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Il programma quadro SOLID: la disciplina comunitaria per la gestione dei flussi migratori

Il programma quadro SOLID: la disciplina comunitaria per la gestione dei flussi migratori
Il programma quadro SOLID: la disciplina comunitaria per la gestione dei flussi migratori

A seguito dell’intensificarsi della pressione migratoria nel corso dell’ultimo decennio la Commissione Europea ha preso atto che, sia per l’andamento dei flussi, sia per la posizione geografica che li contraddistingue, alcuni Stati sopportano oneri più gravosi di altri.

Conseguentemente la CE ha ritenuto di dover armonizzare a livello Ue le modalità di accoglienza dalle frontiere al territorio e le successive procedure di integrazione.

A tal fine è stato lanciato il “Programma Generale Solidarietà e gestione dei flussi migratori” SOLID con il quale la CE ha individuato e quindi istituito specifici strumenti di financial solidarity regolati da norme di gestione amministrativa e finanziaria, nonché da linee guida per la programmazione annuale e pluriennale poste alla base dell’ammissibilità al co-finanziamento.

Del programma quadro SOLID fanno parte:

• Il Fondo Europeo per l’Integrazione 2007-2013 (FEI);

• Il Fondo Europeo per i Rifugiati 2008-2013 (FER);

• Il Fondo Europeo per i Rimpatri 2008-2013 (FR);

• Il Fondo Europeo per le Frontiere Esterne 2007-2013 (EBF).

Nello specifico il Fondo Europeo per i Rimpatri è stato istituito per con Decisione del Parlamento Europeo e del Consiglio 575/2007/CE del 23 maggio 2007 e regolato con Decisione applicativa 458/2008/CE del 5 marzo 2008 e s.m.i. Il Fondo è finalizzato a sostenere gli sforzi compiuti dagli Stati membri per migliorare la gestione del rimpatrio sia volontario che forzato effettuato dagli Stati Membri sulla base dei principi di gestione integrata, solidarietà e rispetto dei diritti fondamentali.

A partire dall’AP 2008, l’Italia, attraverso il Fondo, ha sostenuto l’attuazione di programmi di Rimpatrio Volontario Assistito e Reintegrazione (RVA&R), al fine di coinvolgere i cittadini di Paesi terzi ammissibili in percorsi integrati di RVA&R nei paesi d’origine, per la realizzazione di attività efficaci e con risultati sostenibili e duraturi e, in misura complementare, operazioni di rimpatrio forzato. Con il FR sono stati ad oggi finanziati numerosi progetti relativi a interventi di RVA con e senza reintegrazione, iniziative di comunicazione e sensibilizzazione sul RVA tra cui la creazione di una rete nazionale, operazioni di rimpatrio forzato e corsi di formazione per il personale di scorta.

Il Programma Annuale 2013 si pone in stretta continuità con il percorso avviato nelle precedenti annualità, mirando a rafforzare ed arricchire le linee di intervento intraprese a partire dal 2008 e proseguendo nella definizione di Azioni tra loro fortemente complementari, nell’ottica di una gestione integrata e sinergica delle tematiche legate al rimpatrio. La programmazione 2008-2013 del Fondo Europeo per i Rifugiati e Rimpatri è ancora in fase di attuazione e si concluderà con la certificazione delle spese al 31 marzo 2016, relativamente all’ultimo Programma Annuale 2013. Pertanto, i primi spunti sull’efficienza, l’efficacia e sugli impatti prodotti dal FER e FR sono deducibili ad oggi grazie a una valutazione intermedia effettuata sulle annualità 2008-2010 e a un’analisi sui dati finanziari e di monitoraggio.

Andando ad osservare gli output e i risultati ottenuti nel corso della Programmazione del Fondo Europeo per i Rimpatri è possibile osservare come si siano intensificate le azioni di informazione dei  potenziali  immigrati  ammissibili  agli  schemi  di reintegrazione in seguito al rimpatrio volontario assistito; come si sia contribuito ad incentivare la reintegrazione in loco dei rimpatriati, permettendo la sostenibilità dei rimpatrio ai fini della permanenza nel paese di origine rafforzando l’effettiva efficacia ed il carattere duraturo dei rimpatri stessi; come siano aumentati i contatti con i potenziali rimpatriandi e come sia migliorata l’efficacia dell’informazione sui programmi del rimpatrio volontario assistito creando e consolidando, sin dall’AP 2009, una rete di riferimento sul RVA tra tutti i soggetti che, in Italia e nei Paesi d’origine, può svolgere un ruolo reale nella promozione ed attuazione dei programmi di rimpatrio volontario e promuovendo l’animazione ed informazione di tale rete.

