Ludwig van Beethoven (1770-1827) CONTRATTO LIBERAZIONE DA OGNI PREOCCUPAZIONE MATERIALE
CONTRATTO
(Timbro)
Le prove che il signor Ludwig van Beethoven dà quotidianamente del suo straordinario talento e Genio quale musicista e compositore, fanno sperare che superi le più grandi aspettative, e la sua finora infaticata operosità giustifica a pieno tale speranza.
E siccome è certo che per dedicarsi tutto e interamente all’arte sua, e per creare opere veramente grandi e durature, l’artista dev’essere libero da ogni preoccupazione materiale, i sottoscritti hanno preso la deliberazione di porre il Signor Ludwig van Beethoven nella condizione che le più impellenti necessità della vita non possano cagionargli alcun imbarazzo, né ostacolare il suo possente genio.
S’impegnano perciò a versargli annualmente la somma stabilita di 4000, dico quattromila fiorini e cioè:
S. Altezza imperiale l’Arciduca Rudolph FI. 1500
Sua Serenità il Principe Lobkowitz 700
Sua Serenità il Principe Ferdinand Kinsky 1800
Totale Fl. 4000
che il Signor Ludwig van Beethoven potrà ritirare in rate semestrali, contro regolare ricevuta, presso gli alti firmatari, secondo le quote di ciascuno.
I sottoscritti si dichiarano disposti a versare quest’onorario annuo fino a che il Signor Ludwig van Beethoven ottenga un impiego che gli renda l’equivalente del detto importo. Se questo non dovesse avvenire, o al Signor Ludwig van Beethoven da qualche intervenuta disgrazia o dall’età dovesse rendersi impossibile l’esercizio della sua arte, i sottoscritti signori gli assicurano tale trattamento vita natural durante.
In compenso, il Signor Ludwig van Beethoven si obbliga a fissare il suo domicilio a Vienna dove si trovano gli alti contraenti, o in altra città dei dominii di Sua Maestà imperiale austriaca, e non assentarsene se non temporaneamente, quando lo richiedano i suoi affari o le esigenze della sua arte, sempre però con l’espresso consenso dei Contribuenti.
Così dato a Vienna, il 1 Marzo 1809.
Rudolph, Erzherzog
Furst von Lobkowitz, Herzog von Raudnitz.
Ferdinand Furst Kinsky
Di sua mano Beethoven scrisse nell’originale: "Ricevuto / il 26 Febbraio 1809 / dalle mani / dell’ Arciduca Rudolph A.[ltezza] I.[mperiale].
[Piero Buscaroli, BEETHOVEN, Rizzoli Editore, Milano, 2004, pp.684-685]
CONTRATTO
(Timbro)
Le prove che il signor Ludwig van Beethoven dà quotidianamente del suo straordinario talento e Genio quale musicista e compositore, fanno sperare che superi le più grandi aspettative, e la sua finora infaticata operosità giustifica a pieno tale speranza.
E siccome è certo che per dedicarsi tutto e interamente all’arte sua, e per creare opere veramente grandi e durature, l’artista dev’essere libero da ogni preoccupazione materiale, i sottoscritti hanno preso la deliberazione di porre il Signor Ludwig van Beethoven nella condizione che le più impellenti necessità della vita non possano cagionargli alcun imbarazzo, né ostacolare il suo possente genio.
S’impegnano perciò a versargli annualmente la somma stabilita di 4000, dico quattromila fiorini e cioè:
S. Altezza imperiale l’Arciduca Rudolph FI. 1500
Sua Serenità il Principe Lobkowitz 700
Sua Serenità il Principe Ferdinand Kinsky 1800
Totale Fl. 4000
che il Signor Ludwig van Beethoven potrà ritirare in rate semestrali, contro regolare ricevuta, presso gli alti firmatari, secondo le quote di ciascuno.
I sottoscritti si dichiarano disposti a versare quest’onorario annuo fino a che il Signor Ludwig van Beethoven ottenga un impiego che gli renda l’equivalente del detto importo. Se questo non dovesse avvenire, o al Signor Ludwig van Beethoven da qualche intervenuta disgrazia o dall’età dovesse rendersi impossibile l’esercizio della sua arte, i sottoscritti signori gli assicurano tale trattamento vita natural durante.
In compenso, il Signor Ludwig van Beethoven si obbliga a fissare il suo domicilio a Vienna dove si trovano gli alti contraenti, o in altra città dei dominii di Sua Maestà imperiale austriaca, e non assentarsene se non temporaneamente, quando lo richiedano i suoi affari o le esigenze della sua arte, sempre però con l’espresso consenso dei Contribuenti.
Così dato a Vienna, il 1 Marzo 1809.
Rudolph, Erzherzog
Furst von Lobkowitz, Herzog von Raudnitz.
Ferdinand Furst Kinsky
Di sua mano Beethoven scrisse nell’originale: "Ricevuto / il 26 Febbraio 1809 / dalle mani / dell’ Arciduca Rudolph A.[ltezza] I.[mperiale].
[Piero Buscaroli, BEETHOVEN, Rizzoli Editore, Milano, 2004, pp.684-685]