Marcello Pera: Il vaso di Pandora dei diritti umani

Preliminare a ogni presa di posizione sui diritti umani e sul rapporto cristianesimo-diritti, è una domanda, che dovrebbe essere elementare ma che getta tutti, cristiani e non, nello sconforto e continua a generare una letteratura tanto sterminata quanto non conclusiva: che cosa e quali sono i diritti umani? Se si vuole evitare una risposta che sia solo convenzionale, e perciò di scarso rilievo teorico - ad esempio i diritti umani sono quelli indicati nel tale documento - si può procedere per via intensiva, ricorrendo a proprietà considerate essenziali. Nel caso dei diritti umani, queste proprietà sono l’universalità (appartengono a tutti e ciascuno) e l’inviolabilità (non possono essere derogati). Ma poiché universalità e inviolabilità dipendono da una proprietà ancor più essenziale - l’inerenza all’uomo in quanto uomo - possiamo dire che i diritti umani sono diritti morali originari dell’uomo, e, in quanto tali, pre-politici, cioè indipendenti da qualunque autorità che abbia il potere della norma giuridica.
[Marcello Pera, Diritti umani e cristianesimo, Marsilio Nodi, 2015, p.45 - 46]