Heinrich Von Kleist (1777-1811) MICHELE KOHLHAAS
Non appena il principe, con l’aiuto delle guardie, che gli facevano largo, riuscì a penetrare in casa, ed entrò nella stanza di Kohlhaas, domandò all’uomo che stava in piedi accanto a un tavolo, in maniche di camicia, se fosse Kohlhaas, il mercante di cavalli; al che Kohlhaas, tirando fuori dalla cintura un portafogli con varie carte, che attestavano la sua identità, e porgendoglielo rispettosamente, rispose di sì, e aggiunse di esser venuto, dopo aver sciolto le sue truppe, a Dresda, secondo l’immunità concessagli dal sovrano, per sporgere davanti al tribunale la sua querela, a proposito dei morelli, contro il barone Venceslao di Tronka. Il principe, dopo un rapido sguardo, con il quale lo squadrò da capo a piedi, diede una scorsa alle carte che si trovavano nel portafogli; si fece spiegare da lui che cosa volesse dire una ricevuta che vi trovò, redatta dal tribunale di Lützen, a proposito dei beni depositati a beneficio del tesoro dell’Elettore; e, dopo aver ulteriormente saggiato con domande di varie specie, sui suoi bambini, il suo patrimonio e la vita che pensava di condurre in avvenire, che tipo di uomo fosse, e averlo trovato su ogni punto tale che si poteva stare tranquilli sul conto suo, gli restituì le carte e gli disse che nulla si opponeva al suo processo, e che, per avviarlo, si rivolgesse pure direttamente al Gran Cancelliere del tribunale, conte Wrede.