazione non sia stata introdotta nelle nostre carte - per così dire - istintivamanete, a titolo di fraseologia, di lettera morta, e soprattutto se essa sia al fondo di tutte le convinzioni sociali.
Se è vero, come si dice, che la letteratura è l’espressione della società, è lecito nutrire dei dubbi al riguardo; dopo aver rispettosamente salutato il principio della proprietà, i pubblicisti non si sono mai sottratti alla tentazione di invocare l’intervento della legge, non per fare rispettare la Proprietà, ma per modificare, alterare, trasformare, equilibrare, ponderare e organizzare la proprietà, il credito e il lavoro.
Ma questo presuppone che si attribuisca alla Legge, e dunque al Legislatore, un potere assoluto sulle persone e sulle proprietà.
[Testi dal Journal des Economistes, Traduzione di Carlo Lottieri, in Contro lo Statalismo, Liberilibri, Macerata, 1994, p.22]