Jorge Luis Borges (1899-1986) STORIA UNIVERSALE DELL’INFAMIA

Soddisfatta ormai la loro vendetta (ma senza ira, senza agitazione, e senza pietà), i capitani si dirigono al tempio che conserva le reliquie del loro signore.

Portano in un paiolo l’incredibile testa di Kira non Suké e la vigilano a turno. Attraversano campagne e province, alla luce sincera del giorno. Gli uomini li benedicono e piangono. Il principe di Sendai desidera ospitarli, ma essi rispondono che il loro signore li aspetta da quasi due anni. Raggiungono l’oscuro sepolcro e gli offrono la testa del nemico.

La Corte Suprema emette poi il suo verdetto. E’ ciò che quelli aspettano. Si concede loro il privilegio di suicidarsi. Tutti lo accettano, alcuni di loro con ardente serenità, e riposano al fianco del loro signore. Uomini e bambini vengono a pregare al sepolcro di quegli uomini così fedeli.

(L’incivile maestro di cerimonie Kotsuké no Suké)

[Borges - Tutte le opere, a cura di Domenico Porzio, Arnoldo Mondadori Editore, I meridiani, 1996, I, p.485]

Soddisfatta ormai la loro vendetta (ma senza ira, senza agitazione, e senza pietà), i capitani si dirigono al tempio che conserva le reliquie del loro signore.

Portano in un paiolo l’incredibile testa di Kira non Suké e la vigilano a turno. Attraversano campagne e province, alla luce sincera del giorno. Gli uomini li benedicono e piangono. Il principe di Sendai desidera ospitarli, ma essi rispondono che il loro signore li aspetta da quasi due anni. Raggiungono l’oscuro sepolcro e gli offrono la testa del nemico.

La Corte Suprema emette poi il suo verdetto. E’ ciò che quelli aspettano. Si concede loro il privilegio di suicidarsi. Tutti lo accettano, alcuni di loro con ardente serenità, e riposano al fianco del loro signore. Uomini e bambini vengono a pregare al sepolcro di quegli uomini così fedeli.

(L’incivile maestro di cerimonie Kotsuké no Suké)

[Borges - Tutte le opere, a cura di Domenico Porzio, Arnoldo Mondadori Editore, I meridiani, 1996, I, p.485]