Friedrich August von Hayek (1899-1992) LA SOCIETÀ LIBERA

La concezione della libertà sotto la legge, ..., si fonda sull’asserzione che quando obbediamo alle leggi, intese come norme generali e astratte stabilite senza tener conto del loro applicarsi a noi, non siamo soggetti alla volontà di altri e, pertanto, siamo liberi. In quanto il legislatore non conosce tutti i casi individuali cui la legge sarà applicata, e il giudice che le applica non ha nessuna possibilità di scelta nel tirare le conclusioni (che derivano dalla legislazione vigente e dagli aspetti individuali del caso in giudizio), si può affermare che le leggi e non gli uomini governano. La legge non è arbitraria proprio perchè la norma è stabilita nell’ignoranza del caso individuale e nessuna volontà umana avrà deciso la corcizione usata per garantirla. Tuttavia ciò è vero solo se per "legge" intendiamo le norme generali che si applicano uniformemente a tutti. Questa generalità è, probabilmente, il più rilevante aspetto di quel carattere della legge che abbiamo definito "astrattezza". Una vera legge come non dovrebbe nominare nulla di particolare, così non dovrebbe nemmeno indicare specificamente una persona o un gruppo di persone.

[Edizioni SEAM, Roma, 1998, pp.210-211]

La concezione della libertà sotto la legge, ..., si fonda sull’asserzione che quando obbediamo alle leggi, intese come norme generali e astratte stabilite senza tener conto del loro applicarsi a noi, non siamo soggetti alla volontà di altri e, pertanto, siamo liberi. In quanto il legislatore non conosce tutti i casi individuali cui la legge sarà applicata, e il giudice che le applica non ha nessuna possibilità di scelta nel tirare le conclusioni (che derivano dalla legislazione vigente e dagli aspetti individuali del caso in giudizio), si può affermare che le leggi e non gli uomini governano. La legge non è arbitraria proprio perchè la norma è stabilita nell’ignoranza del caso individuale e nessuna volontà umana avrà deciso la corcizione usata per garantirla. Tuttavia ciò è vero solo se per "legge" intendiamo le norme generali che si applicano uniformemente a tutti. Questa generalità è, probabilmente, il più rilevante aspetto di quel carattere della legge che abbiamo definito "astrattezza". Una vera legge come non dovrebbe nominare nulla di particolare, così non dovrebbe nemmeno indicare specificamente una persona o un gruppo di persone.

[Edizioni SEAM, Roma, 1998, pp.210-211]