A seguito dell’intensificarsi della pressione migratoria nel corso dell’ultimo decennio la Commissione Europea ha preso atto che, sia per l’andamento dei flussi, sia per la posizione geografica che li contraddistingue, alcuni Stati sopportano oneri più gravosi di altri.

Conseguentemente la CE ha ritenuto di dover armonizzare a livello Ue le modalità di accoglienza dalle frontiere al territorio e le successive procedure di integrazione.

A tal fine è stato lanciato il “Programma Generale Solidarietà e gestione dei flussi migratori” SOLID con il quale la CE ha individuato e quindi istituito specifici strumenti di financial solidarity regolati da norme di gestione amministrativa e finanziaria, nonché da linee guida per la programmazione annuale e pluriennale poste alla base dell’ammissibilità al co-finanziamento.

Del programma quadro SOLID fanno parte:

• Il Fondo Europeo per l’Integrazione 2007-2013 (FEI);

• Il Fondo Europeo per i Rifugiati 2008-2013 (FER);

• Il Fondo Europeo per i Rimpatri 2008-2013 (FR);

• Il Fondo Europeo per le Frontiere Esterne 2007-2013 (EBF).

Nello specifico il Fondo Europeo per i Rimpatri è stato istituito per con Decisione del Parlamento Europeo e del Consiglio 575/2007/CE del 23 maggio 2007 e regolato con Decisione applicativa 458/2008/CE del 5 marzo 2008 e s.m.i. Il Fondo è finalizzato a sostenere gli sforzi compiuti dagli Stati membri per migliorare la gestione del rimpatrio sia volontario che forzato effettuato dagli Stati Membri sulla base dei principi di gestione integrata, solidarietà e rispetto dei diritti fondamentali.

A partire dall’AP 2008, l’Italia, attraverso il Fondo, ha sostenuto l’attuazione di programmi di Rimpatrio Volontario Assistito e Reintegrazione (RVA&R), al fine di coinvolgere i cittadini di Paesi terzi ammissibili in percorsi integrati di RVA&R nei paesi d’origine, per la realizzazione di attività efficaci e con risultati sostenibili e duraturi e, in misura complementare, operazioni di rimpatrio forzato. Con il FR sono stati ad oggi finanziati numerosi progetti relativi a interventi di RVA con e senza reintegrazione, iniziative di comunicazione e sensibilizzazione sul RVA tra cui la creazione di una rete nazionale, operazioni di rimpatrio forzato e corsi di formazione per il personale di scorta.

Il Programma Annuale 2013 si pone in stretta continuità con il percorso avviato nelle precedenti annualità, mirando a rafforzare ed arricchire le linee di intervento intraprese a partire dal 2008 e proseguendo nella definizione di Azioni tra loro fortemente complementari, nell’ottica di una gestione integrata e sinergica delle tematiche legate al rimpatrio. La programmazione 2008-2013 del Fondo Europeo per i Rifugiati e Rimpatri è ancora in fase di attuazione e si concluderà con la certificazione delle spese al 31 marzo 2016, relativamente all’ultimo Programma Annuale 2013. Pertanto, i primi spunti sull’efficienza, l’efficacia e sugli impatti prodotti dal FER e FR sono deducibili ad oggi grazie a una valutazione intermedia effettuata sulle annualità 2008-2010 e a un’analisi sui dati finanziari e di monitoraggio.

Andando ad osservare gli output e i risultati ottenuti nel corso della Programmazione del Fondo Europeo per i Rimpatri è possibile osservare come si siano intensificate le azioni di informazione dei  potenziali  immigrati  ammissibili  agli  schemi  di reintegrazione in seguito al rimpatrio volontario assistito; come si sia contribuito ad incentivare la reintegrazione in loco dei rimpatriati, permettendo la sostenibilità dei rimpatrio ai fini della permanenza nel paese di origine rafforzando l’effettiva efficacia ed il carattere duraturo dei rimpatri stessi; come siano aumentati i contatti con i potenziali rimpatriandi e come sia migliorata l’efficacia dell’informazione sui programmi del rimpatrio volontario assistito creando e consolidando, sin dall’AP 2009, una rete di riferimento sul RVA tra tutti i soggetti che, in Italia e nei Paesi d’origine, può svolgere un ruolo reale nella promozione ed attuazione dei programmi di rimpatrio volontario e promuovendo l’animazione ed informazione di tale rete.