John Mortimer (1923) AVVENTURE DI UN AVVOCATO
Eccoci dunque tutti lì. C’ero io, seduto al mio posto preferito in aula, in prima linea, e c’era il piccolo Jim, troppo minuto come detenuto, che a mala pena sbirciava sopra il bordo del banco degli imputati, sorvegliato da un’enorme guardia, nel caso fosse preso da un attacco di pazzia e aggredisse il giudice. C’era la giuria, compatta e grigia, che ascoltava commossa Guthrie Featherstone sciorinare l’impressionante lista di incriminazioni. Non so perché i membri della giuria sembrano sempre gli stessi; mettete insieme una dozzina di uomini e donne per bene presi dalla strada: sembrano tutti di mezza età, anonimi, leggermente storditi, una giuria media, composta di gente media, chiamata a giudicare un caso medio. Forse far parte di una giuria è diventata una professione speciale per persone medie. "Cosa vuoi fare da grande figliolo ?". "Il giurato, papà". "Bene figliolo. Lavori cinque ore al giorno per un rimborso spese e qualche volta mandi le persone al fresco".
[Sellerio Editore, Palermo, 2003, p. 55]