Gnocchi & Palmaro: La democrazia postmoderna e la maggioranza

Gnocchi & Palmaro: La democrazia postmoderna e la maggioranza
Gnocchi & Palmaro: La democrazia postmoderna e la maggioranza

La democrazia postmoderna si sta sempre più rivelando come baluardo del relativismo e dello scetticismo. Quando sono nati i primi sistemi parzialmente democratici, questa deriva spaventosa non era ancora iniziata, perché le società erano ancora severamente ancorate, nel loro tessuto di valori e di principi morali e religiosi, alle solide radici della Tradizione. Per cui, quando per esempio nasce la democrazia americana, essa sorge in opposizione a un certo potere costituito, quello del re d’Inghilterra, ma non in opposizione a un nucleo di verità oggettive incontrovertibili. Il modello nasce cioè come affermazione della libertà, ma non come negazione della verità oggettiva. I fondatori di quel nuovo Stato non avrebbero potuto scrivere alcuna Dichiarazione d’indipendenza se non avessero affermato anche una “verità” sull’uomo. Una verità non arbitraria, ma riconosciuta grazie all’esistenza della legge naturale.

Questo è del tutto normale perché, a ben guardare, il fondamento di uno Stato giusto non è il pallottoliere, ma un nucleo di verità intangibili, “non negoziabili” direbbe Benedetto XVI, che non possono essere manomesse nemmeno dalla volontà di tutti i cittadini. La verità è più forte della libertà.

[Gnocchi & Palmaro, Ci salveranno le vecchie zie, Fede & Cultura, 2012, pp.105-106]