Friedrich Schiller (1759-1805): MARIA STUART

Atto I - Scena VII

MARIA

Voglio essere giusta con voi! Siatelo anche voi con me... Si dice che vogliate il bene di questo stato, della vostra Regina, che siate incorruttibile, vigile, infaticabile .... Voglio

crederlo. Non vi governa l’interesse personale, ma solo la volontà di giovare al vostro sovrano, al Paese. Appunto per questo, nobile lord, fate attenzione che l’interesse dello stato non vi appaia giustizia. Non dubito che accanto a voi, tra i miei giudici, siedano ancora dei nobili uomini. Ma essi sono protestanti, zelanti del bene dell’Inghilterra, e devono giudicare me, la regina di Scozia, la papista! L’Inglese non può essere giusto con lo Scozzese: è un antichissimo detto... perciò fin dai remoti tempi dei padri è consuetudine che nessun Inglese possa testimoniare in giudizio contro uno Scozzese, e nessuno Scozzese contro un Inglese. Dalla necessità è nata questa strana legge; un significato profondo è nelle antiche usanze: si deve rispettarle, milord... la natura ha gettato questi due popoli focosi sulla stessa zattera nell’Oceano, ma l’ha spartita in modo ineguale, imponendo loro di lottare per essa. Solo l’angusto letto del Tweed separa questi spiriti appassionati;spesso il sangue dei combattenti si è mischiato alle sue onde. Da mille anni, la mano alla spada, essi si guardano minacciosi dalle due sponde. Non c’è stato nemico che abbia attaccato l’Inghilterra al quale gli Scozzesi non si siano alleati; non c’è stata guerra civile che abbia incendiato le città della Scozia a cui gli Inglesi non abbiano dato la loro esca. E quest’odio non si spegnerà fino a che un solo Parlamento non riunirà fraternamente i due popoli, ed un solo scettro governerà tutta l’isola.

[Traduzione di Maria Segre Consigli, Milano, Edizioni per il Club del Libro, 1962, p. 323].