Giuristi che leggono giuristi che scrivono

I giuristi e le arti
Giuristi che leggono giuristi che scrivono
Giuristi che leggono giuristi che scrivono

I giuristi talvolta scrivono romanzi; ed a scrivere romanzi sono, chissà perché, i processualisti: Franco Cordero per la procedura penale, Salvatore Satta per la procedura civile sollevano il dilemma se lo studio del processo esalti la fantasia e se, all’opposto, la deprima a tal punto da rendere imperiosa la ricerca di una compensazione.

Il giorno del giudizio ha una storia, appresa dall’editore Carlo Porta, che merita di essere raccontata. Satta aveva scritto per sé quel romanzo; non ne aveva fatto parola con nessuno. Era stata la vedova a scoprire il manoscritto fra le carte del marito ed a chiedere alla Cedam, l’editore delle principali opere giuridiche di Satta, di volerlo pubblicare. Il giorno del giudizio uscì così fra le Edizioni Cedam, ma nessuno lo comperò. L’insuccesso editoriale fu totale. Erano passati diversi anni quando, non si sa come, l’editore Adelphi venne in possesso del romanzo e lo pubblicò. Fu allora un grande successo. La Cedam non si era doluta della propria operazione in perdita; non si dolse, come sarebbe stato suo diritto, della violazione del proprio copyright.

 

[Francesco Galgano: Tutto il rovescio del diritto, Giuffrè Editore, pp.84-85]